Donna Alloro

Al via il Festival del mare e della crescita blu ad Ancona

Varata Tipicità in blu 2019, l’iniziativa che dal 16 al 19 maggio contaminerà tutta l’area portuale della città dorica. di Anna Rita Felcini Al via la sesta edizione di Tipicità in blu, il Festival dove il mare incontra le persone. La manifestazione apre i battenti alla Mole vanvitelliana giovedì 16 maggio alle ore 11 con la conferenza inaugurale, e “contaminerà” tutta l’area portuale per quattro giorni, fino al 19, entrando anche nel cuore della città con il circuito “Menu in blu”. Svelati i nomi dei personaggi che animeranno il “fine settimana in blu”: Alessandro Giacobbo con un racconto sui misteri degli abissi, e Marco Ardemagni con lo “Spettacolo della Pesca”. Le degustazioni con i pescatori, la regata gastronomica sailing chef, il salone del vino “Il Conero nel calice”, i menù in blu e gli aperiblu, la minicrociera dal Mandracchio alla baia di Portonovo, sono i piatti forti di un’edizione che offre tanti spunti anche su nautica, cantieristica e mondo della pesca. Angelo Serri, direttore di Tipicità, ha sottolineato la dimensione di crescita blu (blue growth) del capoluogo. “Una città – ha dichiarato Serri – che ha tutti i requisiti per proporsi come punto di riferimento e d’incontro tra i settori marittimi: dal comparto pesce nel suo complesso, compresa la peculiare gastronomia marinara, alla corretta gestione del mare, dalla cantieristica alle relazioni internazionali tra le due sponde dell’Adriatico, dagli sport nautici alla crocieristica”. Pierpaolo Sediari, vicesindaco del Comune di Ancona, ente promotore dell’evento, ha sottolineato che “Per una città millenaria come Ancona, legata al mare fin dalle sue origini, inserire in un unico contenitore tutte le attività che ruotano attorno ad esso, esprimendo sempre nuove potenzialità, rappresenta una scelta strategica e indifferibile. Quella del 2019 si presenta come un’edizione aggiornata, forte del supporto di un ente importante come la Camera di

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Free Service Group srl ed Eleonora Giovannini al Salone del libro di Torino

La casa editrice Free Service Group srl e l’autrice anconetana Eleonora Giovannini saranno al Salone del Libro di Torino per rappresentare la regione Marche, ospite della Fiera internazionale. di Anna Rita Felcini Al 32° Salone Internazionale del libro di Torino quest’anno parteciperà anche la casa editrice Free Service Group srl di Falconara Marittima insieme alla scrittrice e poetessa anconetana Eleonora Giovannini. Le Marche sono, infatti, la Regione ospite della 32° edizione della fiera che si terrà presso il Lingotto dal 9 al 13 maggio 2019. E proprio nello spazio della Regione Marche ci sarà anche Free Service Group srl (padiglione 1 Stand C44 – D43) per presentare i libri che stanno riscuotendo un grande successo a livello nazionale della scrittrice e poetessa marchigiana Eleonora Giovannini. L’autrice incontrerà il pubblico per presentare alcune tra le sue opere principali come “Io e Alda Merini”, il racconto autobiografico di un’amicizia sincera, intensa, ma anche un viaggio itinerante che sa di poesia, arte e vita vera; “Le donne e il dolore”, un saggio che si avvale della raccolta di storie vere di donne vittime di abusi e di violenza psico-fisica; “Quel manicomio chiamato Facebook”, che rivela con ironia pungente ed arguta i lati più divertenti del popolo di Facebook; “Dentro l’amore”, scritto sottoforma di diario per ripercorrere i ricordi che legano il rapporto tra una madre e una figlia; e “Quelle come noi” una raccolta poetica “…in vita e morte di un sentimento erotico nel quale perdersi o ritrovarsi” (Neria De Giovanni). Vi aspettiamo a Torino per parlare insieme di poesia, cultura, società, arte e vita.
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Giornata Mondiale della Creatività 2019: la fantasia come metodo

