Deianira ed Eracle: amore, tragedia e inganno

Deianira è una figura tragica della mitologia greca, legata alla fine di Eracle, un semidio figlio di Zeus.

La loro relazione sentimentale è un mix complesso di amore, tragedia, inganno e destino.

Incontro e Matrimonio

Deianira, il cui nome significa “colei che porta la distruzione degli uomini“, è una figura affascinante, legata indissolubilmente alla tragedia e alla fine di Eracle.

Eracle, conosciuto come Ercole nella tradizione romana, è uno degli eroi più celebrati della mitologia greca, famoso per le sue Dodici fatiche e la sua forza sovrumana.

La loro relazione fu un mix complesso di amore, tragedia, inganno e destino avverso.

La storia di Eracle e Deianira iniziò con un corteggiamento epico. Eracle desiderava sposare Deianira, la bellissima figlia di Oineo, re di Calidone. Tuttavia, anche il dio del fiume Acheloo ambiva alla mano della principessa. Il conflitto tra Eracle e Acheloo culminò in un combattimento spettacolare, durante il quale Eracle riuscì a prevalere, dimostrando ancora una volta la sua forza e abilità. Dopo aver sconfitto Acheloo, Eracle sposò Deianira.

La vita matrimoniale di Eracle e Deianira fu segnata da avventure e spostamenti

Una delle storie più emblematiche riguarda l’incontro con il centauro Nesso. Durante un viaggio, Eracle e Deianira giunsero al fiume Eveno. Nesso, un centauro che fungeva da traghettatore, si offrì di trasportare Deianira dall’altra parte del fiume mentre Eracle lo attraversava a nuoto. Tuttavia, Nesso tentò di rapire e violentare Deianira, ed Eracle, in un impeto di furia, lo uccise con una delle sue frecce avvelenate, imbevute del sangue dell’Idra di Lerna.

Prima di morire, Nesso ideò una vendetta astuta. Disse a Deianira che il suo sangue, mescolato con il veleno dell’Idra, sarebbe stato un filtro d’amore per garantire la fedeltà di Eracle. Ignara del veleno, Deianira raccolse il sangue in un’ampolla e lo conservò per un futuro bisogno, senza dirlo a Eracle.

La Tragedia di Eracle, la sua morte e le conseguenze per Deianira

Anni dopo, Eracle, s’innamorò di Iole, la figlia del re di Ecalia. Temendo di perdere il marito, Deianira decise di utilizzare il filtro d’amore di Nesso. Bagnò una tunica nel sangue avvelenato e la inviò a Eracle, sperando di riconquistare il suo amore. 

Comunque, quando Eracle indossò la tunica, il veleno cominciò a bruciare la sua pelle, provocandogli un dolore insopportabile.

Il tormento di Eracle fu talmente intenso che, incapace di sopportarlo, decise di porre fine alla sua vita. Ordinò di erigere una pira funeraria sul monte Eta e si gettò tra le fiamme, trovando la morte. Nel frattempo, Deianira, quando comprese il tragico errore e l’inganno di Nesso, fu sopraffatta dal rimorso e dalla disperazione. Secondo alcune versioni del mito, si uccise, incapace di vivere con il peso della colpa per la morte del marito.

La relazione tra Eracle e Deianira è intrisa di simbolismo e offre numerosi spunti di riflessione. Rappresenta il tema del destino ineluttabile, la fragilità della felicità coniugale, e le conseguenze del potere del tradimento e dell’inganno. Deianira, sebbene mossa da amore e paura, diventa strumento del destino tragico di Eracle, illustrando come anche le intenzioni più pure possano portare a risultati devastanti.

La tragica storia di Eracle e Deianira rimane una delle narrazioni più potenti della mitologia greca. Essa non solo sottolinea le caratteristiche eroiche e umane di Eracle, ma pone anche l’accento sulle vulnerabilità umane, incarnate da Deianira. La loro relazione, seppur segnata da momenti di amore e dramma, finisce per ricordarci la complessità delle emozioni umane e l’inesorabile natura del fato.

Deianira ed Eracle in Storia dell’Arte

Deianira

Evelyn De Morgan ha dipinto una splendida e solitaria Deianira nel 1878, raffigurandola nel momento in cui comprende il fatale errore che causa la morte del marito Eracle. Deianira, con le mani sulla testa e il viso angosciato, è immersa in un paesaggio battuto da un vento impetuoso. Questo vento simboleggia il tumulto interiore e la disperazione della protagonista, riflettendo il caos emotivo e il destino ineluttabile che sconvolge la sua vita. Il quadro di Evelyn De Morgan si trova nel De Morgan Centre di Londra.

A Parigi, nel Museo del Louvre, è custodito un bellissimo quadro di Guido Reni del 1620 -1621 intitolato Il rapimento di Deianira da parte del centauro Nesso.

Il dipinto fa parte di una serie di quattro tele dedicate alla storia di Ercole, realizzate dall’artista tra il 1617 e il 1620 per il duca di Mantova, Ferdinando Gonzaga.

Infine, Ercole e Deianira sono il soggetto di un quadro del pittore fiammingo Jan Gossaert. Il dipinto del 1517 si può ammirare a Birmingham al Barber Institute of Fine Arts. Il dipinto raffigura Ercole seduto maestosamente su un trono con Deianira al suo fianco in una posizione sottomessa, nell’angolo destro del dipinto si nota la tunica avvelenata che causerà la morte di Eracle.

By Rosa Maria Garofalo

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