Cucina dei fiori: bella da vedere, buona da mangiare
Chi ha detto che i fiori sono solo belli da vedere?Martina Göldner-Kabitzsch ha creato un vero e proprio business che ruota attorno a essi.I fiori che crescono nel suo giardino non finiscono in un vaso ma sono gli ingredienti per creme, gelatine e sciroppi. Di Anna Rita Rossi Martina Göldner-Kabitzsch ha avviato la sua attività nella cittadina di Schöneiche, vicino Berlino. La sua “cucina dei fiori” è stata fondata più di 20 anni fa; a ispirarla? Un viaggio in Provenza. I fiori, secondo Martina, non solo sono belli da vedere, ma introducono nei piatti cucinati un gusto completamente nuovo, inaspettato, insolito. Per avere ingredienti a portata di mano, sempre freschi, la signora Göldner-Kabitzsch ha creato un giardino di circa 120 metri quadrati dove coltiva tutti i tipi di fiori. Nella cucina di fiori se ne distinguono tre diversi tipi: Fiori con un odore e un sapore ben definiti, decisi, e facilmente riconoscibili quando si assaggiano; sambuco, gelsomino, lillà, lavanda e rosa sono i rappresentanti di questo primo tipo. Il secondo tipo di fiori non ha odore e il sapore è aspro, un esempio? La begonia. I fiori del terzo tipo si distinguono per il loro bell’aspetto, come fiordalisi, papaveri e viole, non profumano e hanno poco sapore. Martina Göldner-Kabitzsch oltre a vendere i suoi prodotti elargisce consigli alla sua clientela con cui ha rapporti molto stretti. Inoltre, ha anche aperto un bar dove è possibile gustare le sue singolari creazioni e bearsi con un mondo di sapori assolutamente nuovi.
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