Il geco è un lontano cugino delle lucertole ed è famoso per i suoi colori e per la sua capacità di mimetizzarsi con l’ambiente che lo circonda.
Al contrario di quello che si dice in giro il geco non è velenoso e non fa male alle donne incinta.
Come le lucertole sono in grado di staccarsi la coda in caso di pericolo che poi ricresce velocemente e della stessa lunghezza.
Il geco come altri animali portafortuna è oggetto di molti miti e credenze popolari.
Per gli indigeni australiani e neozelandesi il geco rappresenta l’adattabilità poiché sopravvive alle difficoltà e si adatta ad ogni situazione.
Per gli aborigeni polinesiani invece il geco rappresenta un tramite tra il mondo dei vivi e quello dei morti, anzi spesso si ritiene che sia l’anima di un proprio caro venuta a far visita all’occupante della casa.
E’ considerato anche un simbolo di amicizia imperitura, forse per via delle sue ventose che gli consentono di restare attaccato ad ogni superficie e quindi metaforicamente anche alle persone.
Averne uno in casa è considerato segno di buona fortuna, credenza dovuta al fatto che sono animaletti discreti e silenziosi che provvedono a ripulire la casa dagli insetti fastidiosi tra cui le mosche e le zanzare che spesso risultano difficili da scacciare.
Si dice che anche i gechi tengono lontane le malattie dagli abitanti della casa che li ospita e quindi oltre a portare fortuna e protezione sono considerati anche simbolo di buona salute, per questo è considerato di pessimo auspicio scacciarli dalla propria abitazione.