La borsa di una donna, innegabile, è come il pozzo di San Patrizio, colma di tutte le cose più impensate.
Di Eleonora Giovannini
Il fondo delle borse sembra non finire mai, specialmente se alla mano smaltata interessa afferrare al volo qualcosa di urgente. Gli uomini non osano aprirle, hanno quasi timore di farlo, anche perchè spesso qualcosa si rovescia, senza contare che appena le aprono, precipitano nella totale confusione.
Cosa c’è nella borsetta di una donna? Iniziamo dagli oggetti più comuni. Il portafogli, di solito grande, le chiavi, quelle della macchina, dell’ufficio, della cantina e del garage, quelle di casa e forse quelle della mamma anziana. Da non dimenticare anche gli occhiali da sole o da vista, il porta occhiali e lo spry per pulirli. Immancabili sono anche i fazzolettini, non solo da naso, ma pure quelli umidificati, talvolta le salviettine struccanti. E, a proposito di trucco, una parte della borsa si offre generosa a trousse di varie misure. Già, perchè le stesse trousse sono di per sè delle sottoborse a loro volta strapiene di tutti i generi di cosmetici. Ci sono inoltre gli oggetti stagionali: la sciarpa o il foulard in inverno, il costume in estate e il mini phon.
Vogliamo parlare poi dei documenti? Bollette pagate da due mesi spiattellate sul fondo, scontrini della spesa, penne biro sparse e, nei casi più disperati, senza cappuccio. Nelle borsette delle donne c’è spazio anche per il cellulare, per il tablet e per una rivista, nonchè per l’agenda.
Ci sono in fine le cianfrusaglie, ovvero tutti quegli oggetti minuscoli che non hanno dimora fissa, come le monete del carrello della spesa, l’accendino, gli elastici per capelli, lo specchietto per il controllo trucco, il campioncino del profumo, il carica cellulare, l’assorbente di riserva e le calze velate di ricambio.
Un mondo inesplorabile, ma anche unico e rappresentativo della poliedricità femminile per cui sarebbe più indicato spostare la residenza, appunto, dalla casa alla borsa.