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Archivio vecchi articoli di Donna di Fiori

World Bee Day: api regine della terra e sentinelle della vita

Nel World Bee Day si celebra l’importanza di un patrimonio biologico da salvaguardare per la tutela della biodiversità e della vita sul pianeta. di Carmela Marinucci Vi è mai capitato di imbattervi nello slogan: “Adotta un’arnia”? Non pensavo fosse vero, ebbene tutto ciò è possibile.  È un’iniziativa nata da parte di diversi produttori di miele che in questi ultimi anni hanno registrato un calo della produzione e una preoccupante morìa degli insetti a causa dell’utilizzo indiscriminato di sostanze chimiche in agricoltura, dei mutamenti climatici e dell’inquinamento di aria, acqua e suoli. Il tutto in un contesto sociale che ancora fatica a riconoscere l’importanza che gli insetti impollinatori in generale e, le api, in particolare, rivestono per l’equilibrio e la sopravvivenza della vita sul nostro pianeta; anche la nostra! “Adotta un’arnia” è dedicato a privati cittadini che intendono, tramite una semplice donazione, “adottare” una comunità di api per la durata di un anno con la possibilità di monitorare (anche da casa) la crescita dell’alveare scelto o, se possibile, decidere di curare la comunità di insetti nel proprio giardino. Al termine della stagione produttiva l’adottante riceve una quota del miele prodotto dall’arnia adottata. Le api non producono solo il miele, alimento importante per il nostro organismo quale fonte di energia, ma anche propoli, pappa reale, cera e veleno d’api, quest’ultimo meno conosciuto ma utilizzato in farmacia e medicina (a tutt’oggi ancora studiato scientificamente per scoprirne ulteriori benefici terapeutici). Il miele: prezioso alleato della NaturaFin dall’antichità ha rappresentato, l’unico alimento zuccherino e l’unico dolcificante.Consacrato a Giove per gli antichi Greci (che ritenevano le api messaggere degli dei), il miele è più volte citato positivamente nell’Antico Testamento. Tra gli Egizi era molto apprezzato, non a caso accanto alle mummie venivano deposti vasi pieni di questo alimento da consumarsi durante il viaggio verso l’Aldilà. I […]

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Giornata Mondiale dell’Ambiente: tutti in campo contro l’inquinamento atmosferico

Sconfiggere l’inquinamento atmosferico è lo slogan scelto quest’anno per sensibilizzare le popolazioni del mondo e i decisori politici su un’emergenza globale di Alberto Piastrellini Il 5 giugno di ogni anno si celebra la Giornata Mondiale dell’Ambiente – World Environment Day, una festività proclamata nel 1972 dall’Assemblea generale dell’ONU in occasione dell’allora istituzione del Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente. Tanti gli spunti di riflessione che, a partire dal primo input del 1974: “Only One Earth – una sola Terra”), hanno accompagnato le celebrazioni delle varie edizioni stimolando la riflessione dell’opinione pubblica su vari aspetti problematici della più ampia questione ambientale; quest’anno il tema scelto è “Beat Air Pollution – Sconfiggere l’inquinamento atmosferico” sintetizzato nell’hastag #beatairpollution Un pungolo, per singoli individui e Governi per concentrare l’attenzione sulla necessità non procrastinabile di mettere in campo azioni per il contrasto ad un nemico subdolo, quasi invisibile, molto silenzioso che, tuttavia, è responsabile, livello globale di oltre 7 milioni di decessi prematuri e costa, in termini di welfare, la bellezza di 5.000 miliardi di dollari! Interessante la scelta del Paese ospitante per quanto riguarda gli eventi ufficiali della Giornata Mondiale, la Cina, nazione fra le più colpite dall’inquinamento atmosferico; tra l’altro tutta la regione Asia-Pacifico risulta essere la più ferita in termini di decessi prematuri: ben 4 milioni! Industrializzazione pesante, massiccia concentrazione antropica in gigantesche aree metropolitane, mobilità di merci e persone congestionata ed uso massiccio di combustibili fossili hanno contribuito sì allo sviluppo economico del “Dragone cinese”, ipotecando però, pesantemente, il presente e il prossimo futuro della nazione. Non stupisce, dunque, la scelta della location per le celebrazioni ufficiali della WED che, tuttavia, premia anche gli sforzi intrapresi dal colosso asiatico negli ultimi decenni – soprattutto nel settore della mobilità sostenibile e nell’elettrificazione dei mezzi di trasporto pubblici – proprio per diminuire il […]

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I carboidrati sono nostri amici!

