Archivio

Archivio vecchi articoli di Donna di Fiori

Eudialite, pietra ignota ai più, conosciamola meglio

di Benedetta Giovannetti L’eudialite è una pietra rossa magenta con delle venature bianche e nere, adatta per lavorare sul secondo chakra, il centro dell’energia sessuale, ed è appartenente alla famiglia dei silicati. Non è molto nota in cristalloterapia e in gioielleria in generale infatti molto spesso è usato come uno zircone o comunque come una pietra minore, ma il fatto che sia così poco conosciuta la rende molto appetibile ai collezionisti di minerali. I suoi giacimenti più noti sono in Canada, Russia e in Brasile ma talvolta sono stati trovati giacimenti anche in Arkansas. Lavora molto sull’energia sessuale fisica, stimolandola e aiutando a superare traumi che riguardano questa sfera della vita. Aiuta a fare un profondo lavoro introspettivo per riconoscere e accettare le proprie debolezze che spesso cerchiamo di ignorare e nascondere agli altri ma che dovremo accettare senza lasciarci sopraffare da esse nel momento critico. Per quanto riguarda il piano emotivo permette di elaborare l’ansia, il dolore e il lutto, aiuta altresì a riprendere le energie che abbiamo esaurito dopo un intenso sforzo fisico. La pietra si pulisce immergendola in acqua non salata o posizionandola su una drusa di ametista o di cristallo di rocca, ma non va esposta al sole direttamente. E’ sconsigliato indossarla di notte in quanto può provocare una certa difficoltà a dormire.

Continua a leggereEudialite, pietra ignota ai più, conosciamola meglio

Donne e alimentazione. Un’indagine svela le abitudini alimentari delle italiane

Pollo, frutta e verdura sono i cibi più gettonati di Glenda Oddi L’alimentazione è un elemento fondamentale per il nostro benessere. Un’interessante indagine della Doxa (azienda attiva nella ricerca di mercato e opinione pubblica) ci svela quali sono le abitudini alimentari delle donne italiane. Lo stile alimentare per le donne di ogni fascia di età risulta ancora prevalentemente mediterraneo con consistente consumo di frutta, verdura e carni bianche. Oltre il 70% del pubblico femminile dichiara di mangiare frutta e verdura. Il 94% mangia pollo e il 69% lo consuma ogni settimana. Oltre il 90% delle donne continua a mangiare carne, malgrado si registri una riduzione nel suo consumo in relazione ai rischi per la saluta se assunta in eccesso. Tra i vari tipi di carne quella di pollo è senza dubbio la preferita, questo perché è magra, nutriente, versatile per molte ricette, pratica e veloce da cucinare. Le over 35 tendono a mangiarlo soprattutto con ricette tradizionali, mentre le più giovani sperimentano soluzioni innovative di carattere etnico. Riguardo le diete, pare che siano praticate soprattutto dalle Millenials, circa la metà di esse afferma di averne seguita una negli ultimi 12 mesi. Malgrado questo la maggior parte del pubblico femminile intervistato, circa il 65%, si dichiara relativamente soddisfatta del proprio corpo. Il 22% dice di essere a proprio agio con la propria fisicità e solo il 10% dice di essere insoddisfatta. Il 3% delle donne confida in diete fai da te, mentre il 48% crede sia sufficiente per tenersi in forma controllarsi un po’ a tavola e fare una moderata attività fisica. Il sogno di tutte resta comunque quello di poter mangiare tutto quello che si vuole senza correre il rischio di ingrassare.

Continua a leggereDonne e alimentazione. Un’indagine svela le abitudini alimentari delle italiane

Appuntamenti virtuali, amori sui social e tradimenti. E ora che cosa succederà?

di A.C. Appuntamenti virtuali, tradimenti sui social e boom di iscrizioni e consultazioni di siti di incontri. Per qualche mese, a causa del coronavirus, le italiane e gli italiani hanno cambiato radicalmente le loro abitudini anche in campo sentimentale. L’assenza di socializzazione forzata e l’isolamento domestico hanno spinto le donne e gli uomini a cercare alternative e amori virtuali. Il boom di iscrizioni in siti di incontri ha coinvolto sia single che donne e uomini sposati o conviventi. Un fenomeno che, con il graduale ritorno alla normalità, ha fatto crescere in modo abnorme le richieste di intervento da parte di investigatori privati. E queste richieste riguardano quasi tutte i tradimenti, virtuali e poi reali o presunti tali. Ma c’è anche chi tra le quattro mura domestiche ha preferito guardare al passato. Secondo un sondaggio commissionato da un brand di sex toys, quasi il 35 per cento ha cercato di entrare nuovamente in contatto con il proprio partner. Un nostalgico ritorno di fiamma che si è riversato sul Web e soprattutto sui social. Richieste di amicizia sul profilo “Facebook” dell’ex, following su “Twitter” e “mi piace” distribuiti sulle foto postate su “Instagram” sono stati comportamenti costanti durante i due mesi di isolamento. Qualcuna-o si è affidata al tradizionale messaggino Whatsapp o alla telefonata. E’ troppo presto per dire se questi appuntamenti e relazioni virtuali si trasformeranno in qualcosa di concreto, oppure se la quotidianità regalerà nuovi stimoli ai dubbi di coppia. A.C.

