Archivio

Archivio vecchi articoli di Donna di Fiori

Pizza soffice con lievito madre (La ricetta)

le proprietà del lievito madre Premettendo che il lievito madre è ormai fruibile nella maggior parte delle panetterie e pizzerie, si può fare anche in casa oppure si può tramandare di generazione in generazione (naturalmente sempre con le dovute cautele e cure). Provare per credere: ecco la ricetta di una pizza soffice con lievito madre! Ingredienti per 2-3 persone: 400 g di farina tipo 0 250 ml di acqua 3 cucchiai di olio evo 1 pizzico di sale 1 pizzico di zucchero 1 pugno di panetto di lievito madre Procedimento: aggiungere gradualmente l’acqua alla farina, l’olio e un pizzico di zucchero. Impastare energeticamente ottenendo un bell’impasto da unire a quello del lievito madre. Impastare ancora tutto insieme fino a ottenere una palla omogenea e liscia. Aggiungere all’ultimo un bel pizzico di sale. Far riposare il composto per circa 4 ore in una ciotola coperta da un panno. Successivamente, stendere a mano la pasta lievitata in una teglia, lasciandola piuttosto spessa a mo’ di focaccia e lasciare ancora riposare per altre 2 ore. Infine, prima di infornare, farcire con un filo di olio evo, rosmarino e sale grosso. Cuocere in forno ventilato a 250° per circa 15 minuti. Farcire a crudo con ingredienti a piacere o gustarsela da sola. Buon appetito e… buona digestione! Serena Lepri

Continua a leggerePizza soffice con lievito madre (La ricetta)

Latte d’asina, tesoro di natura per il benessere e la bellezza

Usato nei secoli da regine e imperatrici non è solo un ingrediente di cosmetici al top, ma anche un alimento sano da conoscere e riscoprire. Di Alberto Piastrellini Si narra che la bellissima Poppea Sabina, seconda moglie dell’imperatore Nerone, usasse concedersi bagni di bellezza immergendosi nel latte di centinaia d’asine allevate appositamente allo scopo e che altrettanto facesse l’avvenente Cleopatra. In tempi più recenti anche Paolina Bonaparte, Josephine de Beauharnais e l’imperatrice d’Austria più nota come Sissi hanno usufruito di questo latte “miracoloso” per donare morbidezza e giovinezza alla loro augusta pelle. Ma sarà vero? Scopriamo insieme quali sono le caratteristiche del latte d’asina che a partire da Ippocrate e passando dalla narrazione di Plinio il Vecchio, ha attraversato orgogliosamente indenne tutta la storia della medicina e della cosmesi occidentale per essere “riscoperto” oggi come ingrediente d’elezione per prodotti legati alla salute e alla bellezza. Durante il viaggio, poi, andremo anche a conoscere una giovane veterinaria che ha trasformato la sua grande passione per questi animali in una vera e propria attività di impresa fondando una azienda agricola, tutta al femminile, che, a partire dall’allevamento di 40 asini produce e vende latte d’asina e prodotti cosmetici derivati. Il tutto nel pieno rispetto del benessere degli animali, allevati allo stato semibrado sulle splendide colline marchigiane di Colmurano (MC) a due passi dal Parco Nazionale dei Monti Sibillini. Il latte d’asina: caratteristicheSimile, per composizione, al latte materno della specie umana, il latte di Equus asinus si distingue dal latte vaccino per il basso tenore lipidico (quindi minor materia grassa) ed un elevato tasso di lattosio. Estremamente digeribile, le sue caratteristiche chimiche lo rendono poi alimento elettivo per quei bambini che dimostrano allergie ed intolleranze alimentari nei confronti delle proteine contenute nel latte vaccino nonché un valido sostituto per quelli che non possono […]

