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Archivio vecchi articoli di Donna di Fiori

Unghie: una lunga storia tra distinzione sociale, arte, moda e seduzione

Unghie, le abbiamo sempre sotto gli occhi, ma quanti sanno che la loro decorazione ha una storia lunghissima fatta di mille sfumature di colore e ricca di connotazioni sociali? di Anna Rita Rossi Per risalire ai primi esempi di decorazione e cura delle unghie bisogna risalire a circa 5000 anni fa, dei reperti archeologici testimoniano tali consuetudini presso gli egizi e le dinastie orientali, in particolare, quella cinese. In Asia, nell’età del bronzo, le unghie si decoravano con tintura all’henné ottenuta dalla riduzione in polvere di alcune foglie essiccate. In seguito, in Mesopotamia, le unghie si dipingevano con vernici ottenute da zolfo e vari altri minerali, ma era una pratica di esclusivo appannaggio maschile, e in base al colore applicato si identificava la classe sociale di appartenenza: il nero era il colore dei nobili; il verde quello dei ceti inferiori. In quello stesso periodo, in Cina, anche le donne iniziano a decorarsi le unghie, utilizzando tinture vivaci derivate da pigmenti floreali. Le dinastie reali utilizzavano anche pietre preziose o altri ornamenti, come lamine d’oro per allungare le unghie. Tipo di decorazione, colore e lunghezza erano anche in Cina sinonimo di diversi tipi di potere e ruolo sociale. In Egitto, come in Mesopotamia e in Cina, il colore era rivelatore della classe sociale di appartenenza. Le donne di bassa estrazione si dipingevano le unghie con colori pastello, mentre quelle appartenenti a ranghi elevati usavano il rosso che aumentava di intensità con l’accrescersi della posizione sociale della persona che lo esibiva. Faraoni e regine decoravano le loro unghie con un rosso scuro. Per diversi secoli la nail art ebbe una notevole diffusione e fortuna, finché non subì un arresto nel Medioevo: in questo periodo ci si preoccupa meno della cura della persona; con il Rinascimento, la decorazione delle unghie torna in auge. […]

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Sua maestà il cioccolato in mostra a Perugia all’Eurochocolate 2019

In programma dal 18 al 27 ottobre, la 26 edizione della kermesse umbra è un invito irresistibile per i cultori del “cibo degli dèi” di Alberto Piastrellini “Cibo degli Déi”, croce e delizia del palato in grado di scatenare incredibili emozioni ed effetti sull’organismo, adorato da moltissime donne, il cioccolato, da almeno 400 anni domina sui palati arrivando a posizioni dominanti nel comparto dolciario della variegata industria alimentare. Ne ha fatta di strada la cioccolata; dalla primitiva forma di preparazione in uso fra le popolazioni precolombiane ove solo poche persone di determinate classi sociali potevano “gustare” l’intruglio amarissimo di semi di cacao (Theobroma cacao) sminuzzati e miscelati ad acqua calda a cui si aggiungevano farine e spezie per arrivare alle raffinate preparazioni che dal ‘700 in poi si sono succedute in Europa sino alla creazione del cioccolato come lo intendiamo oggi: in pasta, in barrette, fondente, al latte, in polvere e nelle centinaia di combinazioni e declinazioni diverse che l’arte dolciaria e l’innovazione del gusto hanno permesso. L’alchimia di aromi e sapori nati dalla combinazione sempre nuova della pasta di cacao, del burro di cacao e della polvere di cacao con zucchero, latte, mandorle, nocciole, spezie (peperoncino, cannella, chiodi di garofano, cardamomo, anice, vaniglia, pistacchio, ecc.), whisky e rum ma anche arancio, ciliegie, menta e persino il sale marino, ha dato al cioccolato infinite possibilità espressive e incredibili declinazioni che vanno dai semplici biscotti, ai cioccolatini, dai prodotti da forno come torte e sfoglie, ai gelati ai budini e alle creme spalmabili, senza contare le incredibili variazioni sul tema rappresentate da blocchi e tavolette. Il suo consumo, a causa del piacere scatenato a livello di endorfine, induce benessere e migliora il tono dell’umoreaumentando in taluni anche il desiderio sessuale, e proprio per questo tende a dare dipendenza; tuttavia, al cioccolato vari studi hanno riconosciuto proprietà cardioprotettive (soprattutto quello fondente, perché il latte neutralizza gli effetti di alcuni flavonoidi che hanno effetto antiossidante). Senza contare che il burro di cacao è molto richiesto dalla cosmetica per la preparazione di creme, rossetti, lucidalabbra e emollienti e protettivi per le labbra. Per scoprire i mille segreti del cioccolato e gustare le infinite […]

