tintarella

Segreti per un’abbronzatura perfetta

Vademecum per l’esposizione al sole e alla lampada Di Glenda Oddi Le abbronzature non sono tutte uguali. Se siete amanti della tintarella e adorate crogiolarvi al sole per ore bisogna ricordare che il colorito perfetto è quello che si raggiunge gradualmente, mantenendo la pelle sana ed idratata (no pelle morta o arrossata). Il peggior pericolo per acquisire colore è proprio la fretta, la rapida ed eccessiva esposizione al sole o alla lampada rischia di scottare la pelle, cosa che la porterà a spellarsi e quindi a perdere l’intensità e l’uniformità del colorito acquisito fino a quel momento, oltre che rappresentare un rischio per la salute. Il segreto principale e dunque avere pazienza e procedere per gradi. Questo vale sia per l’esposizione alla luce naturale che a quella delle lampade. Per chi ama prepararsi per il mare attraverso l’abbronzatura delle lampade o ricorre ad essere per mancanza di tempo ci sono dei punti fondamentali da ricordare: Scegliere un centro affidabile con attrezzature a norma. Ci si può informare ad esempio leggendo su internet le recensioni; Prima dell’esposizione eliminare ogni residuo di trucco e profumo, la pelle deve essere pulita; Usare una protezione, il rischio di melanoma è sempre in agguato; Usare gli occhialini protettivi in dotazione; Togliere le lenti a contatto; Se si è incinte evitare di utilizzare la lampada; Usare sempre una crema doposole; Seguirei un programma per strutturare l’abbronzatura in maniera sana e graduale. Se non si è esperti lasciarsi consigliare dai professionisti presso cui ci si serve. Se si opta per un’esposizione alla luce solare, invece, è opportuno ricordare che bisogna usare nei primi giorni una protezione totale per ridurla poi progressivamente attraverso l’impiego di creme con capacità schermate diversa. Importante utilizzare la crema anche se il cielo è nuvoloso. Il vademecum per l’esposizione al sole è: Usare

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Iperico e scottature solari

I benefici dell’erba di San Giovanni e la ricetta per il vostro olio di iperico home-made di Erica Angeletti (Naturopata). L’estate è ormai inoltrata e con i caldi weekend di tintarella in spiaggia tornano anche gli eritemi solari e le bruciature: la natura viene in nostro soccorso con l’iperico. L’iperico (Hypericum perforatum), conosciuto anche come “erba di San Giovanni“, è una pianta officinale selvatica dai fiori giallo dorati, che raggiunge la fioritura massima durante il solstizio d’estate: per questo si dice che il giorno più propizio per la sua raccolta sia proprio il 24 giugno, San Giovanni appunto (da qui il suo nome popolare). Secondo la tradizione questa pianta è detta anche “scacciadiavoli”, poiché si riteneva allontanasse gli spiriti maligni. Il suo uso in medicina è conosciuto fin dai tempi dell’antica Grecia, dove veniva utilizzato per la preparazione di unguenti cicatrizzanti, come antidolorifico e antidepressivo. Dai suoi fiori, macerati in olio, si ottiene un oleolito medicamentoso dal colore rosso vivo, eccezionale per la cura di scottature solari, eritemi, infiammazioni della pelle e piaghe. Le sue proprietà emollienti, cicatrizzanti, calmanti e rigeneranti per la cute rendono l’iperico un vero “amico della pelle”: ma attenzione a non esporsi al sole dopo il suo utilizzo!  Nonostante studi clinici dimostrino che l’iperico è un vegetale sicuro, è bene sapere che esso può presentare alcune controindicazioni come la fotosensibilità, per cui evitiamo l’esposizione ai raggi solari o a lampade abbronzanti dopo la sua applicazione. Se in questo periodo, durante una passeggiata in campagna, riuscite a trovarlo potrete preparare anche voi il vostro olio di iperico home-made. Ecco come:  Mettete le sommità fiorite fresche, ben pulite e asciutte, in un vasetto di vetro  Copritele fino all’orlo con olio di girasole, di oliva o di mandorle Lasciate macerare per un mese circa, l’ultima settimana andrà esposto al sole (non prima perché

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Le regole per un’abbronzatura perfetta senza danni alla pelle

Volete ottenere un’abbronzatura perfetta? Per far sì che la pelle si colori in modo uniforme evitando il rischio di possibili scottature, bisogna usare la protezione solare e fare attenzione ad alcuni fattori. di Anna Rita Felcini In estate, che lo si voglia o no, ci si espone al sole e ci si abbronza. La pelle si colora, si scurisce e a volte si arrossa. Quante volte in una giornata molto calda, con la morbidezza tentatrice della sabbia e la sensazione confortevole e soporifera del sole sulla pelle ci siamo addormentate, lasciando che quel calore ci accarezzasse a lungo? Ma esponendoci ai raggi solari per troppo tempo, richiamo pericolose scottature e spellature, e possiamo dire addio all’abbronzatura perfetta, sana e uniforme. E’ possibile allora evitare i danni da eccessivo sole e al tempo stesso conquistare una bella tintarella, che duri più a lungo una volta rientrati dalle vacanze? Basta scegliere la protezione corretta e osservare con rigore alcune semplici regole. Innanzitutto ricordiamoci che il sole è amico della pelle solo se ci si espone con buonsenso e responsabilità. I raggi UVA e UVB non si limitano a stimolare e intensificare l’abbronzatura ma possono danneggiare l’epidermide, causando rossori, scottature, disidratazione o addirittura eritemi e melanomi. La pelle va protetta, sempre e a tutte le età. Per non alterarla, bisogna esporsi gradualmente, nelle fasce orarie ideali e scegliere delle protezioni solari idonee. In questo caso è opportuno capire quale prodotto preferire tenendo conto di un dato, ovvero il fattore di protezione conosciuto in tutto il mondo con la sigla SPF. Bisogna poi tenere conto anche del proprio fototipo. Se si ha la pelle molto chiara, capelli biondi e occhi azzurri ma anche capelli rossi e lentiggini, bisogna preferire una protezione solare con SPF alto. Al contrario, chi ha la pelle più scura, olivastra,

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