Continua a leggereAppuntamenti virtuali, amori sui social e tradimenti. E ora che cosa succederà?

Nail Art estate 2020 che colori indosseremo?

di Benedetta Giovannetti Prima regola fondamentale alla base di tutto ciò è che la manicure sia impeccabile, se fate da sole ricordate di usare una buona base trasparente che protegga le unghie e stendere lo smalto in maniera accurata senza sbavature; se invece non vi ritenete all’altezza rivolgetevi ad un centro estetico professionale… Iniziamo con i suggerimenti allora. Un colore intramontabile che tiene compagnia praticamente tutto l’anno è il classico rosso, dalle tinte più intense fino a quello aranciato conferisce un effetto classico e originale insieme, magari osando per una finitura Matte o metallizzata al posto del solito lucido. Anche il classico blu sarà presente tra le tendenze estive 2020 adatto per ogni occasione e con qualunque outfit, può essere usato sia nella versione monocromo che abbinato ad altri colori complementari. Per le amanti dell’abbronzatura e delle tinte accese il corallo in tutte le sue sfumature sarà un indiscusso protagonista. Altro grande classico per questa stagione è la manicure nude che offre una vasta gamma di colori dal nude o perla a colori più coprenti come il beige, il cipria o il rosa antico, ideale per tutti i tipi di carnagione, spicca molto sulle donne dall’incarnato medio scuro o olivastro. Ma si sa estate è anche voglia di colori vivaci e pazzerelli e allora diamo il via a colori fucsia e fragola. Molto in voga per la primavera scorsa ma trionfatori anche questa estate sono gli smalti pastello dal verde menta al giallo tenue o celeste e lavanda ideali soprattutto nella versione ultra lucide.

Continua a leggereNail Art estate 2020 che colori indosseremo?

Più belle per dimenticare l’isolamento da coronavirus: volano le richieste di “Minilifting”

di A. C. Non solo parrucchiera, manicure e massaggi. Nel “post quarantena” irrompe con prepotenza anche il “ritocchino estetico”. Dopo mesi di reclusione forzata a causa del coronavirus emerge la necessità di sentirsi più belle. E la chirurgia estetica appare come una soluzione molto attraente per frenare i primi segni dell’invecchiamento. Infatti è in crescita esponenziale la richiesta di interventi di “Minilifting” facciale: Questa nuova tecnica di lifting ha una duplice forza: è poco invasiva ed è duratura. L’effetto immediato è un ringiovanimento del viso di dieci anni e non ci sono evidenti segni dell’intervento. Le zone interessate dall’intervento estetico sono il collo, la regione della guancia e lo zigomo. I normali rilassamenti del volto vengono eliminati con un riposizionamento dei tessuti. Le incisioni sono corte e le cicatrici, garantiscono gli specialisti di chirurgia estetica, sono poco visibili. L’intervento avviene in anestesia locale con un normale ricovero in day-hospital. I rischi di complicanze sono ridotti e anche i tempi di recupero del paziente sono molto più rapidi rispetto al lifting tradizionale.

Continua a leggerePiù belle per dimenticare l’isolamento da coronavirus: volano le richieste di “Minilifting”

