Ed eccoci qui a descrivere di altri portafortuna, stavolta andiamo in Irlanda, una regione carica di magia e di leggenda.
Tra i primi portafortuna tipici c’è senza dubbio il trifoglio, che ha un significato speciale per gli irlandesi.
E’ chiamato shamrock dal gaelico che indica un tipo di pianta che fiorisce in estate con numerosi fiorellini bianchi.
E’ inoltre associato a San Patrizio, patrono dell’isola che durante la sua missione di conversione dei celti al cattolicesimo usò la particolare forma delle foglie per spiegare il concetto di trinità.
Infatti le 3 foglie unite ma distanti furono perfette per semplificare le idee e i celti lentamente iniziarono a convertirsi.
Ma prima di San Patrizio il trifoglio era già importane per i celti che ritenevano avesse proprietà curative e che servisse a prevedere il meteo.
Infatti se le foglie fossero state rivolte verso l’alto sarebbe arrivato il cattivo tempo.
Non solo, essendo le foglie associate al numero tre era considerato sacro e con poteri mistici tra cui l’allontanare gli spiriti maligni e proteggere.
Era inoltre un’ottima fonte di sostentamento per gli animali e per questo era accostato all’abbondanza e alla stabilità.
Altro portafortuna tipico irlandese è senza dubbio il leprecauno, forse il più famoso folletto di Irlanda chiamato anche calzolaio delle fate o piccolo gnomo irlandese.
Fa parte del popolo delle fate, frequenta i boschi e pare sia molto dispettoso.
Leggenda narra che abitasse l’isola prima dei celti ma che essendo timido una volta arrivati questi ultimi si rifugiò nei boschi sacri.
Dall’aspetto di un anziano ma agile come un bambino è in grado di correre velocissimo e senza fare rumore, pare sia il tesoriere del popolo fatato.
Quando al termine di un temporale spunta l’arcobaleno questo indica il tesoro delle fate