Non demonizziamo i carboidrati di Serena Lepri I carboidrati (o zuccheri) rappresentano un gruppo di macronutrienti, insieme alle proteine e ai lipidi o grassi, che hanno come ruolo principale quello di fornire energia di pronto uso per il nostro organismo. Tra i carboidrati si possono distinguere quelli semplici e quelli complessi. Gli zuccheri semplici sono quelli più facilmente e velocemente assimilabili e si trovano in tutti quei cibi che in bocca sono dolci: zucchero, miele, marmellata, cioccolato, dolci, caramelle, frutta… Gli zuccheri complessi, invece, si trovano in tutti gli alimenti farinacei: prodotti da forno (come pane, pizza, focacce), farine in generale, pasta, riso, farro, orzo… Questi macronutrienti vengono assorbiti in modo più graduale. Molte persone demonizzano il gruppo dei carboidrati e tendono ad eliminarli dal proprio regime dietetico perché, pensano, facciano ingrassare! In realtà, non è proprio così. I carboidrati fanno ingrassare solo se mangiati in eccesso. Infatti, secondo una particolare via metabolica, i carboidrati che vengono assunti oltre le quantità del proprio fabbisogno attraverso la dieta, vengono trasformati in grassi e quindi, di conseguenza, accumulati nel nostro corpo sotto forma di tessuto adiposo. Ma, se la quantità giornaliera assunta di alimenti contenenti carboidrati (sia quella dei semplici che quella dei complessi) viene concordata e stabilita insieme a uno specialista, questi porteranno giovamento e, vi svelo un segreto, ci aiuteranno anche a controllare il nostro peso! Quindi, per sani ed equilibrati stile di vita e regime alimentare non eliminare i carboidrati dalla tua dieta ma dosali, con l’aiuto di un professionista, in base alle tue esigenze!

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Costumi: i modelli di tendenza per l’estate 2019

Anche se il tempo lascia ancora un po’ a desiderare, è ora di pensare al costume da bagno per l’estate 2019. Dai bikini a fascia a quelli con cintura in vita, ecco i modelli più trendy da scegliere subito. di Anna Rita Felcini Le vacanze sono ancora lontane e soprattutto, nonostante siamo già alla fine di maggio, il tempo non sembra proprio quello dell’estate alle porte e dei primi weekend sotto il sole… Ma in vista dell’arrivo dell’agognata bella stagione, cominciamo a dare un occhio ai costumi moda più trendy dell’Estate 2019. Dedichiamoci una piccola “fuga mentale”, nell’attesa dei piedi – finalmente – immersi fra le acque chiare; una piccola attesa ricca di desiderio perché questi costumi interi, bikini, costumi moda meraviglia, sono esemplari perfetti per coprire tutte le silhouette del mondo. Immerse tra piccoli volant e grandi sgambature, le vite alte dei bikini bandeau, gli animalier, i colori caldi e le sfumature fredde, i tagli asimmetrici, sentirete l’estate 2019 e le tendenze del mare che si avvicinano. E soprattutto, per le prime giornate in spiaggia non sarete impreparate! Ecco dunque le ultime novità in fatto di costumi di tendenza che non vedrete l’ora di sfoggiare. Costumi animalier Tra i modelli foliage e le stampe astratte-geometriche avranno la meglio le fantasie animalier, grandi protagoniste del guardaroba invernale, che continueranno ad esserlo anche nelle collezioni di beachwear. Costumi e bikini a stampa leopardata, zebrata e pitonata ci faranno compagnia per tutta l’estate. Costumi da bagno interi sgambati Spopolavano negli anni ’80 e sono pronti a tornare alla riscossa i costumi sgambati, quei modelli super sensuali che però non fanno proprio per tutte. Le versioni intere dalla scollatura profonda o che lasciano completamente scoperta la schiena hanno già conquistato le fashion victim di mezzo mondo. Sceglieteli arricciati, increspati sul davanti come un’onda […]

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Floriterapia, rimedi naturali per lo studente sotto esame

