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Insalata di pollo estiva

un piatto completo pronto in breve tempo di Carmen Marinucci L’insalata di pollo è una pietanza che appare spesso sulle nostre tavole, tipica della stagione estiva, può essere preparata con diversi ingredienti. Utilizzata come secondo piatto o piatto unico, può considerarsi comunque completo e pronto in breve tempo. Quindi date sfogo alla fantasia e realizzate la vostra colorata e fresca insalata di pollo INGREDIENTI X 4 PERSONE 1 petto di pollo medio 1 avogado 1 cetriolo 7 pomodorini ciliegino 7/8 foglie di insalata scarola succo di 1 limone olio e.v.o. sale q.b. pepe macinato fette di limone per decorare Procedimento Tagliare il petto di pollo a fette e cucinare su una pentola antiaderente o bistecchiera. Dopo averlo lasciato raffreddare, sminuzzarlo grossolanamente e metterlo in una ciotola. Lavare i pomodorini e tagliarli a metà, sbucciare il cetriolo e tagliarlo a fette, privare della buccia e del nocciolo l’avogado e anche questo tagliarlo a fette. Lavare bene le foglie di scarola e tagliarle.Mettere nella ciotola insieme al pollo, la scarola, i pomodorini, le fette di cetriolo e avogado. Preparare un’infusione di olio, limone, pepe da versare nella ciotola e mescolare.Sistemare l’insalata di pollo su un piatto di portata e decorare con le fette di limone e… Buon appetito!
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Madeleine

Soffice biscotto dal sapore delicato di Carmen Marinucci La Madeleine, è un tipico biscotto del nord-est della Francia dalla pasta soffice e con una forma a conchiglia, in questa ricetta le ho realizzate tonde perché lo stampo, l’ho utilizzato per creare dei gessetti segnaposto diventando così inutilizzabile. Questa specialità francese dal profumo di arancia e bergamotto, fu servita per la prima volta al Duca di Leszczyński ospite del Re Luigi XV nel lontano ‘700.La bontà di questo dolce è famosa anche perché Marcel Proust né parla nel primo capitolo del suo libro“Recherche du temps perdu” immersa nel tè di tiglio né assapora il gusto e l’aroma risvegliando in lui antichi ricordi. Per questa ricetta occorrono 80 gr. di burro60 g miele 100 g farina 0030 g zucchero2 uovabuccia grattugiata di un limone (non trattato)una fialetta aroma di mandorlemezza bustina lievito per dolciun pizzico sale finozucchero a velo q.b. Procedimento:Se avete un robot inserire prima il burro, il miele e impastare, poi aggiungere la farina, le uova, l’aroma di mandorle, il lievito e il sale e continuare ad impastare fino ad ottenere un impasto morbido.Se non lo avete, sulla spianatoia versate la farina a fontana, unite il burro morbido, tutti gli altri ingredienti e lavorate fino ad ottenere un impasto morbido.Versare un cucchiaio dell’impasto nello stampo per Madeleine o come ho fatto in questo caso in pirottini tondi.Cuocere in forno caldo a 180° per 10/12 minuti. Lasciar raffreddare e cospargere con zucchero a velo.Et volià ecco pronte le vostre Madeleine “tonde”.
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Medaglioni di melanzane: la ricetta semplice e veloce

