La triscele era già diffusa sulle monete dei paesi orientali dell’antica Grecia, successivamente apparve per la prima volta anche in Sicilia su monete siracusane del III secolo avanti cristo.
All’inizio la triscele come simbolo siciliano era rappresentata dalla testa della Gorgone i cui capelli erano serpenti dalle quali si irradiano tre gambe piegate all’altezza del ginocchio, un’altra versione della testa è quella di una donna forse una dea, a volte raffigurata con le ali per indicare il trascorrere del tempo, contornata da serpenti che stanno ad indicare la saggezza.
La triscele è stata poi adottata dal Parlamento Siciliano come parte integrante della bandiera Siciliana.
In Europa è un simbolo presente in alcuni stemmi di varie dinastie tra cui gli Stuart d’Abany d’Inghilterra, i Rabensteiner di Francia e i Drocomir di Polonia.
Per quanto riguarda le varie tradizioni mistiche e religiose essa ha assunto vari significati tra cui la triplice manifestazione del dio unico ossia Forza, Saggezza e amore, oppure il passato il presente ed il futuro racchiusi in un unico cerchio chiamato Continuo Infinito Presente, oppure ancora le tre fasi solari della giornata, alba mezzogiorno e tramonto.