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Baby Girl Card

di Carmen Marinucci Molte sono le occasioni che ci permettono di poter realizzare una card, ma la nascita di una bimba come in questo caso è un evento veramente speciale. Può accompagnare un regalo o semplicemente essere inviata con una frase di auguri. Occorrente: 1 cartoncino avorio → cm 22 x cm 13↓1 cartoncino avorio → cm 4 x cm 9,5↓Fustella cerchio (ModaScrap)Fustella ramo foglie (Sizzix )Fustella fiore (Simply Graphic)Fustella bandiera (4enscrap)Fustella con sentimenti ( Florilegès Design -“lovely”)Fustella cuoricino (Stamperia)Embossing rombi (Tim Holtz-Alterations-texeture fades)Pennarelli ad acqua (Floricolor)Macchina fustellatrice SizzixTampone marrone (Stamperia)Strass adesivo Procedimento: Tagliare il cartoncino avorio grande nelle misure indicate e piegare a metà.Con le fustelle ritagliare il cerchio, le foglie, il fiore e la bandierina.Tagliare il cartoncino più piccolo nelle misure indicate ed imprimere con l’embossing a rombi.Ritagliare il sentimento “lovely”, il cuoricino e il fiore. Colorare quest’ultimi e le foglie utilizzando i pennarelli ad acqua.Incollare la striscia embossata, il cerchio, i rami foglie, la bandierina con il cuoricino, il fiore e il sentimento “lovely”.Infine sul fiore posizionare un piccolo strass. Ecco pronta la vostra cardBuon lavoro, ma soprattutto buon divertimento.

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Ancona Comics and Games: al via la II edizione della Fiera del Fumetto, Gioco e Multimedia

Dal 12 al 13 ottobre torna la II edizione di “Ancona Comix & Games”, la Fiera del Fumetto curata da Fiere del Fumetto Comics and Games. di Anna Rita Felcini Il mondo del fumetto (e non solo) torna protagonista nelle Marche con la II edizione dell’Ancona Comix & Games 2019, la Fiera del Fumetto curata da Fiere del Fumetto Comics and Games. Nel week-end del 12 e 13 ottobre 2019, all’interno del Palaindoor prenderà forma la manifestazione attesa da tutti gli amanti dei comics, particolarmente ricca di contenuti quest’anno, che darà al visitatore ancora più spazio per le proprie passioni.  La mostra mercato è un’occasione unica per immergersi nel fantastico mondo di manga, anime, scuole di comics, self area per gli indipendenti, modellini, action figure, fumetti, comix, serie TV, film, giochi di ruolo, giochi da tavolo, videogame (ci sarà anche l’area Vintage Games Party con cabinati e mini cabinati retrò), miniature, tornei, cosplay. Tanti, inoltre, gli special guests del mondo della tv, del web e del fumetto attesi al PalaIndoor. Da Giorgio Vanni, il re delle sigle dei cartoni animati di Italia 1, Dragon Ball, My Hero Academia, Lupin, Rossana, Detective Conan, Pokemon e tantissimi altri successi, a Christina Volkova, cosplayer russa di fama internazionale grazie al suo cosplay di Triss Merigold del videogioco The Witcher. Direttamente da youtube arrivano invece i fenomeni del web LaSabri e Barbascura, ricercatore chimico, divulgatore scientifico, che incontreranno i loro followers marchigiani durante la due giorni.  Per maggiori informazioni: tel. 0541/439573 – email info@fieredelfumetto.it

