Pandora, un mito senza tempo che ha influenzato la cultura di massa e le arti figurative.

Pandora è un personaggio immaginario della mitologia greca, il suo mito è legato al vaso regalatole da Zeus e che non doveva in ogni caso essere aperto.

Pandora, la curiosità e il vaso 

Pandora fu la prima donna mortale plasmata dagli dei, creata da Efesto (Vulcano per i romani) su ordine di Zeus per punire l’umanità dopo che il titano Prometeo aveva donato il fuoco agli uomini rubandolo al dio.

Pandora aveva ricevuto doni da tutti gli dei, per questo era una donna speciale e fuori dal comune.

Fu resa bellissima da Afrodite in persona, la dea Era (Giunone per i romani) le aveva donato le abilità delle arti manuali, Apollo la musica, Ermes le donò la curiosità, Atena invece la rese una persona vivente.

Il dono del dio Zeus consisteva in un vaso o scrigno in cui erano conservati tutti i mali del mondo e per questo motivo non andava assolutamente aperto, pena la rovina del genere umano.

Pandora avrebbe dovuto ubbidire al comando del grande Zeus in persona, ma essendo curiosa volle sbirciare dentro il vaso e così lo scoperchiò, facendone uscire tutti i mali o spiriti maligni del mondo tra cui: la vecchiaia, la gelosia, la pazzia, la malattia, il vizio, la morte.

In fondo al vaso rimase solo Elpis o timore per il futuro (la Speranza) che non fece in tempo a fuggire dal vaso.

Questa qualità era l’unica cosa rimasta agli esseri umani.

L’umanità fino a quel momento aveva vissuto in una specie di paradiso, gli uomini erano quasi immortali come gli dei, invece con la fuoriuscita dei mali dal vaso di Pandora, essi conobbero il male e la morte, la Terra divenne un luogo desolato e inospitale, e non era più un paradiso.

Il mito pagano di Pandora s’intreccia con il mito biblico di Eva, che per curiosità, in seguito al suggerimento del serpente, mangiò il frutto proibito disubbidendo al comando di Dio, trascinando nel suo errore Adamo e per tale disobbedienza di entrambi, il male entrò nell’Eden biblico.

La donna, nelle culture arcaiche del passato è sempre stata portatrice dei mali dell’umanità, e la società greca non era immune dalla misoginia, infatti, un’altra donna famosa della mitologia greca, Elena, è ricordata come causa di sventura, guerra e morte.

Molti pittori hanno rappresentato il mito di Pandora con quadri bellissimi, tra cui “Pandora” di Jules Joseph Lefebvre del 1882, e “Pandora apre lo scrigno” di John William Waterhouse del 1896.

Nella cultura di massa è un’espressione comune dire “ si è aperto il vaso di Pandora”, una metafora per alludere all’improvvisa scoperta di un grosso problema o serie di eventi negativi rimasti nascosti e che una volta resi manifesti, non è più possibile farli tornare indietro. 

By Rosa Maria Garofalo

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