Fiori di Bach e Fiori Australiani contro stress e deconcentrazione di Erica Angeletti (Naturopata) È di nuovo arrivato quel periodo dell’anno, quello dello studio “matto e disperatissimo” in vista degli esami; che siano quelli di maturità, di terza media o universitari il mood è sempre lo stesso: stress e mancanza di concentrazione la fanno da padroni. Come gestirli dunque per superare al meglio le prove d’esame? La risposta è nella floriterapia: una terapia olistica che si serve di una serie di rimedi naturali ottenuti dalla macerazione dei fiori selvatici, i quali rilascerebbero nell’acqua la loro “energia”.  Tale energia, entrando in vibrazione con quella umana, sarebbe in grado di mutare l’emozione negativa, donando equilibrio ed armonia. Possiamo dire in un certo senso che i rimedi floreali favoriscono un ponte tra conscio e inconscio. I rimedi floreali più conosciuti e diffusi sono senza dubbio i fiori di Bach e i fiori australiani: entrambi, se opportunamente assegnati da un esperto, possono dare ottimi risultati su svariati fronti; in caso contrario si rivelano inefficaci.  Come si assumono?Le miscele di rimedi floreali, preparate su misura dal farmacista, dall’erborista o dal floriterapeuta oppure già combinate in soluzioni standard proposte dalle aziende sono semplici da assumere: generalmente bastano 7 gocce sotto la lingua al mattino e 7 prima di coricarsi. RESCUE REMEDY: è il rimedio di emergenza e sicuramente il più famoso. Questa miscela contiene fiori contro il panico, i traumi, la perdita di luciditàe di controllo. Assumerlo ci riporta ad essere centrati in un periodo di forte stress. ROCK ROSE: è l’ansiolitico per eccellenza tra i fiori di Bach, lo troviamo infatti anche all’interno del Rescue Remedy. Se il panico vi paralizza e vi toglie la capacità di ragionare lucidamente, rock rose fa al caso vostro. CONCENTRATION: questa combinazione di rimedi floreali australiani dona concentrazione e chiarezza durante lo studio, migliorando le capacità di apprendimento e l’elaborazione delle informazioni. PAW PAW: è il rimedio floreale australiano dello studente ed è presente […]

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La ricetta della frittata di spaghetti

Frittata di spaghetti: una ricetta tradizionale sempre attuale

Dalla tradizione campana una ricetta facile, veloce, gustosa e… risparmiosa di Susanna Spinelli La Frittata di spaghetti è una ricetta campana nata originariamente come piatto di recupero; particolarmente ricca e gustosa nella sua semplicità, era tradizionalmente il piatto che gli operai si portavano al lavoro da casa. Nel corso del tempo è diventata una specialità al punto che la pasta si prepara appositamente per la frittata. Ci sono infinite varianti per questa gustosa preparazione e la ricetta di seguito è solo uno spunto di partenza. Sarà la vostra fantasia, o quello che trovate fra gli avanzi del frigo, a modificare gli ingredienti.  Questo è il procedimento che utilizzo io… a voi ampia libertà! Per questa ricetta occorrono:300 gr di spaghetti (io ho usato gli spaghettoni quadrati),parmigiano grattugiato,6 uova,½ bicchiere scarso di latte,erba cipollina fresca,100 gr di formaggio che fonde,olio Extra vergine d’oliva, sale, pepe (q. b.) ProcedimentoLessate gli spaghetti al dente, scolateli e conditeli con un filo di olio per non farli “attaccare”. Nel frattempo, in una ciotola battete le uova con il sale, il pepe, il parmigiano grattugiato, il latte, l’erba cipollina tagliuzzata ed il formaggio fondente a dadini. In una padella antiaderente riscaldate l’olio per cuocere la frittata e versateci gli spaghetti facendoli come soffriggere per due minuti circa.Versate poi, sopra gli spaghetti, il composto a base di uova scuotendo appena la padella in modo che il composto di uova si uniformi. Mettete il coperchio sopra la padella e fate cuocere a fiamma moderata per 10 minuti circa senza mai toccare la frittata.A questo punto, aiutandovi con il coperchio, rovesciate la frittata e fate cuocere per altri 10 minuti anche dalla parte opposta. In questa seconda fase io non rimetto il coperchio per evitare che si formi troppa umidità e la frittata non risulti bella asciutta. Una volta […]

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Maternità e Sacro: la Madonna Benois di Leonardo da Vinci

