Di sicuro visto che siamo al 17 dicembre avrete già addobbato casa con il tradizionale albero o presepe, però guardando i vari tg sia nazionali che regionali sentiamo spesso parlare del presepe napoletano,
Ma cos’ha di diverso rispetto al nostro?
Innanzitutto l’ambientazione.
Il presepe napoletano è una rappresentazione della nascita di Gesù ambientato nella Napoli del 700.
E poi il presepe napoletano è considerato una vera e propria opera d’arte fatta da maestri artigiani.
Famosa infatti a Napoli è la via dei presepi, dove si può ammirare tutto l’artigianato locale riguardante il presepe.
Inoltre sono molti i musei che espongono pezzi storici o intere scene riguardanti la nascita di Gesù.
Nel 700 appunto il presepe napoletano vive il suo massimo splendore uscendo persino dalle Chiese per spostarsi nelle dimore aristocratiche dove i ricchi e i borghesi facevano a gara per allestire scenografie presepiali sempre più elaborate.
E’ anche più o meno questa l’epoca in cui lo scenario viene allargato e quindi non si rappresenta più la sola grotta della natività ma si rappresenta anche il mondo esterno con taverne in cui venivano esposte carni fresche e cesti di frutta e verdura.
All’interno del presepe poi ci sono alcuni personaggi tipici che non possono mai mancare come:
Benino o Benito: pastore dormiente che viene associato alle sacre scritture “E gli angeli dettero l’annuncio ai pastori dormienti”
Il pescatore: ovvero il pescatore di anime, tenuto conto che il pesce è stato il primo simbolo dei cristiani perseguitati dall’impero romano.
I due compari che sono la personificazione del Carnevale e della morte.
E tanti altri ancora.