Medaglioni di melanzane: la ricetta per un piatto semplice e goloso

Un piatto vegetariano veloce e gustoso prettamente estivo, con poche calorie ed elevato contenuto d’acqua di Carmen Marinucci La melanzana è un frutto prettamente estivo, il momento giusto per gustarla, va da giugno a settembre, ne esistono diverse varietà, ma quella che comunemente viene più consumata sulle nostre tavole è la tonda ovale nera. Originaria dell’India è apparsa in Europa nel XVI secolo e sembra che fino ad allora non se ne conoscesse l’esistenza, il primo riferimento a questo alimento lo troviamo in un antico trattato agricolo cinese il  Qimin Yaoshu. Per la sua versatilità in cucina, può essere utilizzata per la realizzazione di creme, primi, secondi piatti e antipasti. Poco calorica ha un elevato contenuto di acqua, la sua buccia da cruda ha un gusto amaro che varia con la cottura.La melanzana si può cucinare in modi diversi: in padella, al forno, fritta (un tipo di cottura che la rende più digeribile esaltandone il sapore). INGREDIENTI – 2 melanzane grosse – 2 mozzarelle – 150 gr. prosciutto cotto – 3 pomodori grossi – Origano – Olio q.b. PROCEDIMENTO Tagliare le melanzane a fette di circa 1 cm, salare e lasciar scolare per circa 15 minuti. Tagliare i pomodori a fette e le mozzarelle a cubetti. Grigliare le melanzane e lasciar raffreddare. Su una teglia da forno, adagiamo le fette di melanzane e su ognuna poggiamo il prosciutto cotto, una fetta di pomodoro alcuni cubetti di mozzarella, l’origano e un filo d’olio. Scaldare il forno a 200°, infornare e cuocere per 10/15 minuti circa.Ed ecco pronto il nostro piatto veloce. Buon appetito!  
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Rossini: estro, creatività e passione tra musica e fornelli

Rossini, il grande musicista marchigiano, ci ha lasciato pagine indimenticabili di musica, ma oltre all’arte delle note, dedicava tempo ed energie a un’altra grande passione: la cucina. di Anna Rita Rossi Quello che è l’amore per l’anima è l’appetito per il corpo. Lo stomaco è il maestro che dirige la grande orchestra delle nostre passioni. Mangiare, amare, cantare, digerire sono i quattro atti di quell’opera comica che è la vita (Gioachino Rossini). Questa frase riassume in modo semplice la filosofia di vita di Rossini che si avverte anche nella grande vitalità della sua musica.Grazie alle sue doti musicali ha toccato le vette dell’opera buffa e dell’opera seria, ma non tutti sanno che l’afflato grandioso della sua musica era sostenuto e rinfrancato dalla sua passione per la cucina e il buon mangiare. Rossini amava il cibo e gli piaceva cucinare. Aveva un vera adorazione per alcuni piatti, come i maccheroni che, quando si trasferì a Parigi, si faceva spedire da Napoli. Un altro ingrediente che compariva spesso nei suoi piatti era il tartufo con cui condiva pasta e insalata. La predilezione di Rossini per il tartufo era legata alle sue origini: nelle Marche, la provincia di Pesaro Urbino è famosa per la presenza nel suo territorio di tutte le specie di tartufo commercialmente più importanti. Centri più noti: Acqualagna, Sant’Angelo in Vado, S. Agata Feltria e Pergola (sedi di mercati di importanza nazionale); altre località ugualmente famose sono Carpegna, Urbino, Novafeltria, Sassocorvaro, Cagli e Fossombrone. A Parigi, il musicista conobbe il famoso cuoco Marie-Antonin Carême che riteneva Rossini uno dei pochi in grado di comprendere la qualità dei suoi piatti. Una volta Carême gli fece consegnare un pasticcio di fagiano ai tartufi, al quale Rossini contraccambiò dedicandogli un brano musicale, tanto fu ben accetta quella portata. Gioachino era solito fare sperimentazioni