Donna di Fiori celebra la creatività nella sua Giornata istituzionale regalando ai Lettori una serie di aforismi e citazioni per scoprire la logica del pensiero creativo di Alberto Piastrellini Forse non tutti lo sanno, ma nel corollario delle Giornate Mondiali istituite dalle Nazioni Unite, il 21 aprile si celebra quella dedicata alla Creatività. In effetti è una celebrazione di fresca istituzione dal momento che la bozza di risoluzione con la quale è stata nominata risale appena al 27 aprile del 2017 (72a Sessione, 79° incontro dell’Assemblea Generale Plenaria) e, per essere precisi, la dicitura corretta recita: “Giornata mondiale della creatività e dell’innovazione”.  “Pochi attributi delle prestazioni umane hanno un impatto altrettanto grande sulla nostra vita e sul nostro mondo, come creatività”, aveva dichiarato allora Inga Rhonda King, rappresentante di Saint Vincente Grenadine, chiedendo l’inserimento della creatività nell’attuazione dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile ed esprimendo la solidarietà della propria delegazione con gli oltre 80 altri co-sponsor nel sostenere la designazione del 20 aprile come momento celebrativo mondiale della creatività.  E come non ricordare che, con una certa lungimiranza, l’Europa, già 8 anni prima aveva provveduto a proclamare l’anno 2009 come “Anno Europeo della Creatività e Innovazione” con l’obiettivo di: “accrescere la consapevolezza dell’importanza della creatività e dell’innovazione in quanto competenze chiave per lo sviluppo personale, sociale ed economico”.  Non a caso, una recente ricerca che esplora il ruolo della creatività nella risoluzione di problemi e nell’innovazione, ha evidenziato che tanto i Paesi sviluppati quanto quelli in via di sviluppo stanno abbracciando l’idea che il capitale creativo è il bene più prezioso dell’umanità.  Un bene che si manifesta a più livelli, tanto nelle innovazioni tecnologichee di software, quanto nella ricerca pura, così come nelle tante manifestazioni dell’arte e nelle varie forme di comunicazione; tutte strade che, accanto ai naturali processi evolutivi, concorrono allo sviluppo dell’umanità. Parlando di creatività non si può sottacere che il termine, in

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Tortino di asparagi intelligente

le molecole benefiche degli asparagi di Serena Lepri Primavera significa asparagi! Ma lo sapevate che gli asparagi sono in cima alla lista del piccolo numero di colture in una futuribile colonia su Marte? Anche se per questa ricetta si sono utilizzati degli asparagi terrestri, ci piace pensare che questo tortino un domani possa essere gustato anche delle popolazioni marziane. Può essere un ottimo secondo+contorno alternativo, magari di un pranzo domenicale, gustoso e primaverile. Chi li va a cogliere in maniera fai-da-te o chi li compra dal fruttivendolo, deve sapere che questi fusti che mangiamo sono ricchi di ferro ma anche vitamine C e K, quest’ultima necessaria per la fisiologica coagulazione del sangue. Ma, se si parla di asparagi, si deve soffermare l’attenzione sulla quercetina, un flavonoide “smart”, ovvero intelligente, capace di influenzare la longevità. Detta così sembrerebbe quasi un’affermazione di una guru più che di una Biologa Nutrizionista, ma è proprio così: non si tratta di magia ma solo di scienza! Infatti, questa molecola intelligente sembra raggiungere la doppia elica del DNA che avviluppa i filamenti con le informazioni su ciò che siamo o ciò che potremmo diventare e lo influenza. In questo modo, la quercetina diventa una molecola in grado di interagire con il nostro materiale genetico e di modificare, in questo caso migliorando, l’informazione che porta, senza alterarne la sequenza in basi. In più, la quercetina sembra salvaguardare la salute del cuore. Detto ciò, non si può che provare a preparare questo tortino smart-marziano! Ingredienti per il Tortino di Asparagi: 1 mazzetto di asparagi (a seconda della teglia che si vuole usare si possono usare anche più mazzetti, naturalmente raddoppiare il resto delle dosi di conseguenza) 250 g latte parzialmente scremato 25 g farina Sale q.b. Noce moscata q.b. Parmigiano q.b. Sbollentare gli asparagi per 3-4 minuti in

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La tavola di Pasqua, idee e consigli dalle esperte di interior decoration

