Grazie al suo genio organizzativo si arriva ad una riduzione della mortalità.
Ribattezzata come “La Signora con la lanterna”, dall’inglese “Lady of the Lamp” Florence Nightingale assurge, per i suoi notevoli meriti, al ruolo di eroina nazionale. E’ infatti merito suo se viene messa in atto la riforma dell’assistenza sanitaria. Non a caso, il suo profilo rientra tra quelli selezionati nel volume intitolato “Un mondo di donne – Trecento ritratti celebri” uscito con Pratiche Editrice. “L’azione di Florence – si legge nella pagina a lei dedicata – è sorretta da un grande genio organizzativo, con cui ha ridotto drasticamente la mortalità negli ospedali da campo e posto nuovi parametri all’intera assistenza medica”. Non a caso vengono definiti addirittura “eccezionali” i suoi interventi durante la Guerra di Crimea.
Florence Nightingale nasce infatti nel maggio del 1820, un’epoca in cui il massimo traguardo di una signora della classe bene inglese era un matrimonio consono al rango, unito ad una vita di rappresentanza. Ma tutto questo è distante anni luce da quello che alberga nel suo intimo. La giovane Florence diventa infatti infermiera assumendo, in breve tempo, la direzione di un ospedale femminile. Un’esperienza destinata a chiudersi nel giro di poco tempo, ma non certo per suo volere. “L’anno successivo – si legge sempre nella sua pagina biografica – il ministero della guerra la manda in Crimea per porre rimedio alle catastrofiche condizioni in cui versano gli ospedali militari. Coadiuvata da trentotto infermiere soltanto, Florence combatte con successo contro la penuria di alimenti, contro la mancanza di igiene e di materiale sanitario, contro l’ottusa resistenza della burocrazia militare, contro il colera e altre malattie che vanno decimando l’esercito britannico”.
Infine ma non per ordine d’importanza, la direttrice con la lampada, assume su di sé l’intera gestione degli ospedali militari, guidando diecimila persone; preludio ad una vera e propria rivoluzione del sistema assistenziale sanitario dell’intero apparato. Oltre a questa attività sul campo, la Nightingale è anche autrice di oltre duecento libri in cui dà conto dei gravi problemi sociali dell’epoca. “La sua School for Nursing diventa poi il modello della moderna assistenza sanitaria” concludono le autrici Luise F. Pusch e Susanne Gretter. E’ stata inoltre la prima donna a ricevere l’Ordine al merito, una delle più alte onorificenze conferite dalla monarchia britannica. Come infermiera le venne attribuito anche l’appellativo di “signora con la lanterna” in ragione della lanterna che portava con sé di notte nel suo giro di controllo tra i soldati feriti. Dalla lanterna a vero e proprio faro per l’umanità sofferente, il passo è breve. Sembra infatti che la regina Vittoria, nel suo diario, abbia annotato quanto segue: “Ah, se potessimo averla al ministero della Guerra!”.
Di Maria Teresa Biscarini