Redazione

Gli gnudi

di Benedetta Giovannetti Ricetta tipica toscana, in particolare della maremma e del Mugello, è il classico ripieno dei ravioli ma senza l’impasto di pasta fresca a contenerlo, da qui il nome di gnudo, che nella lingua toscana significa appunto nudo, da cuocere il acqua salata e poi condire con burro e salvia, un primo piatto semplice e gustoso adatto anche i vegetariani. Ingredienti per 54 gnudi circa 700 grammi di spinaci freschi 350 grammi di ricotta di pecora 1 spicchio di aglio 1 uovo 30 grammi di olio extravergine di oliva 45 grammi di farina 00 50 grammi di parmigiano reggiano dop Sale fino q.b. Pepe nero 1 pizzico Noce moscata Per infarinare 50 grammi di farina 00 Per il condimento 100 grammi di burro Sale fino 1 pizzico 20 grammi di parmigiano reggiano dop 1 rametto di salvia 1 pizzico di pepe nero Lavate e asciugate gli spinaci e scaldate l’olio in un tegame molto ampio dove farete insaporire lo spicchio di aglio, poi versate gli spinaci, e coprite il tegame con un coperchio, fate appassire gli spinaci a fuoco medio basso per circa 7/8 minuti, quando saranno teneri e insaporiti rimuovete l’aglio. Scolateli dal liquido in eccesso usando una spatola per schiacciarli poi mettete anche la ricotta sul colino e procedete allo stesso modo per far perdere il siero in eccesso anche ad essa. Unite ricotta e spinaci e mescolate condendo con pepe e sale, aggiungete una generosa grattugiata di noce moscata per insaporire. Unite il parmigiano grattugiato, l’uovo e la farina, amalgamate e poi prendendo una piccola quantità di composto dategli la forma di una pallina leggermente schiacciata, passatela nella farina e adagiatela in un vassoio con la carta forno. Ripetete con le altre palline. Mettete a bollire una pentola di acqua salata e in una padella

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Il linguaggio dei fiori: un modo per inviare un messaggio nascosto

di Glenda Oddi Secondo la più romantica delle tradizioni vittoriane ad ogni fiore corrisponde un significato. Scegliere quali piante mettere in giardino, sul balcone o in casa può quindi diventare qualcosa di più di una scelta estetica. Se si guarda con attenzione al linguaggio segreto dei fiori è possibile optare per quelle piante che veicolano dei significati in linea con le nostre caratteristiche personali, facendo così diventare la nostra casa ancora più accogliente. Senza dubbio, però, l’uso che si fa maggiormente del significato dei fiori è legato alla scelta di quali dare in dono. Accompagnare un fiore ad un biglietto che spiega il suo significato nascosto avrà senza dubbio un grande fascino. Sono davvero tantissimi i fiori a cui le tradizioni culturali delle varie epoche hanno attribuito uno specifico significato. Nei vari luoghi, tempi e culture, ogni fiore ha avuto diverse interpretazioni, a volte anche contrastanti. Vediamo quali sono i significati maggiormente condivisi dei fiori più noti: ROSA. Indica un forte trasporto emotivo e muta significato a seconda del colore. Quella rossa allude alla passione amorosa, quella bianca alla purezza e all’umiltà, quella rosa all’amicizia e alla grazia, quella gialla alla gelosia. GIRASOLE. Indica allegria, gioia, vivacità. È il fiore ideale da regalare ad un’amica per trasmetterle affinità. ORCHIDEA. Indica la dedizione totale e piena. Può quindi esprimere un amore puro e sincero o una piena lealtà verso qualcuno. TULIPANO. È anch’esso un fiore che allude all’amore, quello rosso indica una dichiarazione d’amore, mentre quello giallo un amore disperato. VIOLA. Allude alla fedeltà se blu, se bianca alla modestia. GAROFANO. Se rosa indica amore femminile e affetto, se bianco fedeltà eterna, se rosso amore ardente, se giallo indecisione riguardi i propri sentimenti, se striato indica rifiuto. GINESTRA. Allude all’umiltà e alla modestia.
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Patate ripiene di verdure e formaggio

di Benedetta Giovannetti Un contorno ricco o un piatto unico vegetariano, se accompagnato con una insalata, molto gustoso che con melanzane, zucchine e peperoni propone una variante nostrana delle patate ripiene americane, rendendolo un piatto sfizioso e genuino Ingredienti per 4 porzioni 4 patate grandi con la buccia sottile ½ peperone 1 zucchina ½ melanzana 200 grammi di formaggio a pasta filata tipo provolone dolce 1 spicchio di aglio Basilico Olio extravergine di oliva Sale Pepe Lavate le patate e senza sbucciarle lessatele per circa 20 minuti fino a quando saranno cotte ma ancora al dente e ponetele sotti l’acqua fredda corrente per farle intiepidire, posizionatele in orizzontale e pelate solo la parte superiore. Togliete la calotta e scavatele lasciando almeno 2 cm di bordo e tenendo da parte la polpa estratta, salate e pepate. Lavate, pulite e tagliate a cubetti peperone, zucchina e melanzane, cuocetele in una padella con poco olio e lo spicchio di aglio, mescolando spesso. Salate e proseguite con la cottura fino a che le verdure non si inteneriscono poi una volta spente cospargetele di basilico spezzettato con le mani, tritate la polpa delle patate che avete messo da parte e aggiungetela alle verdure in padella e mescolate. Mettete i gusci delle patate in una teglia con carta forno e riempitele di formaggio grattugiato alternato alle verdure, compattate il ripieno fino a formare una cupoletta e terminate con una grattugiata di formaggio. Cuocete in forno statico preriscaldato a 200 gradi per circa 20 minuti o fino a doratura, sfornate e servite
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Insalata di patate al verde

