E mentre continuo a girare i vari continenti alla ricerca di altri portafortuna direi che è il momento di parlare dei nostri portafortuna.
Abbiamo già visto il corno napoletano ma quali sono i portafortuna usati dalle altre regioni? Vediamolo insieme
Partendo dalle isole è impossibile non menzionare la Sicilia con le sue maioliche, ceramiche dai colori ocra e azzurro dipinte a mano secondo l’antica tradizione dagli artigiani siciliani.
Se invece ci rechiamo in Sardegna è impossibile non tornare a casa con la classica fede sarda, di cui ho già parlato approfonditamente in un articolo sempre in questa sezione e che simboleggia l’amore consolidato e l’auspicio di una lunga vita insieme realizzata in filigrana e ricamato con tante piccole sfere che rappresentano anche la fertilità e la prosperità. Un tempo si tramandava di madre in figlia.
Dalla parte delle Puglie il più noto portafortuna è senza dubbio la pietra leccese una pietra di origine calcarea di colore molto chiaro oggi usata per complementi di arredo e monili.
In Lombardia assai famosa è la pipa di Cantù una tradizione che si tramanda di padre in figlio e che è resa particolare dalle varie tipologie di legno usate per intagliare queste bellissime pipe che sono dei veri e propri oggetti da collezione.
E restando da quelle parti come non citare Venezia e i suoi vetri di Murano? Con i suoi vasi, monili e complementi di arredo sono sempre un regalo molto gradito e apprezzato.
Ma non possono mancare neanche le terracotte Toscane, con le sue statuine dalle forme più svariate.
E che dire delle maschere Calabresi? Spesso inquietanti ma simbolo di buon auspicio perfette sia all’interno che all’esterno della casa.