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RISOTTO ZUCCHINE E CAROTE AL PROFUMO DI ARANCIA

piatto dal sapore d’inverno di Susanna Spinelli “Si dice che l’appetito vien mangiando, in realtà viene a stare digiuni.” (Totò) I colori e il profumo di questo piatto non faranno di certo rimanere nessuno a digiuno. Facile da preparare, può considerarsi una ricetta vegetariana dal sapore particolare e dal profumo fresco e agrumato. Per questa ricetta occorrono: (dosi per 2 persone) 180 gr di riso, 1 cipolla, 2 carote, 1 zucchina media, brodo vegetale per la cottura, origano fresco, 50 gr di parmigiano in scaglie, olio evo, 1 arancia non trattata, sale.  Procedimento: La sera prima mettere ad aromatizzare ½ bicchiere scarso di olio con la buccia di arancia (solo la parte esterna) tagliata a striscioline sottili.Iniziare la preparazione del risotto versando in una pentola l’olio aromatizzato senza le scorzette e fare un soffritto con la cipolla tritata e le verdure tagliate alla julienne.  Versare il riso e mescolare per qualche istante e farlo tostare leggermente. Proseguire la cottura sfumando di volta in volta con il brodo vegetale e regolare di sale. A cottura ultimata aggiungere le scaglie di parmigiano e servire il risotto con foglioline di origano fresche e decori di carote e zucchine.  Buon appetito!

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Donna di Fiori, partner di Make-Up New York

Alla IX edizione della kermesse dedicata al make-up, con un po’ di sfrontatezza, ci siamo anche noi di Redazione Donna di Fiori, nel mese di settembre, è stata fra i partner della prestigiosa manifestazione Make-Up in New York, concept itinerante dedicato a fornitori, marchi e trend setter del make-up coinvolti in una serie di eventi B2B ultra mirati che tocca non solo la Grande Mela ma anche altre città-Mito come Parigi, Seul, San Paolo, Los Angeles e Shanghai  Naturalmente non solo grandi firme e maison della bellezza; accanto ai prodotti, sotto i riflettori della kermesse, i professionisti del trucco, ma anche il folto gruppo degli stakeholders composto da sviluppatori di prodotti e imballaggi, responsabili di marketing, ricerca e sviluppo e responsabili acquisti di marchi e distribuzione (selettivi e di massa). Certo, perché nel variegato mercato del beauty, il comparto del make-up risulta il più dinamico e reattivo in termini di creatività, moda, tendenze. In questo senso Make-Up in New York – giunta nel 2019 alla sua IX edizione, è stata l’occasione per cogliere il fermento rappresentato dalle ultime novità e dalle prossime innovazioni e naturalmente Donna di Fiori, pur nella sua recente esperienza editoriale ha voluto scommettere sul proprio appeal in qualità di media partner. E Make-Up in New York ci ha confermato l’attenzione che anche grandi manifestazioni pongono alla piccola editoria di settore. Un altro piccolo traguardo raggiunto, un altro Fiore nella variopinta e profumata ghirlanda che da qualche mese a questa parte intrecciamo insieme. Ad majora!