Trucco nell’antico Egitto alla scoperta del make-up più affascinate

di Benedetta Giovannetti Da sempre il trucco egiziano affascina curiosi e addetti ai lavori del mondo del make-up che lo hanno studiato e lo studiano tutt’ora cercando di riprodurlo in versione più o meno fedele all’originale. Ciò che colpisce di più è l’utilizzo di elaborati maquillage pensati per le donne. I reperti antichi mostrano quanto questa civiltà fosse avanzata in tema di make-up usando sfumature brillanti e coloro vividi creando trucchi elaborati e raffinati. Di questo trucchi ci sono pervenute molte testimonianze dalle quali si evince l’attenzione di questa popolazione per trucco, pettinature e look e per la cura del corpo e della bellezza. Attenzione predominante del trucco egiziano è data agli occhi per i quali erano usati la malachite, un carbonato di rame verde intenso e la galena, un solfuro di piombo molto scuro. A questi due venivano aggiunti grassi animali come cera d’api o resine per agglutinarli e si stendevano sulle palpebre mediante l’uso di appositi bastoncini di legno e stesi generosamente in modo da proteggere gli occhi da malattie infiammatorie della congiuntiva e evitare l’abbassamento di vista al tramonto curando altresì la congiuntivite. Il trucco che allungava gli occhi a goccia aveva altresì valenza religiosa riproducendo gli occhi del Dio Horus. Per quanto riguarda la pelle essa veniva levigata con un unguento a base di cera d’api, incenso e olio di oliva amalgamati a latte fresco da usare per sei giorni di seguito. Per schiarire la pelle invece si usava un composto di alabastro, miele, sale e natron che era usato anche per l’imbalsamazione. Per il colorito roseo al volto era usata invece l’ocra rossa da applicarsi in polvere sulle guance o se mischiato ad un legante grasso fungeva da rossetto. Anche per le tinture di capelli e unghie si usava un prodotto terapeutico, l’henné che possiede […]

Continua a leggereTrucco nell’antico Egitto alla scoperta del make-up più affascinate

Fai da te: scarpiere originali e a costo zero

Alcune idee per riporre le nostre calzature di Glenda Oddi Rigorosamente nere o colorate, basse o con il tacco, sportive o eleganti, le scarpe sono per molti una vera e propria passione, fino ad arrivare ad accumularne parecchie. La creazione di uno spazio adeguato per riporle è dunque un obbligo. Se si vuole evitare di optare per l’acquisto di mobili ad hoc è possibile orientarsi su scarpiere fai da te. Con una spesa minima, pazienza e manualità sarà possibile trovare dunque una soluzione originale per riporle. Sono molti i materiali utilizzabili, vediamone alcuni: Tubi in PVC di reimpiego. Basta tagliarli e fissare le varie sezioni una sull’altra con colla a caldo. Ѐ possibile anche dare loro una vivace colorazione con della vernice; I pallet sono un’altra possibilità, dopo averlo affisso alla parete sarà infatti possibile incastrare il tacco delle scarpe tra le loro fessure. Sicuramente rappresentano una soluzione adatta per un ambiente rustico o comunque con un arredamento non convenzionale. Anch’essi possono essere decorati a piacere; Possibile soluzione è rappresentata anche dalle cassette per il vino dove i vari scomparti destinati alle bottiglie diverranno lo spazio per le scarpe; Cassette di legno di varia forma e misura possono essere affisse alla parete e colorate o laccate con della vernice, diventeranno così delle scarpiere e non solo; Una vecchia scala in legno può rappresentare un’ulteriore valida soluzione. Basta poggiarla alla parete con la giusta inclinazione e posizionarci sopra le scarpe. Sarà in grado di dare un tocco di originalità all’ambiente; Un‘ultima possibile idea è recuperare contenitori di latta (come quelli delle vernici per esempio). Basta fissarli al muro posizionandoli secondo il proprio gusto. Queste sono solo alcune delle soluzioni possibili. Spazio alla fantasia!

Continua a leggereFai da te: scarpiere originali e a costo zero

Claddagh ring, tante leggende un unico pegno d’amore

di Benedetta Giovannetti Il Claddagh Ring è un anello di fidanzamento irlandese formato da due mani, che rappresentano l’amicizia, che tengono un cuore, simbolo di amore, sormontato da una corona, che rappresenta la lealtà.  Il nome dell’anello deriva da un villaggio di pescatori situato proprio sulla baia di Galway chiamato Claddagh parola che in gaelico indica la sabbia rocciosa tipica della zona. I primi esemplari di questo anello sono dei veri e propri capolavori e sono in mostra presso il National Museum of Ireland a Dublino e il Victoria and Albert Museum a Londra. L’anello ha sempre avuto un significato profondo per moltissime persone a partire dagli irlandesi che nel XIX secolo furono costretti a lasciare l’Irlanda durante la carestia, per i quali l’anello era diventato l’unico legame con la patria e l’unica eredità familiare passando da madre a figlia primogenita per secoli. Molte le leggende legate a questo anello: la prima poco attendibile ma molto nota narra dell’amore non corrisposto di un re per una contadina, il nobile non accettando il rifiuto della ragazza si uccise ma prima chiese che sulla sua lapide venissero incise due mani intorno ad un cuore incoronato come simbolo di eterno amore per la fanciulla. Altre due teorie, sebbene distanti un secolo l’una dall’altra, riguardano i membri della famiglia Joyce di Galway. La più antica delle due risale al XVI secolo e racconta che il primo anello Claddagh fu un miracoloso e meritato regalo per Margaret Joyce. Domingo De Rona ricco mercante spagnolo che andava spesso a Galway per affari conobbe Margaret in una delle sue visite nella città se ne innamorò e poco dopo la sposò. Sfortunatamente subito dopo il matrimonio Domingo morì e Margaret ereditò le sue fortune. Anni dopo si sposò con Oliver Og French governatore di Galway che la lasciò […]

