Il best seller “Leggere Lolita a Teheran” sbarca al cinema   

Quando la letteratura diventa atto rivoluzionario

“Nell’autunno del 1995, dopo aver dato le dimissioni dal mio ultimo incarico accademico, decisi di farmi un regalo e realizzare un sogno. Chiesi alle sette migliori studentesse che avevo di venire a casa mia il giovedì mattina per parlare di letteratura”. Inizia così l’autobiografico romanzo della scrittrice e anglista iraniana Azar Nafisi rimasto per settimane in cima alle classifiche di vendita. Si sta parlando del libro, edito in Italia dal 2004 da Adelphi, dal titolo evocativo “Leggere Lolita a Teheran”.

Ebbene oggi a vent’anni dall’uscita del romanzo, diventato best seller, la drammatica condizione in cui sono costrette a vivere le donne iraniane è ancora purtroppo di schiacciante attualità. Sono infatti sotto gli occhi di tutti gli atti repressivi della cosiddetta polizia “morale” a cui alcune eroine se non addirittura dei veri e propri movimenti di donne tentano di opporsi. Si pensi al movimento “Donna Vita e Libertà” a cui anche il Festival del Giornalismo di Perugia, edizione 2024, ha dedicato uno spazio di cui al presente link. Ma anche al moto di protesta della studentessa rimasta in biancheria intima sulla pubblica piazza per ribellarsi all’imposizione del velo.

Iniziative che sembrano spaventare a tal punto il regime che decide di “contrattaccare” con l’apertura di una clinica rivolta alla salute mentale delle donne che “osano” ribellarsi all’imposizione del velo. Una mossa per cui si è creata una vasta eco sui social ed organi di stampa del mondo a cui anche noi abbiamo dedicato uno spazio di approfondimento di cui al presente link. Ebbene in questo clima così caldo quanto a rivendicazioni delle donne e controffensive di un regime sempre più misogino, la notizia che quel libro best seller di venti anni fa rivive oggi, grazie ad una trasposizione cinematografica, sembra accendere una luce nel buio. 

L’omonimo film “Leggere Lolita a Teheran”, ad opera del regista Eran Riklis, è infatti uscito nelle sale il 21 novembre 2024. Ciò che tra i vari messaggi passa è la forza rivoluzionaria della letteratura. Non è un caso che i vari regimi, tra le più tristi pagine che la storia ricordi, abbiano sempre mirato a tagliare le radici con il passato e con la conoscenza. Si rammentino, a tal proposito, i “Roghi di Libri” del 1933. Era passato giusto qualche mese dall’ascesa al potere di Hitler quando a Berlino e in altre città tedesche ebbero luogo queste gigantesche pire di libri dati alle fiamme. E questo avveniva dopo il monito, rivelatosi profetico, risalente a circa un secolo prima del poeta tedesco Heinrich Heine secondo cui “Là dove si bruciano i libri si finisce per bruciare anche gli uomini”. 

Di Maria Teresa Biscarini

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