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A Montreal con Tipicità per l’Italian Style

Dal 17 al 22 novembre Tipicità sarà protagonista della Taste Marche Experience in Canada. di Anna Rita Felcini Dopo le proficue esperienze in Russia, a Dubai, Abu Dhabi, New York e Tirana, prosegue il road showinternazionale di Tipicità a favore della public-private partnership che si riconosce nel brand-ombrello delle qualità marchigiane. Arriva, infatti, un’altra grande opportunità per valorizzare all’estero l’Italian Style e conoscere nuovi possibili interlocutori.  Grazie alla collaborazione con l’Ambasciata Italiana di Ottawa ed il Consolato Generale di Montreal, Tipicità sarà protagonista della Taste Marche Experience in Canada prevista dal 17 al 22 novembre 2019.  Per gli operatori della community di Tipicità l’organizzazione ha predisposto una vera e propria missione esplorativa, con l’obiettivo di conoscere da vicino e in posizione privilegiata questo fondamentale mercato d’oltreoceano ed allacciare relazioni utili ad alimentare consapevolezza e competitività.  Protagonisti principali della settimana della cucina italiana nel mondo saranno, naturalmente, cibo, moda, turismo, manifattura ed alta tecnologia per rappresentare al meglio il “vivere all’italiana”.Le aziende che vogliono partecipare possono contattare la segreteria per info specifiche e dettagli organizzativi: tel. 0734/277893 oppure segreteria@tipicita.it

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Guggenheim: la collezione Thannhauser, da Van Gogh a Picasso

La straordinaria collezione di Justin K. Thannhauser, donata nel 1963 al Guggenheim di New York e per la prima volta in Europa, è in mostra a Palazzo Reale dal 17 ottobre. di Anna Rita Felcini La mostra Guggenheim. La collezione Thannhauser, da Van Gogh a Picasso in programma a Palazzo Reale dal 17 ottobre 2019 al 1 marzo 2020 presenta circa cinquanta capolavori dei grandi maestri impressionisti, post-impressionisti e delle avanguardie dei primi del Novecento, tra cui Paul Cézanne, Pierre-Auguste Renoir, Edgar Degas, Paul Gauguin, Edouard Manet, Claude Monet, Vincent van Gogh e un nucleo importante di opere di Pablo Picasso. La mostra racconta la straordinaria collezione che negli anni Justin K. Thannhauser costruì per poi donarla, nel 1963, alla Solomon R. Guggenheim Foundation, che da allora la espone in modo permanente in una sezione del grande museo di New York. Promossa e prodotta dal Comune di Milano Cultura, Palazzo Reale, MondoMostre Skira e organizzata in collaborazione con The Solomon R. Guggenheim Foundation, New York, la mostra è curata da Megan Fontanella, curatrice di arte moderna al Guggenheim. È la prima volta che i più importanti capolavori della collezione Thannhauser del Guggenheim arrivano in Europa: dopo la prima tappa al Guggenheim di Bilbao e la seconda all’Hotel de Caumont di Aix-en-Provence, Palazzo Reale a Milano rappresenta la tappa conclusiva della mostra, dopo la quale queste splendide opere ritorneranno a New York. Si tratta dunque di un’occasione unica e irripetibile per ammirare lavori di eccezionale qualità di grandi maestri della pittura europea sinora mai esposti fuori dagli Stati Uniti. Se la Collezione Thannhauser rappresenta un gioiello per il Museo Guggenheim che, votato soprattutto all’arte astratta, all’inizio degli anni Sessanta contava su un piccolo numero di opere impressioniste e postimpressioniste, a sua volta il museo americano con questa mostra omaggia il grande collezionista tedesco portando in Europa opere di eccezionale qualità e di grande importanza nel percorso creativo di ciascun artista. “Dopo aver vissuto […]