Creatività, fantasia e preparazione per portare un tocco di stile in più alla tavola delle feste e all’arredo di casa. di Alberto Piastrellini La tavola delle feste, da sempre, è allo stesso tempo croce e delizia della padrona di casa. Se la tovaglia è il biglietto da visita, è l’apparecchiatura che fa la differenza e nella sobrietà od esuberanza della mise en place si misurano cadute e trionfi di stile nella battaglia per l’eleganza ove un pur piccolo passo falso conduce inesorabilmente dallo chic al kitsch. Le complicazioni, poi, si moltiplicano quando si pensa (o non si pensa) organicamente all’apparato decorativo della casa in generale, allorquando la presenza di più temi, magari contrastanti tra loro, o la mancanza di un’idea generale provoca una sovrapposizione di elementi, di per se magari interessanti presi singolarmente, ma caotici e disarmonici nella somma. Per orientare i profani nel mare magnum della decorazione d’interni, giacché lo stile si impara e non è mai troppo tardi, noi di Donna di Fiori siamo andati a consultare due giovani donne, sorelle, che hanno fatto della passione congiunta per l’home decoration una professione che ormai conta più di 25 anni di esperienza. Catia e Maila Cesini ci hanno accolto all’interno del loro negozio Il ya, in Ancona, piacevole scrigno di idee creative per arredare la casa e la persona dove abbiamo potuto carpire qualche segreto di bottega per allestire al meglio la tavola di Pasqua. “Il ya nasce da un’idea di nostro padre – è Catia a rompere il ghiaccio – che aveva già avviata una propria impresa. Io, da geometra tirocinante presso uno studio di architettura specializzato in design di interni mi sono appassionata al decoro e in mia sorella ho trovato la partner ideale”. “Il negozio lo abbiamo aperto nei primi anni ’90 – aggiunge Maila –

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Veromarmo di Fili Pari: un tessuto per sembianze “statuarie”

Due giovani imprenditrici hanno brevettato nel 2016 il “Veromarmo”: un tessuto ottenuto aggiungendo polvere di marmo alla resina di poliuretano. di Anna Rita Rossi Francesca Pievani, di Bergamo e Alice Zantedeschi, veronese, si conoscono alla facoltà di Design del Sistema Moda del Politecnico di Milano e nel 2014 creano il brand Fili Pari (anagramma di Fripi e Ali) che rimanda al filo e al mondo tessile. Il loro prodotto, Veromarmo si ottiene dalla pietra che viene trasformata in una membrana morbida e gommosa al tatto. Il procedimento di lavorazione prevede la polverizzazione del marmo a una granulometria specifica; la polvere ottenuta è poi miscelata con delle resine, e questo prodotto è spalmato per creare una membrana molto sottile che viene accoppiata a vari tipi di tessuto: cotone, lana, neoprene e tessuto tecnico in generale, lycra, e persino organza. Veromarmo è un materiale impermeabile, traspirante, antivento, ignifugo, resistente ad acqua e vento: perfetto per una linea casual e ideale per capi sportivi. Le giacche realizzate con questo tessuto richiamano i drappeggi delle statue rinascimentali, i colori di questi capi d’abbigliamento dipendono dal marmo che dona il colore di base (si può scegliere tra grigio antracite, rosa e salmone brillante) e un effetto tattile gommato e morbido, grazie alla presenza del carbonato di calcio che compone la pietra. Tutta la produzione, dalla membrana fino ai capi di abbigliamento finali, è completamente made in Italy, essendo le due imprenditrici molto legate al territorio: la pietra utilizzata per produrre Veromarmo proviene dal bergamasco (Sovere, Endine e Zandobbio); la membrana viene prodotta da un’azienda di Verona. Inoltre, la produzione delle due geniali imprenditrici promuove la sostenibilità e la valorizzazione dei materiali. Grazie al brevetto di Veromarmo, Fili Pari ha vinto premi, tra cui Impresa per Impresa di Confindustria Verona, per le nuove iniziative imprenditoriali e

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Il mondo della cosmetica in mostra al Cosmoprof Worldwide Bologna