Continua a leggereLatte d’asina, tesoro di natura per il benessere e la bellezza

Haidilao: un ristorante dove mentre aspetti di mangiare ti fanno la manicure

In certi ristoranti cinesi, il cibo fa da contorno a una serie di singolari servizi e passatempi offerti dai camerieri alla clientela. Volete un ristorante che vi proponga gustose pietanze cinesi, ma non avete fretta, e per di più avete dimenticato di fare la manicure? Non c’è problema: in Cina ci sono ristoranti dove, in attesa del vostro Hot Pot o fondue cinese (stufato dell’est asiatico che esiste in molte varietà) vi faranno le unghie – e non solo. Haidilao è una catena di ristoranti di piatti caldi fondata nel 1994, nella provincia del Sichuan in Cina, dove il termine significa “fortuna”.L’avventura di Zhang Yong, l’uomo d’affari cinese, miliardario, fondatore del gruppo di ristoranti Haidilao, inizia con un piccolo negozio che vendeva malatang (cibo cinese da strada, particolarmente popolare a Pechino). Con il tempo la modesta attività si è trasformata in una catena di ristoranti che al momento annovera varie sedi, non solo in Cina. La caratteristica vincente di questi ristoranti (quotati nella borsa di Honk Kong a un miliardo di dollari) è quella di aver intuito che i clienti, seduti al tavolo davanti a un Hot Pot che arriva bollente e si mangia condividendolo con gli altri commensali, possano ingannare l’attesa grazie a servizi accessori, offerti dalla casa, che vanno dalla lucidatura delle scarpe alla manicure fino ai giochi da tavolo (mahjong). Il personale dei ristoranti Haidilao si destreggia per soddisfare la clientela che affronta code interminabili, pur di accaparrarsi un tavolo e godere dei singolari servizi dei camerieri lustrascarpe, estetisti ed esperti di origami. Forse, questa singolare catena di ristoranti arriverà presto anche in Occidente. Auguriamoci, quindi, di poter vedere in azione i camerieri di Haidilao che si dilettano anche in spettacoli drammatici e di danza ispirati ai piatti che avete appena ordinato. Anna Rita Rossi

Continua a leggereHaidilao: un ristorante dove mentre aspetti di mangiare ti fanno la manicure

Pizza soffice con lievito madre

le proprietà del lievito madre Il lievito madre, detto anche pasta madre o acida, è un argomento molto in voga nell’ultimo periodo, sia nelle pizzerie e panetterie che in casa. Ma si conoscono veramente le caratteristiche e le peculiarità di questo ingrediente? Inoltre, è vero che apporta dei benefici al nostro organismo? Per rispondere a queste domande è bene fare un viaggio tra le proprietà chimiche e nutrizionali del lievito madre. La pasta madre è un impasto di farina e acqua che subisce una fermentazione spontanea da parte di particolari tipi di microrganismi a partire da semplici substrati provenienti dalla farina, dall’acqua, dall’aria e dalle nostre mani. Tra questa vastità di microrganismi, nell’impasto predominano i batteri lattici che vivono, si moltiplicano e muoiono. Infatti, il lievito madre, a differenza del lievito di birra, è un “organismo vivo” che va nutrito e reimpastato, di tanto in tanto, con i suoi substrati: farina e acqua. Un’altra differenza da sottolineare tra il lievito madre e di birra è che quest’ultimo è formato da un unico ceppo di microrganismi (Saccharomyces cerevisiae). Si capisce, quindi, come la grande varietà di microrganismi che si trovano nel lievito madre possano rappresentare un plus per questo particolare ingrediente in quanto sono degli agenti benefici per il nostro organismo. Infatti, una pizza o un pane preparato con il lievito madre risulta più leggero e digeribile in quanto i numerosi microrganismi ci aiutano nella digestione. Bisogna sottolineare, però, che le preparazioni contenenti il lievito madre richiedono maggiori tempi di lievitazione rispetto a un impasto fatto col lievito di birra. Tuttavia, questo “problema” può essere risolto con un po’ di organizzazione, preparando l’impasto per la pizza verso l’ora di pranzo per la sera stessa. Premettendo che il lievito madre è ormai fruibile nella maggior parte delle panetterie e pizzerie, si può […]