Il capolavoro del genio toscano sarà esposto per la prima volta dopo 35 anni in Italia, a Fabriano, da 1° al 30 giugno, e successivamente, dal 4 luglio al 4 agosto presso la Galleria Nazionale dell’Umbria a Perugia di Alberto Piastrellini Nell’anno in cui si celebrano i 500 anni della scomparsa di Leonardo da Vinci, fra le tante opportunità che curiosi, neofiti e appassionati d’arte avranno per approcciare le opere del genio toscano vale la pena prendere in considerazione l’opportunità di ammirare la Madonna Benois che, questa estate sarà eccezionalmente in Italia dopo un’assenza di ben 35 anni. Il dipinto, un olio su tavolatrasportato su teladelle dimensioni di 48 x 31 cm, arriverà direttamente dalla sua sede presso la galleria dell’Ermitage di San Pietroburgo e sarà esposto dal 1° al 30 giugno presso la Pinacoteca Civica “Bruno Molajoli” di Fabriano (AN) e, successivamente, dal 4 luglio al 4 agosto presso la Galleria Nazionale dell’Umbria a Perugia.  L’opera, datata in un periodo di tempo che va, presumibilmente dal 1478 al 1480/82 è il prodotto di un giovane Leonardo intorno ai 26 anni eppure già maturo per distaccarsi dai topoi figurativi e pittorici degli artisti coevi e procedere spedito verso una visione tutta personale e rivoluzionaria della “nuova maniera” di far pittura con ampia predilezione per lo sfumato, il chiaroscuro e la profonda introspezione psicologica dei personaggi.  La Madonna Benois affronta in maniera del tutto nuova il tema antichissimo della Madonna con Bambino e lo fa attraverso il superamento dell’immagine “regale” e “divina” dei personaggi rappresentati. Il distacco, l’immobilità e l’astrazione che caratterizzano la pittura sacra precedente qui si fa movimento, partecipazione, vicinanza con l’osservatore che può cogliere atteggiamenti naturali ed emozioni sincere.  Nelle sue ridotte dimensioni lo spettatore è messo di fronte ad una costruzione intima, quasi familiare della Maternità: la Vergine è quasi un’adolescente ritratta mentre si diverte letteralmente (la sua bocca […]

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Welcome Baby Card

La Card perfetta per fare gli auguri alle neo mamme di Carmen Marinucci La nascita di un bambino è sempre un momento meraviglioso. Un biglietto di auguri originale e completamente handmade è sempre un bel regalo. Segui il nuovo Tutorial di Carmen per realizzare una bellissima Welcome Baby Card! Occorrente 1 cartoncino avorio  → cm 22 x cm 14↓2 cartoncini quadrati avorio cm 4×41 cartoncino decorato →cm 5 x cm 8,5↓ (studiolight_nl)Stencil (Tim Holtz – mini collection)Fustella fiore con ramo (Tim Holtz –framelits)Fustella cuore (Sizzix – cuore)Fustella con lettere (Simply Graphic)Fustella con sentimenti  ( Florilegès Design -“hello”)Acquerelli (Sennelier)Timbro “fatto a mano”(Impronte d’Autore)2 fogli di carta velina1 foglio carta traslucida o carta da fornoTampone marrone (Stamperia)Tampone per stencilPenna con serbatoio acquaDistress per cartaDistanziatori o gomma crepla da incollare1 fiocchetto di organza  Procedimento Piegare il cartoncino avorio più grande a metà, sporcarlo con il tampone e passare con il distress lungo tutti i lati e metterlo da parte. Tagliare 2 quadrati di cartoncino avorio delle misure si cm 4 x 4, prendere uno dei quadrati e fare lo stencil con gli acquerelli. Sporcare con il tampone entrambi i quadrati e sul retro incollare dei distanziatori o della gomma crepla. Ritagliare il fiore con la fustella, coloralo con gli acquerelli e incollarlo sul quadrato non decorato. Ritagliare un cartoncino fantasia delle misure di cm 5di larghezza e cm 8,5 di altezza, sporcare con il tampone passare con il distress e strappare in alcuni punti. Con la fustella a forma di cuore (ho utilizzato il cuore più piccolo), ritagliare 1 cuore sul cartoncino, 2 cuori sulla carta traslucida o carta da forno e 14 cuori sulla carta velina. Sovrapporre le forme tagliate utilizzando come base il cuore di cartoncino e sovrapponendo gli altri come volete, lasciando per ultimo quelle con la velina e cucirli al centro con la […]

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Beatriz Neila al VR Master Camp 2019: quando la moto è donna!

