Ci lascia un attore di teatro che ha fatto dell’arte un inno alla vita.
Di Eleonora Giovannini
Salvo Cosentino, attore catanese, un’intera esistenza decicata alla sua passione per il teatro, lascia in lacrime il suo pubblico, i suoi amici, la sua famiglia.
Affetto da tempo da una grave malattia che compromette la funzionalità dei suoi polmoni, la fibrosi polmonare idiopatica, Salvo ha intensificato la sua arte, attribuendole quella sorta di missione a spronare chi soffre a non arrendersi mai. La sua teatralità sfoggiata sul palco, quasi giocando con la bombola di ossigeno che era costretto a tenere ovunque con sè, metteva in risalto l’ironia attraverso cui coraggiosamente intraprendeva l’avventura della vita.
Caparbio, tra comicità e malinconia, recitava in teatro per esorcizzare il dolore, talvolta anche nella vita, perchè quella sua vita gli era cara, dono ogni respiro concesso.
Un dono era anche il suo talento, che aveva fatto parte di lui anche prima della malattia sopraggiunta, definita sarcasticamente “Visita inopportuna”.
Di opportune restano invece le sue parole, sempre rivolte a coloro che soffrono, come soffriva lui. Salvo è vissuto esortando chiunque ad amare la vita e a considerarla un privilegio da abbracciare. E’ ciò che ha saputo fare lui, fino al giorno di San Valentino, che sembrava volergli ridare speranza grazie ad un trapianto polmonare.
Le ultime ore le aveva trascorse al telefono con la sua più cara amica, Monica Capasso, condividendone una condizione che li rendeva fratelli.
Salvo venne intervistato qualche tempo fa. Attraverso la sua voce è possibile ricordarlo e fare tesoro della sua straordinaria ricchezza d’animo, carica di amore per gli altri e per la vita.