Dal 14 al 17 marzo la Fiera di Bologna ha ospitato la manifestazione leader che riunisce tutti i settori dell’industria della bellezza: dalla materia prima al prodotto finito. Donna di Fiori era presente per raccontarlo. Di Alberto Piastrellini Cosmetica e beauty, in tutte le loro infinite declinazioni quotidiane, sono voci importanti nell’universo femminile (e non solo) e Donna di Fiori, a pochi mesi dalla sua uscita non poteva lasciarsi sfuggire l’occasione di una visita al Cosmoprof Worldwide Bologna: la vetrina di riferimento per l’evoluzione dell’industria cosmetica a livello globale in programma alla Fiera di Bologna dal 14 al 17 marzo. Oltre 3.000 espositori provenienti da più di 70 Paesi; più di 265.000 operatori professionali da 152 Paesi, migliaia di visitatori fanno dell’evento fieristico l’appuntamento chiave per l’industria cosmetica; il luogo dove le tecnologie più all’avanguardia, i prodotti più innovativi, le proposte più sostenibili per l’ambiente che sfruttano i risultati della ricerca più avanzata in un ideale connubio con gli ingredienti della tradizione e i trattamenti più antichi della storia della cosmesi si intrecciano in un percorso espositivo che fotografa il presente del settore e guarda all’immediato futuro. Una fiera importante, non solo come mostra di innovazioni per la cura di sé e della propria bellezza; si consideri infatti che in Europa il nostro Paese è il quarto sistema economico della cosmetica dopo la Germania, Francia e Regno Unito con 35.000 occupati che salgono a 200.000 con l’indotto (Dati Cosmetica Italia – Associazione Nazionale Imprese Cosmetiche). Un settore, quello della cosmetica, non solo rivolto ad un pubblico femminile, ma in gran parte costituito proprio da donne: sempre Cosmetica Italia, in occasione del Cosmoprof ha sottolineato che le donne impiegate nel settore rappresentano il 54% (circa 19.000), mentre la media dell’industria manifatturiera è ferma al 28%. E ancora, nel settore, i laureati totali sono pari all’11% degli occupati, contro una media nazionale del 6%

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Italia’s Got Talent premia l’amore vero

Italia’s Got Talent 2019: l’amore e la danza vanno in finale. E’ arrivato all’ultima puntata delle selezioni di Italia’s Got Talent il Golden Buzzer del giudice Frank Matano.A vincerlo due innamorati con la I maiuscola che, danzando sulle note di “La nostra ultima canzone” di Motta, hanno portato sul palcoscenico del popolarissimo programma dei talenti una straordinaria ed emozionante performance di ballo che ha celebrato l’amore vero e ha fatto breccia nel cuore di Frank Matano e di tutto il pubblico. Alex Orlando, nato in Svizzera ma poi trasferitosi a Siracusa, e Alice D’Addario, di Pianella in Abruzzo, sono una coppia di ballerini professionisti di contaminazione e hip hop fusion, che dopo essersi conosciuti nel loro ambiente hanno deciso di condividere la vita artistica e la passione per la danza per rafforzare l’impatto emotivo delle loro personali coreografie. Sono fidanzati da circaun anno e non perdono nemmeno un secondo per dimostrarsi il loro amore, soprattutto mentre ballano. Secondo Alex, il passo a due è più potente se si balla con la donna che si ama.L’esibizione messa in scena da Alex e Alice è stata romantica e malinconica allo stesso tempo: i due hanno danzato in una cornice semplice e di grande impatto, si “sono inseguiti” in modo appassionato, legati da un amore che sembrava destinato all’ultima notte, e hanno affascinato tutti, strappando al termine del tempo a loro disposizione lunghissimi applausi.Il pubblico e i giudici sono rimasti incantati e, prima ancora di ascoltare i commenti dei colleghi, Frank Matano, visibilmente emozionato, ha schiacciato il suo Golden Buzzer. Un gesto del tutto inaspettato, che ha scatenato la gioia dei presenti e soprattutto dei due giovanissimi talenti, che hanno così guadagnato l’ultimo posto disponibile per la Finale di Italia’s Got Talent. Dietro le quinte, subito dopo la performance, ancora avvolti dallo stupore