La diciassettenne spagnola è la prima donna a partecipare al prestigioso corso di perfezionamento per giovani piloti promosso da Yamaha e Valentino Rossi di Alberto Piastrellini Rivoluzione “rosa” per la VR46 Riders Academy di Valentino Rossi: per la prima volta una ragazza, Beatriz Neila,  è stata ammessa a frequentare il prestigioso corso VR46 Master Camp edizione 2019. L’iniziativa, un vero e proprio corso di perfezionamento per giovani piloti talentuosi organizzato da Yamaha in collaborazione con il campione marchigiano delle dure-ruote è giunta quest’anno alla sua settima edizione e per la prima volta, nel carnet dei fortunati partecipanti figura anche una centauressa: la diciassettenne spagnola Beatriz Neila che parteciperà con i colleghi Kevin Sabatucci (20 anni), Jacopo Facco (Semakin Di Depan Biblion Motoxracing; 19 anni), Finn de Bruin (Team Trasimeno Yamaha), diciottenne olandese, Andy Verdoïa (BCD Yamaha MS Racing; francese di 16 anni). Svolto dal 22 al 26 maggio presso il Ranch del Dottore a Tavullia (PU) l’obiettivo dell’iniziativa è quello di migliorare le capacità e la professionalità dei giovani piloti che già vestono i colori Yamaha usufruendo di lezioni, consigli, supervisione ed esperienza di professionisti di chiara fama nel mondo racing, tra cui, ovviamente il pluricampione mondiale Valentino Rossi. Malgrado la giovane età, la madrilena Beatriz Neila ha già un curriculum di tutto rispetto in sella alle due ruote e quest’anno partecipa al Mondiale Supersport 300 per Yamaha (MS Racing team) sulle orme di Ana Carrasco, anche lei spagnola già campionessa della categoria. Nata nel 2002, Neila già a otto anni correva nelle competizioni e a 15 anni figurava alla Red Bull MotoGP Rookies Cup e alla European Talent Cup, malgrado un infortunio accaduto nel corso del precampionato. Lo scorso anno, mostrando una grinta unica, l’allora sedicenne è ripartita alla grande nel CEV RFME Supersport 300, dove è salita più […]

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L’amore per i libri fa bene alla cultura, alla società e all’ambiente

La fiaba (reale) dell’illuminato libraio di Polla (SA) che con le sue iniziative a forte valenza sociale promuove la lettura soprattutto nelle giovani generazioni e fa del bene anche all’ambiente di Alberto Piastrellini Una bella storia che ha il sapore della favola arriva sulle pagine dei giornali dalla provincia di Salerno: quella di un libraio gentile (di fatto e di nome) che s’è ingegnato per promuovere la circuitazione dei libri associando questa alle pratiche di raccolta consapevole dei rifiuti. In questa storia, la difesa e la promozione della cultura a partire dall’atto della lettura si sposano con la coscienza ambientale e la consapevolezza delle necessità di gestire al meglio le risorse rappresentate dai materiali/rifiuti. Ma non solo, in questa storia c’è anche una grande lezione di umanità e di altruismo suggeriti dalla pratica tutta napoletana del “caffè sospeso”, qui declinata in chiave libraria… Vediamo di raccontarla per bene. Innanzi tutto, il luogo dell’azione, Polla, piccolo comune del salernitano, poco più di 5.000 abitanti.In questo borgo arroccato della Campania, vive Michele Gentile, proprietario della libreria “Ex libris Café”, piccola oasi di resistenza all’avanzata delle grandi librerie monomarca, nonché fucina creativa di questo illuminato amante del suo lavoro e degli “oggetti” che tratta quotidianamente. Ebbene, questa figura atipica di librario (lui stesso si definisce un clochard dei libri), da anni si ingegna per promuovere il gusto della lettura soprattutto nei più piccoli e negli adulti che dovrebbero esser loro di esempio, tanto più che, come ci ricordano le statistiche, in Italia si legge molto poco e che il 10% delle famiglie italiane non ha nemmeno un libro in casa, mentre il 28% ne possiede meno di 25. Per stimolare il gusto per la lettura e garantire al tempo stesso la sopravvivenza della libreria quale presidio di cultura per il territorio, Gentile già […]

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