UN TAGLIO ORIGINALE

Diamoci un taglio. Perché un coltello in una pietanza speciale non può essere uno qualunque.

Di Eleonora Giovannini

Il coltello ha molte proprietà, dalle più macabre, in efferati delitti passionali, alle più  giocose, in quel banco di scuola dal profumo di pongo, la pasta morbida schiacciata fin dentro le unghie, rifinita con tagli ed intagli.

Maria Montessori, che di bambini de ne intendeva, avrebbe detto che non si toglie dalle mani di un bimbo un coltello, ma gli si insegna ad usarlo, proprio in virtù delle sue proprietà poliedriche, grazie alle quali è possibile fare di uno strumento l’oggetto della discordia, come quello della bellezza.

Utilizzato da scultori, da pasticceri, da giocolieri, il coltello resta uno degli strumenti più affascinanti. Non ultimo tra le dita di una donna raffinata e al tempo stesso ironica che, il giorno di Natale festeggia scegliendo quello più strambo,  affondandone la lama dentro una torta altrettanto speciale. Tutto ciò si incastona nella memoria come memorabile momento di euforica magia.

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