Continua a leggerePizza soffice con lievito madre

Italia’s Got Talent premia l’amore vero

Italia’s Got Talent 2019: l’amore e la danza vanno in finale. E’ arrivato all’ultima puntata delle selezioni di Italia’s Got Talent il Golden Buzzer del giudice Frank Matano.A vincerlo due innamorati con la I maiuscola che, danzando sulle note di “La nostra ultima canzone” di Motta, hanno portato sul palcoscenico del popolarissimo programma dei talenti una straordinaria ed emozionante performance di ballo che ha celebrato l’amore vero e ha fatto breccia nel cuore di Frank Matano e di tutto il pubblico. Alex Orlando, nato in Svizzera ma poi trasferitosi a Siracusa, e Alice D’Addario, di Pianella in Abruzzo, sono una coppia di ballerini professionisti di contaminazione e hip hop fusion, che dopo essersi conosciuti nel loro ambiente hanno deciso di condividere la vita artistica e la passione per la danza per rafforzare l’impatto emotivo delle loro personali coreografie. Sono fidanzati da circaun anno e non perdono nemmeno un secondo per dimostrarsi il loro amore, soprattutto mentre ballano. Secondo Alex, il passo a due è più potente se si balla con la donna che si ama.L’esibizione messa in scena da Alex e Alice è stata romantica e malinconica allo stesso tempo: i due hanno danzato in una cornice semplice e di grande impatto, si “sono inseguiti” in modo appassionato, legati da un amore che sembrava destinato all’ultima notte, e hanno affascinato tutti, strappando al termine del tempo a loro disposizione lunghissimi applausi.Il pubblico e i giudici sono rimasti incantati e, prima ancora di ascoltare i commenti dei colleghi, Frank Matano, visibilmente emozionato, ha schiacciato il suo Golden Buzzer. Un gesto del tutto inaspettato, che ha scatenato la gioia dei presenti e soprattutto dei due giovanissimi talenti, che hanno così guadagnato l’ultimo posto disponibile per la Finale di Italia’s Got Talent. Dietro le quinte, subito dopo la performance, ancora avvolti dallo stupore […]

Continua a leggereItalia’s Got Talent premia l’amore vero

Bomarzo: il Sacro Bosco nato per amore di una donna

Inganno dell’Arte e Arte dell’inganno nel celebre Parco dei mostri che celebra la cultura umanistica del ‘500, la voglia di stupire e il ricordo di una donna amata. Di Alberto Piastrellini Presso l’antico Borgo di Bomarzo, in provincia di Viterbo, sorge, all’ombra dei lecci e degli allori che caratterizzano il fondovalle un parco inquietante e misterioso, denso di suggestioni mitologiche e letterarie: è il Parco dei mostri o Bosco Sacro di Bomarzo. Ideazione fantastica di metà ‘500 in bilico fra l’essere una “villa delle meraviglie” e un percorso iniziatico (che sembra anticipare di tre secoli le suggestioni del romanticismo; non a caso parte del Parco celebra un amore tragicamente interrotto) il Parco dei mostri di Bomarzo è nato dalla fantasia di un nobile committente e dalla creatività  di un bizzarro architetto-sculture dell’epoca, Pirro Ligorio (autore, tra l’altro di altri capricci come Villa d’Este a Tivoli e di alcune fontane di Villa Lante a Bagnaia). Una bizzarria di pietra e di verde che ha ispirato artisti contemporanei come i pittori Salvator Dalì e Carel Willink, la scrittrice olandese Hella Haasse e il musicista argentino Alberto Ginastera, salvata dall’incuria grazie alla lungimiranza di un privato che acquistò l’area nel 1954 per restituirla alla fruizione comune. Un’opera unica al mondo per eclettismo ed inventiva che associa le suggestioni verdi di una natura quasi selvaggia a quelle artificiali ed artificiose di sculture inquietanti e mostruose per soggetto e dimensioni. Il tutto coreografato da una regia sapiente e discreta che ha voluto mantenere intatta l’unicità del luogo prevedendo interventi minimi di impatto sull’ambiente circostante e la trasformazione della materia-pietra laddove questa emergeva spontaneamente dal terreno. I mostri di BomarzoQui la bocca mostruosa di un’Orca sbuca famelica dal terreno; là il divino Proteo minaccia il viaggiatore con le sue fauci, altrove Ercole squarta Caco con le […]

