YOGA, benessere interiore o piacere estetico?

Disciplina millenaria ormai praticata in tutto il mondo non solo per i suoi benefici fisici e mentali ma anche business che attira sempre più persone.

Di  Eleonora Sbaffi

 

Lo Yoga, disciplina orientale per eccellenza, è sempre più praticato in Italia, tanto che da gennaio 2018 è iscritto al registro nazionale CONI delle Discipline Sportive divenendo, quindi, uno Sport Nazionale riconosciuto a tutti gli effetti.

 

Nasce in India come disciplina benefica, per raggiungere l’equilibrio fra corpo e mente proprio in un ambito culturale ove le due cose, a differenza dell’Occidente, sono strettamente connesse e, nel tempo, anche grazie alle esperienze dei “pionieri” europei del primo ‘900 e dell’esplosione oriental-spiritualista degli anni ’60, negli ultimi anni diventa una vera e propria filosofia di vita che per taluni sfocia in un vero e proprio stile.

 

Sono infatti, sempre di più le persone che iniziano a praticare le diverse discipline dello Yoga; solo in Italia si stima che sono circa 2 milioni i praticanti.

 

Qual è la ragione di questa diffusione? Quali benefici apporta al corpo e alla mente?

Con la sola pratica dell’asana, ovvero la branca dell’Hatha Yoga che si basa su determinate posizioni del corpo, sono diversi i miglioramenti a livello fisico che possiamo notare: miglioramenti della postura, allungamento dei muscoli e aumento della flessibilità articolare.

Anche il tono dei muscoli migliora visto che si lavora in modo isometrico, ovvero, contraendo i muscoli in posizioni statiche.

 

Le asana sono tutte accompagnate da una respirazione alternata molto precisa. Ciò provoca effetti sull’umore e sulla concentrazione; sia mentre si pratica la disciplina, sia nella vita di tutti i giorni. Con il respiro, infatti, si gestisce la parte emotiva e istintiva del nostro corpo che possiamo imparare a conoscere e controllare. Anche l’ansia e lo stress, diminuiscono con un’adeguata respirazione che deriva dall’autocontrollo.

 

Lo Yoga fa anche bene al cuore, in quanto abbassa la pressione sanguigna e rallenta i battiti.

Aiuta più in generale, tutto il sistema circolatorio del nostro corpo che viene stimolato in modo efficiente nella continua ricerca di perfezione delle diverse posizioni.

 

Inoltre, lo Studio https://journals.sagepub.com/doi/full/10.1177/2047487314523132

condotto dai ricercatori dell’Erasmus University Medical Centre di Rotterdam e della Harvard School of Public Health di Boston e pubblicato sull’European Journal of Preventive Cardiology il 3 febbraio 2014, ha dimostrato come lo Yoga apporti gli stessi benefici in termini di riduzione di rischi di malattie cardiovascolari rispetto ad attività più aerobiche e faticose come la bicicletta o la corsa.

 

Fa bene in gravidanza, è ormai noto, e rende più agevole il parto: vediamo perché.

Grazie a questo tipo di esercizi si alleviano dolori, tensioni e crampi che normalmente si verificano durante la gravidanza e contemporaneamente si sviluppano e tonificano i muscoli sottoposti a stress, fra cui quelli pelvici, agendo così come ginnastica preventiva al parto.

Inoltre, il lavoro sulla respirazione è utile al momento della nascita del bambino poiché aiuta a gestire la componente emotiva della madre e fornisce la giusta quantità di ossigeno al nascituro.

 

Ma lo Yoga è anche un grande affare.

Secondo un articolo comparso sull’Huffington Post lo Yoga, solo nel 2014, il business che girava intorno alle pratiche di Yoga superava i 10 milioni di euro.

Oggi è sicuramente aumentato considerando la maggior diffusione della sua popolarità e dell’immagine che veicola.

 

Un’immagine di armonia, perfezione, equilibrio (psicofisico e sociale) la cui ricerca spasmodica diventa la spinta motivazionale alla soddisfazione del desiderio. E il marketing, si sa, ci gioca.

Per questo lo Yoga è spesso collegato alla bellezza femminile con tutto il corollario di merchandising e prodotti assolutamente “necessari” alla disciplina più povera per antonomasia: leggins, magliette, tappetini, mattoncini, corde e chi più ne ha più ne metta.

 

E non è solo questo, la mercificazione ad uso femminile dello Yoga ha causato un vero e proprio ribaltamento di genere; questa disciplina conta infatti ormai 200 milioni di praticanti attivi in tutto il mondo ma nonostante sia nata come disciplina per soli uomini, ormai sono le donne quelle che lo praticano maggiormente!

 

Come mai questa inversione di rotta?

Sicuramente tutto il business e l’immagine che ruota oggi intorno a questo sport, non ha aiutato l’avvicinamento dell’uomo a questa disciplina. È difficile infatti immaginarsi un uomo in leggins e maglietta, che pratica yoga su di un tappetino coloratissimo. Oppure, sempre a detta del mondo maschile, lo Yoga è uno sport dove non si suda abbastanza e che per poterlo praticare occorre essere super flessibili.

 

Anche se per il momento è praticato più dalle donne, sicuramente questa è una disciplina che se praticata con costanza e consapevolezza su ciò che si fa, può apportare benefici a donne ma anche uomini, di tutte le età.

Lo Yoga quindi fa bene a tutti ma non dobbiamo mai perdere di vista alcune considerazioni.

Questa disciplina è stata importata da un’altra cultura, quella orientale, molto diversa da quella occidentale sia per usanze sia per religioni. A causa di queste differenze l’uomo, o la donna, occidentale, non saranno mai in grado, per esempio di praticare lo Yoga come lo pratica un indiano.

 

E non bisogna neanche dimenticare che, come detto sopra, dietro a questa disciplina ruota un vero e proprio business.

Quindi sarebbe opportuno chiederci se, decidere di praticare Yoga sia una scelta dettata da un desiderio spirituale, oppure sia solo un bisogno creato dai maestri del marketing per farci acquistare prodotti e venderci un’idea di benessere, di cui, evidentemente, abbiamo tanto bisogno.

 

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