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Le donne e il dolore

Le donne e il dolore: per indagare e riflettere sul sentimento negato. Questa sera presentazione pubblica del volume di Eleonora Giovannini presso la Biblioteca Comunale di Belforte del Chienti (MC) 

di Carmen Marinucci Questa sera, Mercoledì 6 marzo, a partire dalle ore 21.00 presso la Biblioteca Comunale di Belforte del Chienti (MC), in Via dell’Arme 5, avrà luogo la presentazione pubblica del volume: Le donne e il dolore di Eleonora Giovannini, edito da Free Service Group. L’iniziativa a cura dell’agenzia Ermes con il contributo del Comune di Belforte del Chienti e dell’Associazione Culturale “Mario Ciocchetti” intende essere occasione di approfondimento e dibattito sul problema della violenza contro le donne e la violenza in genere nella sua complessità nel quadro delle tante e puntuali manifestazioni che certamente vengono proposte in occasione della Festa della Donna. Durante l’incontro, offrirà il suo contributo: Roberto Paoloni – Sindaco del Comune di Belforte del Chienti; mentre il successivo dibattito che seguirà la presentazione vedrà protagonisti: Elio Carfagna – Presidente Associazione Culturale “Mario Ciocchetti”; Eleonora Giovannini – Scrittrice e poetessa, autrice del libro; Michela Pieroni – Psicologa e psicoterapeuta; Veronica Verolini – Psicologa e psicoterapeuta. Le donne e il dolore – qualche informazioneAdottando un eloquio discreto e rispettoso che si fa carico di una narrazione sospesa fra saggio e poesia saldamente ancorate a suggestioni di cronaca ove la dimensione musicale del linguaggio diventa cifra espressiva che veicola emozioni senza cadere nella retorica di genere, il volume di Eleonora Giovannini tratta di quel particolare rapporto fra la dimensione femminile e il sentimento più negato nella cultura contemporanea. Il testo, che si avvale della prefazione di Pierangelo Sapegno, nota penna del giornalismo italiano e di un notevole corredo di immagini di Giuliano Grittini, fotografo della poetessa, Alda Merini, analizza il tema del dolore dal punto di vista sociale, psicologico e antropologico. Si avvale della descrizione delle cause che inducono alla sofferenza e che emergono attraverso la trascrizione di testimonianze reali di un gruppo di donne. In tal senso

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In arrivo Tipicità 2019: nel grembo dell’eccellenza

Presentata la ventisettesima edizione del Festival in programma al Fermo Forum dal 9 all’11 marzo alla scoperta dei sapori e dei gusti delle Marche, delle Piccole Italie e del mondo. Di Annarita Felcini E’ in arrivo Tipicità 2019, la fiera enogastronomica marchigiana, giunta alla ventisettesima edizione e in programma al Fermo Forum dal 9 all’11 marzo. Alla presentazione della nuova edizione 2019, che si è tenuta all’Auditorium San Filippo Neri di Fermo la settimana scorsa, c’era tutta la grande comunità di Tipicità: imprenditori, pubblici amministratori, associazioni di categoria, Università ed istituti di formazione. “Tipicità cresce, si rinnova e coinvolge sempre di più. Per Fermo è un grande onore ospitare l’evento e tutto ciò che è nato con esso, le relazioni con altre realtà italiane ed estere, nonché il Grand Tour delle Marche”, queste le parole del sindaco Paolo Calcinaro nel varare ufficialmente la kermesse. L’edizione numero ventisette di Tipicità, diventata negli anni punto di riferimento nazionale, si presenta al via come una vera e propria “esperienza a cinque sensi”. Oltre duecento realtà in rassegna, comunità internazionali, volti noti, un palinsesto ricchissimo di eventi. Tre ambienti ad indicare la rotta per il visitatore: in primis cibo, poi making e turismo di scoperta. A catturare l’attenzione saranno i focus sul biologico, i percorsi tra vitigni antichi, l’effervescenza delle birre artigianali, i prodotti di supernicchia, nutraceutica e biodiversità, il cibo del futuro. “Ci sarà inoltre un grembo centrale – ha dichiarato il direttore Angelo Serri – dal quale partire per una coinvolgente esperienza tra gli oltre 100 eventi ed i 13.000 mq del Fermo Forum”. Pubblico professionale ed appassionati avranno numerose iniziative per incontrarsi, approfondire, scoprire tipicità e futuro, insieme a personaggi quali Paolo Mieli, Duilio Giammaria, Barbara Serra e tantissimi altri. Performance di Claudio Sadler, Alessandro Circiello e Paolo Gramaglia animeranno l’Accademia

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