di Glenda Oddi
La tintarella piace a tutti ma esporsi al sole non porta solo benefici. Un pericolo effettivo legato ad una scorretta esposizione alla luce solare è rappresentato dal melanoma. Un vero e proprio tumore dell’epidermide che se non individuato per tempo può condurre alla morte. Si genera dalla trasformazione dei melanociti (componenti dell’epidermide che producono melanina) in cellule tumorali. Tutti sono potenzialmente a rischio ma l’incidenza aumenta fortemente a seguito di una scorretta esposizione ai raggi solari. Infatti i raggi UVA e UVB contenuti in essa possono danneggiare il DNA delle cellule e innescano trasformazioni maligne della nostra epidermide. Questi raggi ultravioletti sono veicolati anche dalle lampade e dai lettini solari che quindi sono pericolose tanto quanto la luce naturale. Ovviamente il rischio aumenta nelle persone con pelle più chiara perché più delicata e meno pronta a proteggersi dai raggi solari attraverso la produzione di melanina (che scurisce la pelle generando l’abbronzatura). Un particolare campanello di allarme è rappresentato anche dalla presenza di un parente stretto che ha avuto a sua volta un melanoma perché è indice di una possibile tendenza familiare a sviluppare questo tipo di tumore. Il melanoma si può sviluppare sia da pelle integra sia da nei preesistenti. I segni che aiutano nel suo riconoscimento sono i seguenti:
- Comparsa di un nuovo neo o cambiamento di uno preesistente;
- Forma asimmetrica (i nei benigni sono generalmente tondeggianti);
- Bordi irregolari e indistinti;
- Evidente aumento delle dimensioni in larghezza e/o in spessore;
- Sensazione di prurito in corrispondenza del neo;
- Sanguinamento del neo;
- Presenza di un’area arrossata o di un nodulo attorno al neo.
È fondamentale prevenire la comparsa dei melanomi esponendosi al sole sempre con una protezione solare ed evitando le ore centrali della giornata. Per le pelli più chiare che tendono a scottarsi è consigliabile evitare completamente l’esposizione ai raggi solari. È indispensabile operare controlli periodici di tutti i nei dal dermatologo, generalmente si consiglia ogni due anni ma per le pelli più delicate è opportuno operarlo con cadenza annuale.