Continua a leggereBomarzo: il Sacro Bosco nato per amore di una donna

Quando le donne andavano riportate alla “ragione”

In occasione dell’8 marzo, proponiamo una breve riflessione su una vecchia usanza marchigiana – e non solo – per richiamare le donne alla “ragione”. Di Anna Rita Rossi Nella tradizione marchigiana l’espressione linguistica “battere con la ragione” o “suonarle di santa ragione” riporta alla triste condizione delle donne maritate, di “qualche” anno fa.L’usanza in questione consentiva al marito di richiamare all’obbedienza la moglie, mediante un bastone, denominato, appunto, ragione che, a volte, era accompagnato dall’aggettivo “santo”, come sinonimo di “giusto”. Pare che tale atteggiamento di predominanza di genere non fosse tenuto solo da mariti delle nostre contrade. Ci sono resoconti di antropologi ed etnologi che confermano come simili atteggiamenti siano stati tenuti da maschi di altre nazioni e continenti: chi con la frusta, chi con un ramo di salice o altri strumenti ritenuti idonei, la consorte veniva “riportata alla ragione”. Nelle Marche lo strumento utilizzato per esprimere il ruolo dominante che era svolto dal marito ovvero la “ragione” faceva addirittura parte del corredo nuziale e, in certi casi, era tramandato di generazione in generazione dal padre della sposa al futuro genero per proseguire nell’educazione di subalternità della donna che, nonostante da figlia diventasse moglie, doveva essere egualmente formata in continuità attraverso le istruzioni che il padre trasmetteva al coniuge della figlia. Riflettere sulle vecchie usanze ci aiuta a capire come le donne abbiano percorso un faticoso viaggio verso la parità di genere, ma il fatto che la ragione continui a vivere nelle espressioni linguistiche ammonisce al contempo che il viaggio è finito e che le disuguaglianze non sono state definitivamente sconfitte e che altri ostacoli si frappongono tuttora e ricadute sono sempre in agguato. (notizie sulla “ragione” sono state desunte: Raffaele Corso, Rendiconti, vol. XII, anni 1941-1949), Istituto Marchigiano di Scienze Lettere e Arti, Ancona, 1950).

Continua a leggereQuando le donne andavano riportate alla “ragione”
Le donne e il dolore

Le donne e il dolore: per indagare e riflettere sul sentimento negato. Questa sera presentazione pubblica del volume di Eleonora Giovannini presso la Biblioteca Comunale di Belforte del Chienti (MC)

