Nonostante le persistenti alte temperature, ottobre è cominciato e già da qualche giorno siamo entrati ufficialmente nello spooky month.
Se il meteo non ha ancora capito che ci stiamo avvicinando alla stagione delle foglie che cadono, i caminetti accessi e il vento che soffia fuori dalla finestra, ci pensiamo noi con alcuni consigli di lettura che vi raffreddino con qualche brividino.
Il primo romanzo che vi proponiamo è un grande classico del genere gotico e una delle migliori storie di fantasmi di tutti i tempi: “L’incubo di Hill House” (1959) di Shirley Jackson.
La protagonista del romanzo, Eleonor Vance, viene invitata da un certo Professor Montague, insieme ad altre persone che, come lei, hanno fatto esperienza di eventi paranormali in passato, a trascorrere l’estate a Hill House, una casa che si presume essere infestata.
Montague è, infatti, convinto che la presenza di persone dotate di un sesto senso possa catalizzare meglio i fantasmi della casa. Il romanzo presenta uno stile molto raffinato e allusivo e la Jackson ci conduce a un finale aperto a diverse interprezioni, ma sicuramente d’effetto.
Il secondo romanzo che vi proponiamo si colloca sempre sulla scia delle storie di fantasmi, ma questa volta è scritto a quattro mani da due autori emergenti italiani, Fiore Manni e Michele Monteleone: “Nel buio della casa” (2021). Il racconto si muove su due filoni temporali: il passato, in cui i protagonisti, Noah e Allison, si sono appena trasferiti in una nuova casa che si rivela essere infestata e luogo di una terribile tragedia per la coppia; e il presente, dove Noah scopre che case infestate come la sua sono sparse in tutto il territorio americano e vengono utilizzate come trappole per fantasmi da un oscuro personaggio, l’Architetto. Noah decide, quindi, di mettersi sulle sue tracce accompagnato da un aiuto molto speciale: il fantasma della moglie Allison, rimasto inspiegabilmente legato a lui.
Inquietanti presenze e case infestate sono di nuovo protagoniste nel prossimo libro: “Teddy” (2022) di Jason Rekulak. La storia viene narrata in prima persona da Mallory, una ragazza ex tossicodipendente che finalmente, dopo la riabilitazione, trova lavoro come babysitter di un dolce bambino di sette anni che ama disegnare, Teddy. All’apparenza, la casa e la famiglia di Teddy sono perfetti, ma piano piano i disegni del bambino diventano sempre più oscuri e appare chiaro come quella casa e quella famiglia nascondano inquietanti segreti. Questo romanzo si colloca a cavallo tra il thriller e il paranormale, riesce a tenere incollato il lettore fino all’ultima pagina, soprattutto grazie al ruolo centrale che rivestono i disegni inseriti tra le pagine.
Il quarto libro che vorremmo consigliarvi è “Sette minuti dopo la mezzanotte” (2011) di Patrick Ness, che si è, però, basato su un’idea di Siobhan Dowd. Conor, tredici anni, vive da solo con la mamma malata di cancro e si fa carico di responsabilità che non spetterebbero a un ragazzino di quell’età. Ogni notte, sette minuti dopo la mezzanotte, Conor si risveglia da un terribile incubo ricorrente. La situazione cambia quando, in una di quelle tristi notti, dopo il risveglio, arriva nella sua camera un mostro che ha l’aspetto del tasso nel suo giardino. Il mostro gli promette di raccontargli tre storie durante le seguenti tre notti e, in cambio, chiede a Conor di raccontargli la quarta: la verità, quella che si nasconde dietro il suo terribile incubo.
In ultimo, vi proponiamo “Sto pensando di finirla qui” (2020) di Iain Reid, un thriller psicologico capace di creare un’atmosfera incredibilmente (ma anche inspiegabilmente) inquietante.
I personaggi principali della storia sono Jake e la sua ragazza che si stanno dirigendo lungo la statale in una fredda e nevosa sera invernale, per andare a cena dai genitori di lui. Il viaggio sembre incredibilmente lungo e, una volta conosciuti i genitori e vista la casa, le sensazioni che pervadono il lettore sono tutt’altro che positive. Meglio non rivelare troppo sulla trama di questo libro, perché la tensione viene costruita piano piano attraverso piccoli dettagli, fino poi a culminare in un inaspettato finale.
Sono qui terminati i nostri consigli libreschi, ma vi assicuriamo che leggendoli potrete decisamente immergervi nell’atmosfera tenebrosa del mese di ottobre, sperando che, nel mentre, il tempo ci sia amico e lasci cadere dal cielo qualche goccia di pioggia.