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Ciambella riso & cioccolato

Dolce goloso e delicato di Susanna Spinelli Come dice Charles M. Schulz dei Peanuts, le giornate dovrebbero iniziare con un abbraccio, un bacio, una carezza e un caffè… io aggiungo una fetta di ciambella fatta in casa. Entrare in cucina e sentire il profumo del dolce lasciato a raffreddare sulla tavola la sera è la prima carezza della giornata. Per questa ricetta occorrono: 3 uova intere;70 gr di zucchero;150 gr di yogurt bianco cremoso;100 ml di olio di semi;1 pizzico di sale;aroma alla mandorla;80 gr di farina per dolci;15 gr di cacao amaro;1 bustina di cremor tartaro;1 cucchiaino di bicarbonato;50 gr di riso soffiato;75 gr di cioccolato fondente con scorzette di arancia;tortiera con cerniera;burro e farina per la tortiera;zucchero a velo per guarnire. Procedimento: Nella planetaria versate le uova con lo zucchero, mentre si montano aggiungete un pizzico di sale e l’aroma alla mandorla. Proseguite aggiungendo l’olio di semi e lo yogurt; quando l’impasto risulta ben amalgamato aggiungete un po’ alla volta la farina già setacciata con il cacao, infine come ultimi ingredienti unire il cremor tartaro e il bicarbonato.  Togliete la ciotola dalla planetaria e versate nell’impasto il riso soffiato e il cioccolato precedentemente tritato con un coltello. Colate l’impasto nella tortiera imburrata e infarinata. Mettete in forno caldo a 180° e lasciate cuocere per 50 minuti, verificate comunque con uno stuzzicadenti perché ogni forno ha diversa modalità di cottura.  Lasciate raffreddare la ciambella prima di toglierla dallo stampo, spolverizzare con zucchero a velo e… buona colazione!  
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Il pesce finto: sapori e ricordi d’infanzia

Una golosa ricetta da proporre come antipasto o piatto principale per una fresca cena estiva di Susanna Spinelli Un ricordo della mia infanzia: nel proporre la ricetta del pesce finto ho utilizzato lo stesso stampo che usava mia madre già “ereditato” da mia nonna.  Quando ero bambina la mia mamma proponeva questa pietanza in estate come cena fredda e l’accompagnava con una ricca insalata mista; lo preparava soprattutto nel periodo di Quaresima quando il venerdì, come vuole la tradizione, non si consumano piatti a base di carne. La mia proposta è quella di utilizzare questa ricetta anche come antipasto accompagnato da crostini di pane abbrustolito.  Per questa ricetta occorrono: 400 gr di tonno sott’olio in scatola (sgocciolato);600 gr di patate;6 filetti di acciughe;60 gr di capperi;2 o 3 carote; 1 uovo sodo; alcune olive nere ed insalata per decorare;stampo a forma di pesce;sale (facoltativo). Procedimento: Lessate le patate e poi schiacciatele con il passapatate.  Con una mezzaluna tritate il tonno, le acciughe ed i capperi precedentemente lasciati in acqua per togliere l’eccesso di sale.Unite il trito alle patate ed amalgamate il composto. Foderate l’interno dello stampo con la pellicola da cucina facendo attenzione che aderisca bene alle forme del pesce. Riempite ora lo stampo con l’impasto e premete con le mani per evitare vuoti d’aria.  Lasciate in frigorifero per circa due ore. Prima di servirlo rovesciate lo stampo su un piatto da portata ricoperto con foglie di insalata lavata ed asciugata.  Se non siete in possesso dello stampo potete facilmente modellare il pesce finto con le mani direttamente sul piatto dove verrà servito; con i rebbi della forchetta fare le decorazioni sui bordi e sulla parte della coda.  Affettate le carote per realizzare le squame e con l’uovo sodo ed una oliva nera disegnate l’occhio.  Il pesce finto sarà una sorpresa

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Piccole rose per té

Adorabili pasticcini di Carmen Marinucci Le giornate scure lentamente si stanno allontanando, lasciando il posto alla luce e al timido calore di questo sole primaverile. In questo periodo abbiamo bisogno di luce, di primavera, ma anche di più tempo da dedicare a noi stesse, perché allora non invitare delle amiche per sorseggiare una buona tazza di tè e chiacchierare sulle ultime avventure di Miss Marple. Per questa occasione prepariamo anche dei graziosissimi pasticcini a forma di rosellina veloci da realizzare. Per questa ricetta occorrono: la buccia di un limone (non trattato) grattugiata 350 gr. di farina 00 100 gr. di zucchero 130 gr. di burro morbido 2 uova Zucchero a velo q.b. Procedimento: Se avete un robot da cucina unite tutti gli ingredienti e lavorate fino ad ottenere un impasto morbido. Se non lo avete, sulla spianatoia versate la farina a fontana, unite la buccia grattugiata del limone, lo zucchero, le uova, il burro morbido e lavorate fino ad ottenere un impasto morbido. Ricopriamo la massa ottenuta con della pellicola trasparente e lasciare in frigo per 20 minuti. Prendere l’impasto, stenderlo e tagliare dei cerchi.  Sovrapporre 4 dischi arrotolare e tagliare a metà. Con le dita sistemare delicatamente i petali e poggiare i fiori in pirottini di carta. Cuocere in forno caldo a 170° per 15/20 minuti fino a doratura. Lasciar raffreddare e cospargere con zucchero a velo. Et voilà, ecco pronte le vostre roselline.
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Rotolo salato

