calcio

Fine della Premier femminile?

di Riccardo Pallotta Secondo quanto riportato da BBC Sport, le squadre femminili di Super League e Championship presumono che la loro stagione non riprenderà.Tuttavia, nessuna decisione sarà finalizzata fino alla conclusione di un processo di consultazione formale. I club riceveranno una lettera dalla Federcalcio che chiede il loro punto di vista.Resta inteso che il consiglio congiunto WSL e Women’s Championship deciderà quindi come determinare i piazzamenti finali.Le squadre maschili della Premier League hanno iniziato gli allenamenti senza contatto martedì, con le giocatrici del campionato che sperano di seguire l’esempio dal 25 maggio.Resta inteso che WSL e le squadre femminili di secondo livello non si aspettano di raggiungere questo stadio in questo periodo.Una delle questioni più urgenti dei campionati femminili è informare l’Uefa su come saranno determinate le due squadre di qualificazione dell’Inghilterra per la Champions League femminile della prossima stagione, con l’avvicinarsi di una scadenza.Il 23 aprile, il comitato esecutivo dell‘Uefa ha approvato le linee guida che affermano che, se una lega dovesse essere prematuramente interrotta per motivi legittimi, l’organo di governo del calcio europeo “richiederebbe all’associazione nazionale interessata di selezionare i club per le competizioni Uefa per club per il periodo 2020-21 in base allo sport merito nelle competizioni nazionali 2019-2020 “.Non sono ancora state prese decisioni in merito alla retrocessione di una squadra del WSL o alla promozione di una squadra del Campionato se non è possibile giocare più partite.Un portavoce della FA ha dichiarato lunedì che “continuerà a consultarsi” con i club sulla “possibilità di terminare” la stagione del WSL e del campionato femminile, aggiungendo che è “chiaro che ci saranno sfide significative” nel completare la campagna.La voglia e il desiderio di tifosi e giocatrici sembra quello di proseguire la stagione, ma al momento nulla è lasciato al caso e bisognerà quindi attendere.
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Erba d’orzo

Il superfood che ci mantiene in salute e combatte l’invecchiamento di Erica Angeletti (Naturopata) L’erba d’orzo é un ormai noto superfood, che fu scoperto circa 40 anni fa da ricercatori giapponesi. Questo concentrato di micronutrienti aiuta il nostro organismo a rimanere giovane e in buona salute: scopriamone di più! L’erba d’orzo è semplicemente la pianta dell’Hordeum vulgare (il nostro orzo comune), raccolta circa 6 mesi dopo la germinazione ed essiccata delicatamente prima di essere ridotta in polvere, così da conservare al meglio tutti i suoi nutrienti.  Che cosa contiene? il doppio del calcio contenuto nel latte il doppio del potassio presente nel grano 7 volte la vitamina C delle arance 30 volte il complesso di vitamine del gruppo B contenuto nel latte 5 volte il ferro presente negli spinaci un mix di vitamine e minerali, utile per sostenerci nei mesi più caldi, nei cambi di stagione o nei periodi di intensa attività fisica tutti gli aminoacidi e gli acidi grassi essenziali betaglucani efficaci per ridurre la concentrazione di colesterolo nel sangue molta clorofilla, che costituisce una fonte naturale di magnesio Perché può esserci utile?La ricca presenza di clorofilla rende l’erba d’orzo un efficace ANTIANEMICO, poiché stimola la sintesi dell’emoglobina. Per questo motivo essa è un valido alleato delle donne in sindrome premestruale e dismenorrea, oltre che dei soggetti che soffrono di anemia. Inoltre è particolarmente utile per i problemi di CIRCOLAZIONE: la clorofilla, infatti, ha un dimostrato effetto benefico sulla microcircolazione ed è un valido supporto per la prevenzione della fragilità capillare. L’erba d’orzo contrasta l’acidosi tissutale (causa di infiammazioni e dolori), esercitando un’azione ALCALINIZZANTE sull’organismo, e mantiene un sano equilibrio della flora batterica intestinale. Infine essa è un potente DETOX, in quanto favorisce l’eliminazione dei radicali liberi e delle tossine(anche pesticidi e additivi alimentari): questo grazie all’abbondante presenza di un enzima ANTIOSSIDANTE che

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L’alimento amico delle donne: il latte

Come prevenire l’osteoporosi con il latte. Di Serena Lepri Tolstoj diceva che le donne sono una vite su cui gira tutto e per far sì che la donna sia capace di reggere e sorreggere tutto ciò che la circonda è fondamentale che sia forte. La forza deve esserci nel coraggio, nelle azioni e nei pensieri delle donne ma anche nel fisico. Soprattutto quando la vita di una donna si affaccia verso la menopausa, lei deve saper accogliere questo periodo di profondi cambiamenti con grande forza. La menopausa, purtroppo, porta la donna alla predisposizione di un maggior numero di patologie in quanto viene a mancare il potere protettivo degli estrogeni che la accompagnava fino a ieri. L’osteoporosi è una di quelle malattie da combattere e se ne può prevenire l’insorgenza con un alimento alleato delle donne: il latte. Ormai è largamente conosciuto il binomio calcio–ossa, ma forse non molti conoscono il motivo chimico che c’è dietro questa relazione. Il latte, in realtà, contiene pochissimo calcio rispetto ad altri alimenti. Infatti, 100 g di latte contengono 120 mg di calcio, 100 g di parmigiano ne contengono 1200 mg, cioè oltre 1 g! Vi chiederete, allora, come mai non si consiglia il formaggio per chi ha problemi ossei e/o di malassorbimento di calcio, visto che ne contiene molto di più. La risposta sta proprio nella composizione chimica nel latte, in come è fatto, ovvero nelle interazioni che si instaurano tra il minerale e le altre molecole del latte. Solo per annoverarne una, il latte contiene il lattosio, il suo zucchero per eccellenza, che, nel nostro intestino, viene trasformato in acido lattico. La tanto acclamata flora batterica del nostro colon riesce a creare, a partire dal lattosio, un ambiente relativamente acido, il quale favorisce l’assorbimento del calcio. Nel formaggio, invece, il lattosio non è

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