Selene, la dea greca della Luna

Nella ricca e complessa mitologia greca, Selene occupa un posto speciale come la dea della Luna. Figlia dei Titani Iperione e Teia, Selene è una delle divinità celesti più affascinanti e misteriose, con un’iconografia che ha influenzato l’arte e la cultura attraverso i secoli.

Chi era Selene

Selene è spesso rappresentata come una donna di straordinaria bellezza che attraversa il cielo notturno su un carro d’argento trainato da due cavalli o buoi. Questa immagine simboleggia la sua funzione di portatrice della luce lunare, quella luce riflessa e gentile che illumina la notte e guida i mortali durante le ore più oscure.

La dea ha due fratelli altrettanto importanti: Elios, il dio del sole, ed Eos, la dea dell’aurora. Mentre Elios sorge e tramonta ogni giorno, portando la luce del sole, ed Eos annuncia il nuovo giorno con le sue dita di rosa, Selene completa il ciclo illuminando il cielo notturno con il suo splendore argentato. Questa trinità di divinità celesti rappresenta il ciclo completo del giorno e della notte, sottolineando l’armonia e l’equilibrio dell’universo secondo la mitologia greca.

Uno dei miti più affascinanti legati a Selene è la sua storia d’amore con Endimione, un mortale noto per la sua bellezza. Diverse versioni del mito raccontano che Endimione fosse un pastore o un re che, per volere di Zeus o di Selene stessa, fu condannato a un sonno eterno. Quest’atto, apparentemente crudele, era in realtà un dono d’amore: Selene poteva contemplare il suo amato per l’eternità senza che lui invecchiasse mai. Ogni notte, la dea scendeva dal cielo per giacere accanto a lui, simboleggiando un amore immortale e inalterabile.

Selene è spesso associata anche ad altre divinità lunari come Artemide (Diana per i romani), la dea della caccia e della luna nuova, ed Ecate, la dea della magia e della luna calante. 

Queste associazioni riflettono le diverse fasi della luna e le molteplici sfaccettature della sua influenza sulla vita umana e naturale.

Nel culto e nelle pratiche religiose, Selene era venerata per il suo potere di illuminare e proteggere durante la notte. Le sue rappresentazioni iconografiche spesso mostrano la luna crescente o piena, enfatizzando il suo dominio sul cielo notturno. In molte culture antiche, la luna era considerata un simbolo di femminilità, fertilità e rinnovamento, attributi che Selene incarna perfettamente.

L’Eredità di Selene

Selene continua a essere una figura affascinante nella cultura contemporanea. 

La sua immagine e i suoi miti sono stati ripresi in varie opere d’arte, letteratura e persino in astronomia, dove il nome “Selene” è spesso usato come sinonimo poetico per la luna. 

La sua storia d’amore con Endimione ha ispirato innumerevoli racconti e rappresentazioni artistiche, simboleggiando l’amore eterno e l’aspirazione umana alla bellezza immortale.

Selene rappresenta non solo la dea della luna, ma anche un simbolo della bellezza eterna, dell’amore immortale e della luce che guida attraverso le tenebre. La sua presenza nel pantheon greco ci ricorda l’importanza del ciclo naturale e l’equilibrio tra luce e oscurità, elementi fondamentali non solo nella mitologia, ma anche nella vita quotidiana.

Le opere d’arte raffiguranti la bella dea Selene, sia da sola, sia insieme al suo amato Endimione, sono innumerevoli e potrebbero riempire interi volumi. Il mito di Selene ha esercitato una profonda influenza sulla Storia dell’Arte e la letteratura, ispirando una vasta gamma di creazioni artistiche nel corso dei secoli.

By Rosa Maria Garofalo

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