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Archivio vecchi articoli di Donna di Fiori

Potpourri: profumo d’antico per la casa naturale

Un’idea creativa per profumare la nostra casa a partire da elementi vegetali naturali da miscelare insieme in composizioni gradevoli alla vista e all’olfatto di Alberto Piastrellini Un modo ecologico, divertente, creativo e appassionante per regalare alla propria casa un delicato profumo è quello di utilizzare il potpourri. Il potpourri, un tempo elemento irrinunciabile della casa elegante, è una miscela di fiori, parti di fiori, foglie, erbe, spezie, cortecce ed altri elementi vegetali, tutti rigorosamente secchi ed intrisi di olio essenziale che ha il potere di esalare nel tempo il sentore delicato scelto per la composizione. Sempre più, nelle case e nei luoghi di lavoro, c’è bisogno di portare un pizzico di Natura; i benefici psicologici dati dalla presenza di piante ed elementi verdi viventi, ad esempio, sono ampiamente riconosciuti e documentati e anche il senso dell’olfatto beneficia degli stimoli dati da sentori che richiamano direttamente questa o quell’essenza. Non a caso, il mercato presenta una più che ampia gamma di prodotti per la profumazione di ambienti: dalle comode, ma poco naturali, profumazioni spray, ai diffusori in gel e tavolette, sino ai diffusori che utilizzano bastoncini e i più tecnologici vaporizzatori ad ultrasuoni per oli essenziali. A far cadere la scelta verso questo o quel prodotto, oltre alla disponibilità economica, molto spesso è la facilità di utilizzo e la resa immediata, tuttavia, non bisogna dimenticare che l’estrazione degli oli essenziali puri è un procedimento costoso che pesa notevolmente sul prezzo del prodotto finito, senza dimenticare il costo delle materie prima (fiori, resine, erbe e spezie) e la resa stessa della quantità da distillare. Ecco perché nei prodotti a buon mercato spesso si utilizzano aromi di produzione sintetica che profumano, sì, ma non hanno un’origine del tutto naturale. E allora perché non provare a profumare la propria casa con la discreta eleganza […]

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La leggerezza sotto forma di personaggio: la regina Mab

Shakespeare ha scritto di gelosia appassionata, di sete insaziabile di potere, di sangue e morte, di faide familiari e di vendette terribili, ma sapeva anche “assottigliare” la sua scrittura fino al punto di descrivere la grazia e la delicatezza di una fata. di Anna Rita Rossi Le tragedie del bardo sono note a tutti: forti passioni agitano i suoi personaggi che spesso sembrano essere trascinati da un inesorabile destino.Ma all’interno delle sue tragedie e nelle commedie trovano spazio figure che alleggeriscono la narrazione e sembrano alleviare il pesante fardello che la sua “umanità letteraria” deve costantemente sopportare. Tra queste creature leggiadre, una figura che mi ha sempre affascinato è quella della regina Mab (una fata che compare anche in altre opere della letteratura del XVII secolo) che Shakespeare nomina nel suo dramma Romeo e Giulietta (atto I Scena IV) attraverso le parole di Mercuzio, amico di Romeo e un vero acrobata delle conversazioni; un personaggio dalla lingua sciolta e dallo spirito pronto che anima i suoi discorsi con punte di cinismo, qualche nota osé e un’arguzia sottile. La capacità del narratore di rendere la natura sostanziale di una fata è davvero mirabile.Inizia descrivendo le dimensioni infinitesimali della creatura: in forma non più grossa di un agata all’indice di un anziano e in grado di sostare sul naso di qualcuno mentre è addormentato.A questo punto, la fantasia prende la briglia al narratore che si profonde in una serie di metafore per descrivere la leggerezza di questo personaggio che si avvale di un suo corteo fatto di atomi e di un esclusivo e minuto cocchiere: un moscerino in livrea grigia. Persino la sua carrozza è un’opera di alta ingegneria, un gioiello di minuzie prive di peso e di spessore: i raggi delle ruote del suo carro son fatti di esili zampe di […]

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Pochi e semplici consigli per essere in salute!