di Carmen Marinucci Questa sera, Mercoledì 6 marzo, a partire dalle ore 21.00 presso la Biblioteca Comunale di Belforte del Chienti (MC), in Via dell’Arme 5, avrà luogo la presentazione pubblica del volume: Le donne e il dolore di Eleonora Giovannini, edito da Free Service Group. L’iniziativa a cura dell’agenzia Ermes con il contributo del Comune di Belforte del Chienti e dell’Associazione Culturale “Mario Ciocchetti” intende essere occasione di approfondimento e dibattito sul problema della violenza contro le donne e la violenza in genere nella sua complessità nel quadro delle tante e puntuali manifestazioni che certamente vengono proposte in occasione della Festa della Donna. Durante l’incontro, offrirà il suo contributo: Roberto Paoloni – Sindaco del Comune di Belforte del Chienti; mentre il successivo dibattito che seguirà la presentazione vedrà protagonisti: Elio Carfagna – Presidente Associazione Culturale “Mario Ciocchetti”; Eleonora Giovannini – Scrittrice e poetessa, autrice del libro; Michela Pieroni – Psicologa e psicoterapeuta; Veronica Verolini – Psicologa e psicoterapeuta. Le donne e il dolore – qualche informazioneAdottando un eloquio discreto e rispettoso che si fa carico di una narrazione sospesa fra saggio e poesia saldamente ancorate a suggestioni di cronaca ove la dimensione musicale del linguaggio diventa cifra espressiva che veicola emozioni senza cadere nella retorica di genere, il volume di Eleonora Giovannini tratta di quel particolare rapporto fra la dimensione femminile e il sentimento più negato nella cultura contemporanea. Il testo, che si avvale della prefazione di Pierangelo Sapegno, nota penna del giornalismo italiano e di un notevole corredo di immagini di Giuliano Grittini, fotografo della poetessa, Alda Merini, analizza il tema del dolore dal punto di vista sociale, psicologico e antropologico. Si avvale della descrizione delle cause che inducono alla sofferenza e che emergono attraverso la trascrizione di testimonianze reali di un gruppo di donne. In tal senso […]

Continua a leggereLe donne e il dolore: per indagare e riflettere sul sentimento negato. Questa sera presentazione pubblica del volume di Eleonora Giovannini presso la Biblioteca Comunale di Belforte del Chienti (MC)

Settimana dei Musei: dal 5 al 10 marzo si entra gratis nei musei e siti statali d’Italia

L’iniziativa del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali aumenta i giorni di accesso gratuito e introduce con #iovadoalmuseo riduzioni significative per l’ingresso di giovani dai 18 ai 25 anni. Di Alberto Piastrellini Inaugurata ieri, a Roma, nel corso di una visita del Ministro della Cultura Alberto Bonisoli a Palazzo Altemps la Settimana dei Musei 2019 che prevede, dal 5 al 10 marzo l’accesso gratuito ai Musei e siti statali. La Settimana dei Musei è istituita dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali nell’ambito delle azioni nell’iniziativa: #iovadoalmuseo volta a promuovere la cultura della bellezza e dell’arte in una nazione che vanta strutture di rilevanza mondiale per la ricchezza delle opere ivi esposte, nonché un tessuto unico al mondo di micromusei diffusi capillarmente sul territorio. Con l’introduzione della Settima dei Musei le giornate di accesso gratuito passano da 12 a 20! Nella fattispecie restano gratuiti gli accessi le prime domeniche di ogni mese, ma solo da ottobre a marzo e viene introdotta una settimana di accessi gratuiti che varierà di anno in anno (quest’anno cade appunto nei giorni dal 5 al 10 marzo). Un’altra grande novità introdotta dal dicastero della Cultura è il biglietto ridotto per i giovani dai 18 ai 25 anni che, nei giorni di apertura a pagamento, possono entrare al prezzo di 2 euro. Inoltre, per migliorare l’offerta e aumentare la fruibilità dei luoghi della cultura del Mibac, 8 giornate gratuite sono autonomamente gestite dai Direttori dei singoli siti o musei.L’idea sottesa alla creazione della settimana dei musei nasce dalle considerazioni dei tanti addetti ai lavori che, negli anni passati, avevano salutato con favore le affluenze record nelle domeniche gratuite, ma, al contempo, avevano rimarcato come le eccezionali presenze di visitatori avessero creato non pochi problemi alla gestione dei siti coinvolti, alla salvaguardia delle opere esposte […]

Continua a leggereSettimana dei Musei: dal 5 al 10 marzo si entra gratis nei musei e siti statali d’Italia