L’ankh o croce egizia o chiave della vita è un antico e sacro simbolo egizio che essenzialmente simboleggia la vita. Infatti spesso le antiche divinità egizie erano raffigurate con un ankh in mano o portato sul gomito o sul petto.
Nei geroglifici oltre al significato di vita, può assumere diverse sfumature in base al contesto in cui è inserito, anche se presenta sempre caratteri mistici e religiosi.
Tuttavia il suo significato originale resta ancora un mistero per gli egittologi; infatti molti hanno pensato che essa sia una rappresentazione stilizzata del grembo materno oppure il nodo del laccio delle antiche calzature egizie, dal momento che l’antica saggezza egizia vedeva la vita come un sentiero da percorrere, con cose negative e positive alternate tra loro, che ogni uomo percorre per giungere alla propria meta.
Per altri ancora la croce è una stilizzazione dei genitali umani in atto di unione, o una rappresentazione simbolica del sorgere del sole, con il cerchio che simboleggia proprio quest’ultimo mentre la sezione verticale sotto rappresenta il suo cammino.
C’è anche chi lo vede come simbolo della vita e dell’immortalità e quindi lo estende al simbolo dell’universo.
Con il cristianesimo e con la persecuzione del paganesimo tutti i simboli appartenenti a quest’ultimo vennero repressi ma questo simbolo specie in Egitto mantiene tutt’ora una certa importanza date le sue profonde radici con la cultura del luogo tanto da finire assimilato dalla chiesa copta ortodossa come simbolo del cristianesimo copto.