Corretto e sano stile di vita di Serena Lepri Essere in forma e in salute con alcuni semplici trucchetti? Si può fare! Ricorda che il primo passo per il cambiamento, di qualsiasi ambito si parli, inizia dalla mente e ciò è fondamentale anche per intraprendere un corretto e sano stile di vita che comprende alimentazione e attività fisica (ma non solo!). Mettiti all’opera e vedrai subito i risultati! Andare al supermercato con una lista della spesa pensata a casa e a stomaco pieno: aiuterà ad acquistare solo il necessario Fare i pasti (colazione, pranzo, cena e spuntini) in maniera strutturata: apparecchiare la tavola e sedersi fornisce la percezione di aver mangiato e quindi ci aiuta nel senso di sazietà Fare il pasto completo (primo, secondo, contorno e frutta) è fondamentale: in tal modo si avrà una fonte di tutti i micro e macronutrienti in maniera equilibrata e, in più, avremmo un senso di sazietà duraturo nel tempo che ci aiuterà ad arrivare al pasto successivo senza troppe difficoltà Predisporre sul proprio piatto la personale porzione di primo, secondo, contorno e pane così da non attingere nuovamente dal piatto di portata: finire solo ciò che si ha nel proprio piatto; in alternativa, non portare per niente il piatto di portata a tavola Mangiare la propria porzione di cibo in un piatto piccolo aiuta psicologicamente a sentirsi sazi Masticare a lungo prima di deglutire: il pasto durerà di più e si avrà maggior senso di sazietà Bere almeno 2L di acqua/die, dilazionati durante la giornata Si consiglia di bere, tra questi 2L, 2 bicchieri di acqua al pasto (pranzo e cena) per aiutare i processi metabolici della digestione Praticare attività fisica intensa minimo 3/7; oppure fare attività fisica di media intensità tutti i giorni. Si ricorda che, perché l’attività fisica sia efficace, […]

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Polpette di melanzane

Da finger food a secondo piatto di Carmen Marinucci Di polpette ne esistono di diversi tipi, quelle più comuni sono sicuramente le polpette di carne, ma queste sono veramente gustose. Nascono come antipasto sfizioso e veloce da mangiare in un solo boccone vista la loro dimensione, ma se le realizziamo più grandi, diventano un vero e proprio secondo. Le possiamo affiancare a insalate o decorarle con la maionese, friggerle, cuocerle al forno o in padella, comunque verranno servite saranno golosissime; diventando così anche un modo per far mangiare le verdure con gusto ai vostri bimbi. INGREDIENTI 200 gr. Di melanzane70 gr. Parmigiano grattugiato200 gr. Pane grattugiato2 uovaSale q.b.Olio EVO q.b. PROCEDIMENTO Tagliare a piccoli cubetti le melanzane e cuocere in una padella antiaderente con olio per circa 10/15 minuti, schiacciare con una forchetta e lasciar raffreddare. Unire il parmigiano, le uova, il pane grattato, sale e amalgamare tutti gli ingredienti fino ad ottenere un composto omogene. Formare delle polpette, passarle nel pane grattato e cuocere in padella per pochi minuti fino a doratura.

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Vacanze di primavera: qualche consiglio per la linea e per lo spirito

Il gioioso disordine alimentare del tempo di vacanza, se vissuto col giusto spirito, può essere altrettanto appagante. Basta non esagerare tra compulsività e sensi di colpa. di Alberto Piastrellini Mentre Aprile sembra abbandonarci con uno stravagante strascico di inverno, si profila all’orizzonte la temuta prova del costume, un vero e proprio trauma psicologico per molte e anche per molti, normalmente un po’ sovrappeso al finire della brutta stagione. Quest’anno, poi, le buone intenzioni di salvaguardare la propria linea sono messe a dura prova da una congiunzione di festività sacre e profane che, unite a sabati e domeniche, ingenerano quasi una decina di giorni di vacanza. Una pausa insperata dal lavoro, l’entusiasmo per l’improvvisa libertà dagli obblighi quotidiani, la possibilità di godersi del tempo con i propri cari e con gli amici, magari organizzando gite e banchetti fuori casa si traduce normalmente in una frattura delle normali abitudini alimentari e così, aperitivi, ristoranti, pizzerie, picnic, grigliate vanno necessariamente ad accumularsi con le tenzoni enogastronomiche tradizionali dei pranzi in famiglia… Col risultato che se pure lo spirito si ritempra e si divaga – passando per la gola – si finisce per esagerare con il consumo di cibi e bevande ed esaurita l’euforia festaiola ci si ritrova un po’ troppo appesantiti di fronte allo specchio che impietoso restituisce il ritorno di curvette faticosamente appianate. Scattano i sensi di colpa, amplificati da una diffusa narrazione che veicola un’immagine di corpi perennemente giovani e scattanti e così si finisce per intristirsi di fronte a deprimenti porzioni di anonime verdurine lesse consumate come amare medicine da cui dipende la propria sopravvivenza, improbabili diete d’urto-detox-d’emergenza-miracolosamente-sgonfianti associate ad inverosimili maratone di attività fisica sopra le righe (peraltro a rischio coronarie dopo il trionfo di abbacchi, pizze pasqualine, salumi, cioccolato e vini) con l’illusione di espiare in brevissimo tempo […]

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“Cherchez la femme”: espressione diffusa che racchiude una grande verità

