Una scelta di campo per raccontare, dal punto di vista femminile, le novità tecnologiche e le esperienze imprenditoriali di chi ha scelto l’ambiente e lo sviluppo sostenibile a fondamento del proprio core business.
di Alberto Piastrellini
Foto di copertina e interno: IEG – Italian Exhibition Group
Concetti come green economy, circular economy, sostenibilità, sviluppo sostenibile, green business, sono ormai entrati a far parte del vocabolario comune uscendo dal linguaggio specifico degli addetti ai lavori (economisti, tecnici, senza contare il variegato mondo della società civile e dell’associazionismo ambientalista) per agganciarsi indissolubilmente ai tanti aspetti della quotidianità (non senza aver, purtroppo, perso, in molti casi, il proprio valore in termini di significato sull’altare della comunicazione di massa che tutto svilisce e livella in basso).
La penetrazione di tali concetti è un effetto della mutata attenzione all’approccio ecologico in vari aspetti dell’esistenza, dalla produzione, al consumo fino al risparmio di risorse, seguìto, a sua volta, dall’evidenza drammatica di problematiche molto stringenti fra le quali, in primo luogo spiccano il cambiamento climatico e l’inquinamento dell’ambiente (con tutto quello che ne consegue).
E non è proprio un caso che proprio la diversa percezione delle molteplici questioni ambientali abbia rivelato l’urgenza di una trasversalità di approccio, giacché, in un sistema chiuso (ancorché piuttosto ampio come il nostro pianeta), ogni azione umana (moltiplicata per il numero di abitanti della Terra), impatta inequivocabilmente sull’equilibrio dell’intero sistema.
Ecco, dunque, che ogni nostra scelta in termini di prodotti, consumi, stile di vita, gestione degli scarti e progettazione di beni di consumo deve, per forza, fare i conti con la produzione di energia, con la disponibilità di risorse primarie e secondarie (acqua e materie prime), con la capacità/possibilità di produrre alimenti, fermo restando quell’obiettivo di uguaglianza delle opportunità di vita che siamo stati capaci di immaginare con lo sviluppo culturale della nostra specie.
È per questo che oggi, ognuno di noi è chiamato a fare la sua parte per contrastare i danni di uno sviluppo che ne tempo si è spinto solo dalla parte del binomio produzione-consumo quale visione unica del possibile benessere. Per carità, fino ad un certo punto è pure funzionato con risultati apprezzabili salvo poi mostrare i limiti di questo sviluppo allorquando, aperti i confini dei mercati nazionali, ci si è improvvisamente trovati di fronte alla globalizzazione, anche delle magagne.
Donna di Fiori, pur muovendosi nell’ambito della creatività e della più ampia informazione nei settori del costume, della moda, del tempo libero, della salute e della cultura, non vuole sottrarsi al dibattito pubblico, anzi, proprio perché ha scelto il punto di vista femminile vuole perseguire la propria mission anche in un ambito apparentemente distante dai propri confini; quello appunto della green economy e dell’approccio economico alle questioni ambientali.
È per questo che dal 5 all’8 novembre, Donna di Fiori sarà presente con alcuni membri della sua Redazione alla XXIII edizione della Fiera ECOMONDO – The Green Technology Expo (Fiera di Rimini) presso lo spazio espositivo del proprio Editore, Free Service Group Srl al Pad. B4 – Stand 015.
L’idea è quella di seguire la prima manifestazione italiana che ha saputo ritagliarsi un posto importante a livello europeo e internazionale quale irrinunciabile appuntamento per gli operatori della green economy, in qualità di apprezzata vetrina e piattaforma per le imprese che, a vario titolo, hanno nello sviluppo sostenibile il proprio core business.
Una privilegiata occasione di formazione e informazione, incubatore di innovazione, idee, progetti nonché terreno fertile per la nascita di strategie volte alla corretta gestione del territorio a partire da un nuovo modo di fare produzione e di erogare servizi per le imprese e le comunità.Durante i quattro giorni di ECOMONDO avremo modo di viaggiare attraverso 4 grandi aree tematiche che rappresentano il raccordo di altrettanti territori dove tecnologia, economia e ambiente si incontrano e si confrontano:
– Rifiuti e Risorse (Servizi per la gestione e valorizzazione integrata dei rifiuti; Tecnologie e macchinari per il trattamento dei rifiuti urbani e industriali; Attrezzature e mezzi per la raccolta e trasporto rifiuti; Sistemi e contenitori per rifiuti; Macchinari e attrezzature per la movimentazione e il sollevamento dei rifiuti; Ecodesign e nuovi materiali; Servizi di riparazione e ripristino);
– Bioeconomia circolare (Biobased industry; Bioenergie; Agrifood & Blue growth);
– Bonifiche e rischi idrogeologici (Bonifiche dei siti contaminati e riqualificazione; Rischio idrogeologico e prevenzione dalle calamità);
– Acqua (Ciclo idrico integrato; Monitoraggio e digitalizzazione: acqua, aria, suolo).
Senza contare che in parallelo alla kermesse di ECOMONDO si svolge anche Key Energy “Energy transition hub”, spazio dedicato alle soluzioni e applicazioni di efficienza energetica ed energie rinnovabili.
E ancora, le prospettive del futuro dei contesti urbani saranno esposti nello spazio Città Sostenibile, l’area che ECOMONDO dedica a modelli di urbanizzazione, soluzioni tecnologiche, progetti, piani di mobilità, che consentono di migliorare la vita dei cittadini e favorire lo sviluppo del territorio in chiave sostenibile.
In tutto questo Donna di Fiori sarà in prima linea per osservare, fiutare le novità, carpire le anteprime e magari raccogliere esperienze ed impressioni dal mondo dell’imprenditoria femminile, della ricerca, delle policy locali e territoriali.
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