Antipasto semplice e veloce di Susanna Spinelli L’antipasto sino dall’antica Roma ha rivestito la funzione di “introdurre” il pasto principale stuzzicando l’appetito con piccole porzioni dal gusto leggero. L’antipasto può considerarsi anche sinonimo di creatività, infatti un piatto ben abbinato e curato nella presentazione può essere un valido sostituto del centrotavola.  In commercio ci sono moltissimi utensili che uniti alla nostra fantasia ci aiutano e ci permettono di servire un piatto da gustare con la bocca e con gli occhi. Per questa ricetta occorrono: 1 confezione di pancarré rettangolare per tartine, 2 confezioni di formaggio spalmabile, 150 gr di prosciutto cotto, 6 pezzi di pomodori secchi sott’olio, 1 vasetto di salsa tartara, carote e zucchine per decorare come in foto. Procedimento: Disponete le fette di pancarré sopra la pellicola trasparente facendo in modo che si sovrappongano un po’ tra loro, appiattitele con il mattarello e fatele aderire. Tritare il prosciutto cotto con i pomodori secchi. Spalmare il formaggio sopra il rettangolo di pane e ricoprire con il trito di cotto e pomodori. Formare ora un rotolo aiutandovi inizialmente con la pellicola che è sotto il pane. Disporre in un piatto rettangolare e rivestire il rotolo con il restante formaggio cremoso e successivamente con un pò di salsa tartara per un piccolo tocco di colore. Con un temperino per verdure formare delle roselline di carote e terminare la decorazione con “fili” verdi di zucchine. Buon appetito!
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Haidilao: un ristorante dove mentre aspetti di mangiare ti fanno la manicure

In certi ristoranti cinesi, il cibo fa da contorno a una serie di singolari servizi e passatempi offerti dai camerieri alla clientela. Volete un ristorante che vi proponga gustose pietanze cinesi, ma non avete fretta, e per di più avete dimenticato di fare la manicure? Non c’è problema: in Cina ci sono ristoranti dove, in attesa del vostro Hot Pot o fondue cinese (stufato dell’est asiatico che esiste in molte varietà) vi faranno le unghie – e non solo. Haidilao è una catena di ristoranti di piatti caldi fondata nel 1994, nella provincia del Sichuan in Cina, dove il termine significa “fortuna”.L’avventura di Zhang Yong, l’uomo d’affari cinese, miliardario, fondatore del gruppo di ristoranti Haidilao, inizia con un piccolo negozio che vendeva malatang (cibo cinese da strada, particolarmente popolare a Pechino). Con il tempo la modesta attività si è trasformata in una catena di ristoranti che al momento annovera varie sedi, non solo in Cina. La caratteristica vincente di questi ristoranti (quotati nella borsa di Honk Kong a un miliardo di dollari) è quella di aver intuito che i clienti, seduti al tavolo davanti a un Hot Pot che arriva bollente e si mangia condividendolo con gli altri commensali, possano ingannare l’attesa grazie a servizi accessori, offerti dalla casa, che vanno dalla lucidatura delle scarpe alla manicure fino ai giochi da tavolo (mahjong). Il personale dei ristoranti Haidilao si destreggia per soddisfare la clientela che affronta code interminabili, pur di accaparrarsi un tavolo e godere dei singolari servizi dei camerieri lustrascarpe, estetisti ed esperti di origami. Forse, questa singolare catena di ristoranti arriverà presto anche in Occidente. Auguriamoci, quindi, di poter vedere in azione i camerieri di Haidilao che si dilettano anche in spettacoli drammatici e di danza ispirati ai piatti che avete appena ordinato. Anna Rita Rossi
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