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PERELLE SALATE ALLA PAPRIKA

Ideali per un “happy hour” in casa con gli amici di Susanna Spinelli Biscottini salati ideali per un “happy hour” in casa con gli amici. Oggi è di uso comune chiamarlo con questo termine, ma in italiano era conosciuto come “aperitivo”. Le sue origini risalgono a tempi lontani, infatti  il termine viene dal latino “aperire” aprire, introdurre al pasto principale stimolando l’appetito.  Per questa ricetta occorrono: 100 gr di burro freddo, 150 gr di farina per preparazioni salate, 1 uovo, 70 gr di formaggio grattugiato misto tra parmigiano e pecorino romano, 1 cipolla media, ½ cucchiaino di paprika dolce, sale, un taglia biscotti a forma di pera. Procedimento: Pulire  la cipolla e tagliarlala a dadini piccolissimi; farlaa soffriggere con un po’ di burro tolto dai 100 gr. indicati nell’elenco degli ingredienti e lasciare intiepidire.Per preparare la pasta frolla salata prendere una ciotola dove metteremo l’uovo con il sale, la cipolla soffritta, la paprika, il mix di formaggi e la farina. Mescolare con una forchetta ed aggiungere il burro freddo a dadini e impastare con le mani fino ad ottenere un impasto omogeneo.  Coprire la ciotola con la pellicola da cucina e mettere la frolla in frigo per una mezz’ora. Trascorso il tempo di raffreddamento mettere l’impasto sulla spianatoia e con il mattarello stenderla a circa ½ cm di altezza.  Con la formina tagliare le “perelle” e appoggiarle sopra la teglia  ricoperta da carta forno. Proseguire fino al termine della pasta: con queste dosi si otterranno 34 perelle.  Mettere la teglia in forno già caldo a 175° e lasciar cuocere per 30 minuti circa. Terminata la cottura lasciar raffreddare un po’ per evitare che si rompano e poi disporle in un piatto per servire con una bibita di vostro gradimento. Happy hour!

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La pittura dei Preraffaelliti in mostra a Milano

Si chiude il 6 ottobre la grande retrospettiva che Palazzo Reale dedica ai capolavori dei Preraffaelliti: 80 opere di 18 artisti britannici per celebrare la Bellezza, fra Natura, Arte e Vita. di Alberto Piastrellini Mancano ancora pochi giorni per poter ammirare dal vivo i capolavori della pittura inglese a Milano nella Mostra: “I Preraffaelliti. Amore e desiderio”, in programma a Palazzo Reale fino a domenica 6 ottobre. La celebrazione della Bellezza attraverso il medium della Pittura che corteggia Mito, Poesia, Letteratura, viene raccontata attraverso un percorso ragionato di 80 opere scelte fra un carnet di 18 artisti della Confraternita dei Preraffaelliti; una retrospettiva preziosa resa possibile grazia alla collaborazione fra l’istituzione milanese e la prestigiosa Tate Britain.  L’esposizione, all’interno della quale è possibile ammirare dal vivo dipinti-icona come “Ofelia” di John Everett Millais, “Paolo e Francesca” e “Il sogno di Dante al tempo della morte di Beatrice” di Dante Gabriel Rossetti, “Veduta di Firenze da Bellosguardo” di John Brett e “Il risveglio della coscienza” di William Holman Hunt si configura come una sorta di “viaggio” alla scoperta della “rivoluzione preraffaellita” nel contesto della corrente simbolista e della pittura dell’Età vittoriana in generale. Quella dei Preraffaelliti fu un’avventura tutta britannica (anche se debitrice di tanto immaginario italiano), nata come associazione artistica già nel 1848. I suoi esponenti (i succitati: John Everett Millais, Dante Gabriel Rossetti e William Hunt, ma anche Ford Madox Brown, William Trost Richards, William Morris, Edward Burne-Jones e John William Waterhouse) teorizzavano un ritorno dell’arte pittorica (ma non solo) alla purezza dello stile che precedette Raffaello Sanzio, da loro considerato il precursore dell’accademismo e del distacco dalla Natura in luogo di una semplice idealizzazione della stessa. Tale corrente di pensiero si inserì nel fluire del Decadentismo e recuperò l’immaginario iconografico di un Medioevo (questo sì molto idealizzato) da contrapporre alle istanze di una società ormai indirizzata sulla strada dell’industrializzazione con tutto quello che ne conseguì in termini di società, architettura e arti, ivi incluse quelle minori se si considera il lavoro […]

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