Corpo veste identità nel lutto

Valentina Mezzacappa ed il suo ruolo.

Laura Tenuta, orfana di madre da giugno 2024, incontra la
sua vicina di casa Valentina Mezzacappa: grazie alla sua
professione, vede il lutto non solo come sofferenza ma omaggio
cerimonioso.

L’elaborazione di un lutto richiede tempistiche psico-
fisiologiche, al centro c’è l’accompagnamento a miglior vita.


Esistono oggi delle figure professionali che di concerto con i
dolenti, affiancano famiglie in un momento così
particolare.


Affinché il sevizio offerto sia al meglio e di conforto,
troviamo l’imprenditore funebre, il cerimoniere, l’operatore
funerario, una comunicazione efficace (quello della
comunicazione è punto di snodo fondamentale, per questo le
figure specializzate tentano di interagire anche con
giovani e bambini), e la tanato-estetica, madrina della
vestizione.


Etimologicamente la tanato-estetica deriva dal greco
thanatos, morte, di cui l’aspetto estetico del defunto.
La cura della salma richiede diverse fasi: interventi
igienico-sanitari, la vestizione e si conclude con il trucco,
a richiesta delle famiglie.

Tra gli esempi: trucco già in uso dal congiunto o, in casi
estremi, dove compaiano segni evidenti da correggere, si
può procedere con prodotti specifici.


Quest’ultimo ruolo è ciò per cui Valentina Mezzacappa
ha studiato e senza soluzione di continuità investe tra
aggiornamenti e perfezionamenti.


Classe ‘78, Valentina nasce a Torino, cresce in Scozia ed
oggi vive alle porte della capitale.
Aspira a ciò che viene definito un miglioramento continuo
(processo ininterrotto verso miglior qualità e rendimento
di un prodotto, come da Taiichi Ohno in Toyota e ciclo di
Deming), punta l’attenzione sulla vestizione, non più
traguardo, bensì rito di accompagnamento con Caronte,
nocchiero dell’oltretomba dalla mitologia classica.
Il corpo, veste ed identità nella concettualizzazione che
nulla si crea nulla si distrugge ma tutto si trasforma, postulato
di Antoine-Laurent de Levoisier nella legge fisica della
meccanica classica.
“Il Fieldwork mi ha restituito ciò che di importanza ha il
ruolo dell’addolorato in vista della celebrazione.
Possedendo strumenti di comunicazione efficace,
laddove possibile invitandoli a partecipare al rituale”.


Ossequi da part della scrivente, Valentina non solo amica,
accompagna il suo dolore.

Lascia una risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *