Dopo aver descritto i portafortuna giapponesi e alcuni portafortuna dei nativi americani passiamo a raccontare alcuni portafortuna messicani.
Iniziamo dal più famoso dei portafortuna messicani: il teschio, teschio che si differenzia da tutti gli altri perché è un teschio che sorride, spesso è vivace, colorato e decorato con rose e altri fiori.
Spesso è indossato come ciondolo, ma non è raro vederlo come tatuaggio.
A differenza di quello che si possa pensare però il teschio messicano non ha alcun significato negativo, ma è un omaggio agli spiriti degli antichi avi che fanno visita ai loro cari sulla terra la notte del 31 ottobre, notte conosciuta come dias de los muertos, mentre all’opposto è visto come uno strumento di intimidazione verso i nemici.
I teschi messicani sono chiamati calaveras, ovvero eternità, il che fa pensare ad un senso di immortalità, la sopravvivenza alla morte in un eterno ritorno.
Il teschio ha vari significati a seconda di come viene rappresentato.
Se il teschio è rappresentato da solo, secco e freddo è il simbolo potente della morte, anch’essa fredda e arida.
Se il teschio invece è posizionato accanto ad un fiore, il significato cambia e la testa di morto si trasforma in un simbolo nuovo e allegro.
Se il teschio viene abbinato alla rosa poi si crea un contrasto tra il freddo e arido teschio con il significato vitale della rosa.