In carriera la Moore ha avuto top e flop, tra successi e scivoloni
Pochi giorni fa, l’ 11 novembre, Demi Moore (all’anagrafe Demi Gene Guynes) ha compiuto 60
anni. Questa grande attrice, che durante la propria carriera ha saputo “studiare” e diventare
produttrice cinematografica, è nata a Roswel (nello Stato del Nuovo Messico) in una famiglia
complicata; con il padre che lasciò la moglie (nonchè madre di Demi) quando la futura diva aveva
pochi mesi. Dopo gli studi, tra la Pensylvania e la California, nel 1981 Demi Moore debutta al
cinema con il film “Choices”dell’italo-canadese Silvio Narizzano. L’anno dopo veste il ruolo di
Patricia Weeles in “Mutanti (Parasite)”, film di fantascienza girato con la tecnica 3D. Gli anni
ottanta per lei sono un crescendo di consensi e importanza nei ruoli che le venivano attribuiti,
passando da “Una cotta importante” (1984) a “St Elmos Fire” (1985) e “A proposito della notte
scorsa…” (1986), per raggiungere il top della popolarità in “Ghost-fantasma”, nel 1990.
La carriera di attrice venne poi suggellata in “Codice d’onore”, pellicola del 1992 al fianco di Tom
Cruise e Jack Nicholson e in “Proposta indecente” del 1993, con Robert Redford.
Poi la Moore decide di dedicarsi alla produzione, anzi, anche alla produzione: è il 1997 e recita in
“Soldato Jane”, film nel quale, oltre ad essere la protagonista Jordan O’Neill, è anche tra coloro che
si sono assunti l’onere del costo di produzione.
Torna alla sola recitazione, diretta da Woody Allen, in “Harry a pezzi”, per riprendere la produzione
nelle tre commedie che hanno visto protagonista l’attore Mike Myers in “Austin Powers”; intanto
Demi diventa sex simbol, raccoglie consensi e successi, ma è anche candidata (nonchè “vincitrice”)
dei “Razze Awards”, ovvero i premi come peggiore attrice. Però questi “riconosimenti” non
sembrano turbare questa nostra star, visto che lavorerà ancora in 20 film sul grande schermo e in 3
serie televisive. La vita privata di Demi Moore ha conosciuto tre matrimoni, con il musicista Freddy
Moore, che le ha dato il cognome d’arte, e gli attori Bruce Willis e Ashton Kutcher. Con Willis ha
avuto tre figlie, Scout, Tallulah e Rumer Glenn, quest’ultima, tra cinema e TV, ha già realizzato 24
lavori artistici.
Fabio Buffa