“Cherchez la femme” è una frase francese che alla lettera significa “cercate la donna“. Questa espressione ha avuto nel tempo una grande diffusione nella letteratura e di conseguenza anche nell’uso quotidiano. di Anna Rita Rossi Fu Alexandre Dumas (padre) a rendere popolare questa espressione in uno dei suoi libri “Les mohicans de Paris” (I Mohicani di Parigi, 1854): Il y a une femme dans toute les affaires; aussitôt qu’on me fait un rapport, je dis: ‘Cherchez la femme’. (C’è una donna in ogni caso; appena mi portano un rapporto, io dico: “Cherchez la femme“). In realtà, questa espressione, piuttosto nota anche in lingua italiana: “cercate la donna” affonda le sue radici più indietro nel tempo, risale addirittura a Giovenale, convinto che dovunque si verifichi qualcosa di sgradevole o di drammatico, di sicuro, è a causa di una donna. Del resto, come dimenticare che la prima causa di tutti i mali fu proprio una donna: Eva, per non parlare di Pandora che volle per forza scoperchiare il famoso vaso. Lasciando da parte simbologie e vecchi retaggi, vorrei concentrarmi sull’aspetto investigativo di questa frase, come fu usata da Dumas quando la fa pronunciare a Joseph Fouch, uno dei personaggi principali del suo romanzo. Il poliziotto afferma che all’inizio di ogni indagine va cercata una donna perché “elles sont au centre de toutes les affaires” (sono al centro di tutti gli affari). La frase è diventata un vero cliché nel mondo variegato dei detective, tanto che non importa quale sia il problema: una donna ne è la causa alla radice. Il fortunato uso della frase sembra non subire arresti nel tempo: la troviamo in un racconto del 1903 di O. Henry che usa l’espressione addirittura come titolo; inoltre, la stessa frase appare più volte nelle opere di Agatha Christie. Più avanti, compare nel […]

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Dieta: le 10 fake news sul cibo da cui stare alla larga

Secondo un’indagine di Coldiretti/Ixè quasi 3 italiani su 4 credono alle bufale che la rete mette in circolo su cibo e migliore dieta per perdere peso, spingendosi a comportamenti pericolosi per la propria salute. Ecco le 10 fake news più diffuse sul web. di Anna Rita Felcini Ogni giorno milioni di italiani consultano il web ritenendolo una fonte affidabile per trovare notizie e informazioni su come perdere peso e sbarazzarsi dei chili in più. Soprattutto in vista dell’estate e della fatidica prova costume, si moltiplicano gli articoli e i siti dedicati a questo tema. Purtroppo, però, sembra che proprio il settore dell’alimentazione sia uno di quelli maggiormente interessati dalle cosiddette “bufale”. Il rischio ovviamente è quello di assumere comportamenti alimentari altamente pericolosi per la nostra salute. Secondo un’indagine di Coldiretti/Ixè, il 53% degli italiani utilizza il web più volte durante l’anno per raccogliere informazioni su qualità dei prodotti alimentari e diete più “popolari”. Ben il 25% partecipa a community/blog/chat in internet centrate sul cibo che influenzano le scelte di acquisto o di alimentazione in modo non sempre corretto e veritiero. Naturalmente la tentazione di credere a una dieta miracolosa o ad un alimento super naturale in grado di farci perdere peso in poche settimane o addirittura di guarire dalle malattie al posto dei farmaci è forte. Ma occorre prestare molta attenzione a ciò che si legge per non rischiare di fare danni al nostro organismo, a volte persino irreversibili. Spesso, infatti, in rete si trovano programmi alimentari sponsorizzati da aziende che prevedono l’acquisto di prodotti dedicati come integratori, libri, sostituti del pasto oppure che promettono risultati miracolosi in poco tempo senza molti sforzi, ma che in realtà non hanno alcuna valenza scientifica. Ecco allora per voi le dieci bufale sulle diete più diffuse sul web dalle quali stare alla larga […]

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Giornata Mondiale della Creatività 2019: la fantasia come metodo

