EUROPA, LA DONNA RAPITA DA ZEUS

Personaggio mitologico dell’antica Grecia è l’eponima del continente europeo

Chi era Europa

Forse non tutti sono a conoscenza che il nome Europa dato al continente europeo deriva da un personaggio femminile della mitologia greca.

Europa è un’eponima (maschile eponimo), cioè un personaggio reale o immaginario che assegna il suo nome a una città, un luogo geografico, un periodo storico, una malattia o altro.

Europa era una bellissima giovane, una principessa figlia di Agenore, re dei Fenici, suo fratello era Cadmo.

Zeus colpito dalla sfolgorante bellezza della giovane principessa, si avvicinò a lei nella forma di un toro bianco mentre Europa con le sue ancelle era in spiaggia. 

Il toro andò a posarsi ai piedi della bella principessa che attratta dalla mansuetudine del toro salì in groppa all’animale.

Immediatamente Zeus, nelle sembianze del toro bianco, la rapì e la portò in mare  aperto fino all’isola di Creta, dove le rivelò sia la sua vera identità e sia il desiderio di congiungersi con lei.

Europa non accettò e allora Zeus usò un altro stratagemma: si trasformò in aquila e la sedusse, secondo la leggenda, in un bosco di salici.

Purtroppo Zeus, benché innamorato di Europa, non poteva sposarla, giacché era già coniugato con la gelosissima Era.

Dall’unione tra Europa e Zeus nacquero tre figli maschi: Minosse, Radamanto e Sarpedonte.

Alla fine della relazione tra Zeus ed Europa, il padre degli dei la diede in moglie ad Asterio re di Creta che adottò anche i tre figli nominandoli eredi del suo regno.

La bella Europa divenne cosi la prima regina di Creta.

Europa e la Storia dell’arte

Le raffigurazioni più antiche del rapimento di Europa si trovano in vasi e ceramiche greche, e in affreschi parietali, come quello di Pompei, dove Europa è raffigurata sul dorso di un toro.

Il mito di Europa rapita e sedotta da Zeus in forma di toro bianco ha ispirato i più grandi pittori della Storia dell’Arte.

I pittori Tiziano, Rembrandt, il Veronese, Rubens, il Cavalier D’Arpino e Mattia Preti ci hanno lasciato dei veri capolavori da ammirare nei Musei di tutto il mondo.

Il Ratto d’Europa di Tiziano è un quadro del 1560-1562, si trova a Boston, all’Isabella Stewart Gardner Museum.

Il grande Tiziano raffigura una scena drammatica, dove Europa non è felice di essere stata rapita dal grande toro bianco, infatti, nel dipinto si nota chiaramente la scena dinamica della giovane che lotta per liberarsi.

Il rapimento di Europa è un quadro realizzato nel 1632 dal pittore olandese Rembrandt, custodito in Usa, nel Museo Jean Paul Getty  Museum di Los Angeles.

Il dipinto, una delle poche opere a carattere mitologico del pittore olandese rappresenta il rapimento di Europa da parte di Zeus.

La scena è ambientata nel 1600, l’epoca in cui visse il pittore.

Giuseppe Cesari detto Cavalier d’Arpino ha dipinto tra il 1603 e il 1606 Il ratto di Europa, la tela faceva parte della collezione del cardinale Scipione Borghese che, probabilmente, lo acquisì direttamente dal pittore stesso.

Il quadro si può ammirare a Roma, al Museo di Galleria Borghese.

Mattia Preti, uno dei più importanti e principale esponente della stagione matura del Barocco italiano, del caravaggismo e della pittura napoletana del Seicento, ci ha lasciato un espressivo dipinto dal titolo Ratto di Europa, del 1640.

L’opera si può ammirare a Roma, alla Galleria Pallavicini.

A differenza degli altri artisti, Mattia Preti inserì amorini svolazzanti secondo la moda del suo tempo nella scena del suo quadro.

Infine, il grande Veronese, soprannome di Paolo Caliari, ha dipinto un incantevole quadro dal titolo Il ratto di Europa tra il 1586 e il 1580.

Il quadro è esposto a Venezia, nel Palazzo Ducale, Sala dell’Anticollegio.

A differenza della drammaticità di Tiziano, l’eroina del quadro del Veronese acconsente al rapimento con la stessa innocente e fiabesca curiosità di una giovane sposa che si prepara per il talamo nuziale. 

By Rosa Maria Garofalo

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