benefici

Iperico e scottature solari

I benefici dell’erba di San Giovanni e la ricetta per il vostro olio di iperico home-made di Erica Angeletti (Naturopata). L’estate è ormai inoltrata e con i caldi weekend di tintarella in spiaggia tornano anche gli eritemi solari e le bruciature: la natura viene in nostro soccorso con l’iperico. L’iperico (Hypericum perforatum), conosciuto anche come “erba di San Giovanni“, è una pianta officinale selvatica dai fiori giallo dorati, che raggiunge la fioritura massima durante il solstizio d’estate: per questo si dice che il giorno più propizio per la sua raccolta sia proprio il 24 giugno, San Giovanni appunto (da qui il suo nome popolare). Secondo la tradizione questa pianta è detta anche “scacciadiavoli”, poiché si riteneva allontanasse gli spiriti maligni. Il suo uso in medicina è conosciuto fin dai tempi dell’antica Grecia, dove veniva utilizzato per la preparazione di unguenti cicatrizzanti, come antidolorifico e antidepressivo. Dai suoi fiori, macerati in olio, si ottiene un oleolito medicamentoso dal colore rosso vivo, eccezionale per la cura di scottature solari, eritemi, infiammazioni della pelle e piaghe. Le sue proprietà emollienti, cicatrizzanti, calmanti e rigeneranti per la cute rendono l’iperico un vero “amico della pelle”: ma attenzione a non esporsi al sole dopo il suo utilizzo!  Nonostante studi clinici dimostrino che l’iperico è un vegetale sicuro, è bene sapere che esso può presentare alcune controindicazioni come la fotosensibilità, per cui evitiamo l’esposizione ai raggi solari o a lampade abbronzanti dopo la sua applicazione. Se in questo periodo, durante una passeggiata in campagna, riuscite a trovarlo potrete preparare anche voi il vostro olio di iperico home-made. Ecco come:  Mettete le sommità fiorite fresche, ben pulite e asciutte, in un vasetto di vetro  Copritele fino all’orlo con olio di girasole, di oliva o di mandorle Lasciate macerare per un mese circa, l’ultima settimana andrà esposto al sole (non prima perché

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Pizza soffice con lievito madre (La ricetta)

le proprietà del lievito madre Premettendo che il lievito madre è ormai fruibile nella maggior parte delle panetterie e pizzerie, si può fare anche in casa oppure si può tramandare di generazione in generazione (naturalmente sempre con le dovute cautele e cure). Provare per credere: ecco la ricetta di una pizza soffice con lievito madre! Ingredienti per 2-3 persone: 400 g di farina tipo 0 250 ml di acqua 3 cucchiai di olio evo 1 pizzico di sale 1 pizzico di zucchero 1 pugno di panetto di lievito madre Procedimento: aggiungere gradualmente l’acqua alla farina, l’olio e un pizzico di zucchero. Impastare energeticamente ottenendo un bell’impasto da unire a quello del lievito madre. Impastare ancora tutto insieme fino a ottenere una palla omogenea e liscia. Aggiungere all’ultimo un bel pizzico di sale. Far riposare il composto per circa 4 ore in una ciotola coperta da un panno. Successivamente, stendere a mano la pasta lievitata in una teglia, lasciandola piuttosto spessa a mo’ di focaccia e lasciare ancora riposare per altre 2 ore. Infine, prima di infornare, farcire con un filo di olio evo, rosmarino e sale grosso. Cuocere in forno ventilato a 250° per circa 15 minuti. Farcire a crudo con ingredienti a piacere o gustarsela da sola. Buon appetito e… buona digestione! Serena Lepri
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Pizza soffice con lievito madre

le proprietà del lievito madre Il lievito madre, detto anche pasta madre o acida, è un argomento molto in voga nell’ultimo periodo, sia nelle pizzerie e panetterie che in casa. Ma si conoscono veramente le caratteristiche e le peculiarità di questo ingrediente? Inoltre, è vero che apporta dei benefici al nostro organismo? Per rispondere a queste domande è bene fare un viaggio tra le proprietà chimiche e nutrizionali del lievito madre. La pasta madre è un impasto di farina e acqua che subisce una fermentazione spontanea da parte di particolari tipi di microrganismi a partire da semplici substrati provenienti dalla farina, dall’acqua, dall’aria e dalle nostre mani. Tra questa vastità di microrganismi, nell’impasto predominano i batteri lattici che vivono, si moltiplicano e muoiono. Infatti, il lievito madre, a differenza del lievito di birra, è un “organismo vivo” che va nutrito e reimpastato, di tanto in tanto, con i suoi substrati: farina e acqua. Un’altra differenza da sottolineare tra il lievito madre e di birra è che quest’ultimo è formato da un unico ceppo di microrganismi (Saccharomyces cerevisiae). Si capisce, quindi, come la grande varietà di microrganismi che si trovano nel lievito madre possano rappresentare un plus per questo particolare ingrediente in quanto sono degli agenti benefici per il nostro organismo. Infatti, una pizza o un pane preparato con il lievito madre risulta più leggero e digeribile in quanto i numerosi microrganismi ci aiutano nella digestione. Bisogna sottolineare, però, che le preparazioni contenenti il lievito madre richiedono maggiori tempi di lievitazione rispetto a un impasto fatto col lievito di birra. Tuttavia, questo “problema” può essere risolto con un po’ di organizzazione, preparando l’impasto per la pizza verso l’ora di pranzo per la sera stessa. Premettendo che il lievito madre è ormai fruibile nella maggior parte delle panetterie e pizzerie, si può

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