Donna di Fiori celebra la creatività nella sua Giornata istituzionale regalando ai Lettori una serie di aforismi e citazioni per scoprire la logica del pensiero creativo di Alberto Piastrellini Forse non tutti lo sanno, ma nel corollario delle Giornate Mondiali istituite dalle Nazioni Unite, il 21 aprile si celebra quella dedicata alla Creatività. In effetti è una celebrazione di fresca istituzione dal momento che la bozza di risoluzione con la quale è stata nominata risale appena al 27 aprile del 2017 (72a Sessione, 79° incontro dell’Assemblea Generale Plenaria) e, per essere precisi, la dicitura corretta recita: “Giornata mondiale della creatività e dell’innovazione”.  “Pochi attributi delle prestazioni umane hanno un impatto altrettanto grande sulla nostra vita e sul nostro mondo, come creatività”, aveva dichiarato allora Inga Rhonda King, rappresentante di Saint Vincente Grenadine, chiedendo l’inserimento della creatività nell’attuazione dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile ed esprimendo la solidarietà della propria delegazione con gli oltre 80 altri co-sponsor nel sostenere la designazione del 20 aprile come momento celebrativo mondiale della creatività.  E come non ricordare che, con una certa lungimiranza, l’Europa, già 8 anni prima aveva provveduto a proclamare l’anno 2009 come “Anno Europeo della Creatività e Innovazione” con l’obiettivo di: “accrescere la consapevolezza dell’importanza della creatività e dell’innovazione in quanto competenze chiave per lo sviluppo personale, sociale ed economico”.  Non a caso, una recente ricerca che esplora il ruolo della creatività nella risoluzione di problemi e nell’innovazione, ha evidenziato che tanto i Paesi sviluppati quanto quelli in via di sviluppo stanno abbracciando l’idea che il capitale creativo è il bene più prezioso dell’umanità.  Un bene che si manifesta a più livelli, tanto nelle innovazioni tecnologichee di software, quanto nella ricerca pura, così come nelle tante manifestazioni dell’arte e nelle varie forme di comunicazione; tutte strade che, accanto ai naturali processi evolutivi, concorrono allo sviluppo dell’umanità. Parlando di creatività non si può sottacere che il termine, in […]

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Funny PaperClip

Segui il nuovo tutorial di Carmen! Crea un fantastico embellishments per decorare i tuoi documenti o le tue creazioni! Oggi, è la Giornata mondiale della Creatività. Ritagliati un po’ di spazio per far sbizzarrire la tua fantasia. Fa bene alla mente e al cuore. MATERIALE Striscia cartoncino avorio lungo cm 15,5 largo cm 3,5ClipsTimbro piante grasse (UniverScrap)Timbro cassetta (Chou&Flowers)Tamponi nero e marroneColla vinilicaColori ad acqua (Art & Graphic, Floricolor)SpessoriniPennarello nero punta fine PROCEDIMENTO Tagliare la striscia di cartoncino che verrà piegata nella clip.Timbrare e colorare i vari elementi (cassetta e piante grasse) con i colori ad acqua, ripassare i contorni con il pennarello nero e ritagliare. Dopo aver tagliato a bandiera e anticato la striscia con il tampone marrone, inserirla nella clip, piegarla e incollare tra loro le due metà. Mettere lo spessorino sulla cassetta, sulla pianta grassa più piccola e incollare tutti gli elementi sulla striscia. Ecco pronto il vostro embellishment, che potrà essere utilizzato come segnalibro, chiudi pacco, o per fermare le pagine dei planning settimanali che potete scaricare gratuitamente dal nostro sito nella sezione “Un regalo per te scopri le nostre creazioni”.

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Fusilli allo scoglio

Primo piatto al profumo di mare di Carmen Marinucci Qui ho utilizzato la pasta fatta in casa, è una ricetta facile da realizzare senza l’utilizzo delle uova, inoltre può essere condita con diverse tipologie di condimento, dal semplice sugo con il pomodoro al sugo di pesce come in questo caso o con verdure grigliate o ripassate in padella. INGREDIENTI Per la pasta 300 gr. di farina di semolaAcqua q.b.Ferro da lana Per il sugo 200 gr. mazzancolle3 calamari2 spicchi di aglioBuccia di 1 limone non trattatoOlio EVO q.b.Sale q.b. Procedimento per la pasta Sulla spianatoia, versare a fontana la farina di semola e aggiungere l’acqua, lavorare la massa fino ad ottenere un impasto liscio e compatto. Prendere un po’ di pasta, formare un budello sottile e tagliare dei bastoncini della lunghezza di 4/5 cm circa. Prendere il ferro e affondarlo al centro del bastoncino di pasta e ruotare con movimento veloce prima in avanti, poi indietro. Sfilare il ferro e poggiare i fusilli su un vassoio cosparso di farina di semola.  Procedimento per il sugo Togliere il carapace e il budello dalle mazzancolle e sciacquare bene. Pulire i calamari afferrando con una mano la testa e con l’altra il corpo, tirare in modo da estrarre le interiora dalla sacca. Eliminare la conchiglia trasparente con le forbici tagliare becco e occhi e sotto l’acqua corrente togliere la pelle; quindi sciacquare bene. In una padella antiaderente, far soffriggere gli spicchi di aglio, appena risultano rosolati, togliere la pentola dal fuoco ed eliminare l’aglio. Grattugiare la buccia del limone, rimette la padella sul fuoco, aggiungere il pesce tagliato a tocchetti e un bicchiere di acqua; lasciar cuocere a fuoco basso per 15 minuti circa. Portare ad ebollizione l’acqua, far cuocere la pasta pochi minuti, scolarla e ripassare con il sugo cuocendo per un […]

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