Dopo aver parlato del Palo Santo passiamo ora a vedere un’altra pianta molto usata in campo di purificazione e benessere: la salvia bianca.
La Salvia bianca detta anche salvia apiana o salvia sacra è un arbusto perenne originaria del Sud Ovest degli stati uniti e del nord del Messico.
Per crescere richiede un terreno asciutto e ben drenato pieno sole e poca acqua.
Le sue foglie diventano bianche a seguito della maturazione e per questo molto spesso viene usato anche come pianta ornamentale da giardino.
Diversa dalla salvia officinale presenta comunque affinità con essa tra cui le proprietà antibatteriche ed un gusto e un aspetto simile.
E’ nota per lo più per i suoi usi nelle cerimonie dei popoli nativi del centro America, anche se adesso è diffuso anche in Europa.
In queste cerimonie i rametti di salvia bianca chiamati smudge vengono bruciati perché i loro fumi sono in grado di purificare gli ambienti.
E’ usata dunque prevalentemente come incenso e per questo spesso è chiamata anche salvia sacra.
Oltre che per la fumigazione le foglie di salvia bianca sono ricche di resine e oli che sprigionano un forte aroma in grado di ridurre il numero di batteri ed è per questo che viene considerato un incenso antibatterico e antivirale.
Può essere usata anche come tisana e alcune tribù la usavano anche come impasto nei dolci.