Continua a leggereCladdagh ring, tante leggende un unico pegno d’amore

Metodi naturali per tingere i capelli

Sono economici, semplici da preparare e preservano la salute della nostra chioma di Glenda Oddi Le tinture per capelli, si sa, non sono proprio il massimo per non danneggiare la nostra chioma. Soprattutto quelle che prevedono dei trattamenti di decolorazione la mettono a dura prova. Accanto ai metodi tradizionali è dunque possibile aiutarci con dei rimedi casalinghi che garantiscono la salute dei capelli. Le tinte fai da te sono caratterizzate da una preparazione semplice e un costo ridottissimo. Non garantiscono un effetto duraturo come le tinture chimiche ma sono un valido aiuto per ravvivare il colore e coprire la ricrescita in modo da posticipare il più possibile il ritorno dal parrucchiere. Iniziamo con il metodo certamente più noto, quello dell’henné. Si presenta sotto forma di polvere, è completamente naturale e dura dalle quattro alle sei settimane. Per utilizzarlo mescolare mezza tazza di henné con un quarto di tazza d’acqua finché non si avrà un composto uniforme. Coprirlo e lascialo riposare per 12 ore, poi aggiungere un po’ d’acqua. Lavare i capelli senza balsamo, indossare una fascia e usare dell’olio di cocco intorno all’attaccatura per evitare che la tintura macchi la pelle. Applicare poi la miscela ciocca a ciocca. Avvolgere i capelli con una pellicola trasparente e lasciarli in posa per sei ore al massimo. Risciacquare e asciugare. Altro sistema valido, anche se meno noto dell’henné, è il succo di barbabietola, che, ovviamente, vi garantirà un’intensa colorazione rossa. Mescolarlo con olio di cocco o olio di oliva e trattare ciocca per ciocca tutta la chioma. Avvolgere i capelli con pellicola trasparente e lasciare in posa per circa due ore. Risciacquare abbondantemente e asciugare. Altra soluzione, anche se meno forte ed efficace delle precedenti è il succo di carota. La durata della colorazione dipenderà dal tipo di capelli e dalla colorazione di […]

Continua a leggereMetodi naturali per tingere i capelli

Fede sarda amore e tradizione in un unico oggetto fatato

di Benedetta Giovannetti La fede sarda è un tipo di anello femminile solitamente donato dal futuro sposo in occasione della richiesta formale di matrimonio ma spesso anche in occasioni speciali quali la nascita di un figlio. È un gioiello tipico della Sardegna ma si sta diffondendo anche fuori dai confini dell’isola, grazie al fascino che esercita sui turisti. La sua lavorazione unica le conferisce quell’aspetto così particolare e affascinante, infatti la fede sarda è un gioiello forgiato in 4 o più fili d’oro o d’argento filigranato, intessuti per creare decorazioni uniche su cui vendono microsaldate file di palline del diametro di 0,1 millimetro cesellate e saldate tra loro a cui sono affiancate altre palline più piccole. Tali palline pare facciano riferimento al germoglio del grano e che per questo rappresentino un augurio di fertilità. Di solito l’anello non è chiuso ma rimane aperto nel lato del dito verso il palmo della mano. Più spesso però accadeva che l’anello era l’eredità di una madre alla figlia promessa sposa o in dolce attesa, era considerato un sigillo alla pari del cartiglio dei faraoni egizi, un segreto tramandato da generazioni attraverso i secoli. La fede sarda ha una narrazione che si perde nella notte dei tempi e che pare le nonne raccontino alle nipoti sedute davanti al camino. Pare che la Sardegna sia abitata da alcune fatine magiche; le Janas, minuscole fatine elusive, giocherellone e con il dono della creatività. Infatti pare fossero bravissime a tessere filamenti di oro e di argento. Pare che proprio dalle loro mani nasca l’antica trama della fedina sarda. Una seconda leggenda narra che un innamorato chiese alla Janas incantesimo che lo aiutasse a conquistare la donna amata, tale desiderio fu esaudito con la creazione di un anello, la fede sarda, che se infilato all’anulare sinistro avrebbe ravvivato […]

Continua a leggereFede sarda amore e tradizione in un unico oggetto fatato