di Benedetta Giovannetti L’insalata è un contorno dal sapore delicato e molto gustoso con il condimento a base di acciughe, prezzemolo, capperi e basilico che si sposano alla perfezione con le patate e si legano per un piatto unico perfetto sia tiepida per l’inverno che fredda per l’estate magari con un piatto di formaggi e salumi. Ingredienti: 800 grammi di patate 10 grammi di prezzemolo fresco 20 grammi di acciughe sott’olio 8 grammi di aceto di vino bianco Origano essiccato q.b. 10 grammi di basilico fresco 15 grammi di capperi sott’aceto 30 grammi di Olio extravergine di oliva Pepe nero q.b. Lavate le patate e senza sbucciarle mettetele in abbondante acqua salata, lessatele per circa 30 minuti poi scolatele e lasciatele intiepidire. Una volta tiepide pelatele e posizionatele su un tagliere e tagliatele prima a fette e poi a cubetti non troppo piccoli, poi ponetele in una ciotola capiente. Lavate e tritate il prezzemolo e successivamente le acciughe sott’olio e i capperi sotto aceto. Prendete la ciotola con le patate, aggiungete il basilico spezzettato e l’olio, le acciughe e i capperi tritati. Infine aggiungete il prezzemolo sempre tritato, un pizzico di pepe nero e l’origano essiccato. Infine l’aceto e amalgamate con un cucchiaio, lasciate insaporire per circa 30 minuti prima di servirla. Può essere conservata per massimo 2/3 giorni in frigo in un contenitore ermetico
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Il pino mugo e le sue proprietà benefiche

di Glenda Oddi Il pino mugo (noto anche come “pino nano”) è una delle piante maggiormente incontrate dagli amanti del trekking. È infatti una delle poche piante in grado di crescere a quote elevate (vive tra i 1.500 e 2.600 metri). Appare come un cespuglio non molto alto che però è capace di creare, insieme ad altri esemplari, una fitta barriera difficile da oltrepassare. Per questo motivo costituisce un’efficace elemento di protezione da slavine e frane anche nei terreni più inclinati. È una pianta sempreverde che viene definita “pino” proprio perché caratterizzata dai tipici aghi di questo genere vegetale al posto delle foglie. Pochi sanno che il pino mugo è una delle piante officinali più preziose ed è protetto dalla legge. Possiede importanti proprietà espettoranti e antinfiammatorie. I suoi principi attivi si ricavano prevalentemente dagli oli contenuti nei suoi rami. Sono molto utilizzati in fitoterapia anche le sue gemme e i suoi germogli. Gli oli ricavati da essi possono essere impiegati, in virtù sempre delle loro proprietà espettoranti ed antinfiammatorie, per via aerea (col fine di liberare le vie respiratorie), sciolte nella vasca con acqua calda (così da respirarne i fumi), o frizionati sul corpo per alleviare i fastidi dei reumatismi e attenuare il dolore. Le sue proprietà benefiche lo fanno annoverare anche tra i fiori di Bach. Il pino mugo ha anche un gradevole odore, per questo è molto sfruttato nella creazione di profumazioni ambientali. Il suo ultimo campo di utilizzo è in cucina con la creazione attraverso le sue pigne di grappe, sciroppi ed oli caratteristici delle aree montane. Il pino mugo è tutelato dalla legge, per questo sono raccoglibili solo le sue pigne.
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Letture di San Valentino, qualche idea romantica per una lettura piena di amore

di Benedetta Giovannetti San Valentino è la festa degli innamorati anche se i sentimenti andrebbero celebrati sempre e non solo in questo giorno, però è anche vero che San Valentino è un’occasione in più per riscoprire queste emozioni quindi cosa c’è di meglio che regalare e regalarsi delle letture a tema? Niente, quindi ecco alcuni suggerimenti. Un libro che ho amato molto e che è perfetto per questa ricorrenza è La meccanica del cuore di Malzieu, una fiaba particolare che narra la storia del piccolo Jack e della sua cantante andalusa, colei che è in grado di far vibrare il suo cuore come non mai anche a costo però di fargli provare delle emozioni fatali. Un altro romanzo più classico ma sempre adatto a questo tema è Colazione da Tiffany da cui è stato tratto anche l’omonimo film… Altro imperdibile libro è la saga di Io prima di te di Jojo Moyes, che narra le vicende di Louis Clark e dei suoi amori. Una lettura davvero molto toccante. Se invece preferite letture sempre romantiche ma più leggere e allegre allo stesso tempo, la saga di Bridget Jones è quella che fa per voi. La simpatica trentenne o giù di lì, single e innamorata persa del suo capo e di altri presunti casi umani è l’eroina in cui tutti una volta o l’altra ci siamo identificati. Siete invece amanti dei classici? Amate le storie d’amore di un tempo? Jane Eyre è un classico che non può mancare nella vostra libreria, la bella e tormentata storia d’amore tra l’istitutrice Jane Eyre e l’affascinante e tenebroso Sig. Rochester vi terrà incollati fino all’ultima pagina regalandovi emozioni indimenticabili.
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L’henné e i suoi benefici

di Glenda Oddi L’henné è una polvere ricavata dalla frantumazione delle foglie di una pianta, chiamata Lawsonia Inermis, che ha proprietà tintorie. Il risultato della colorazione con l’henné dipende fortemente dal colore di partenza del capello, la polvere in se e per se è in grado di veicolare una tonalità tendenzialmente calda che va dal rosso, al mogano, all’aranciato. Il suo carattere completamente naturale lo rendono un’alternativa valida alle tinture chimiche. Mentre, infatti, quest’ultime sfibrano e indeboliscono il capello, l’henné lo avvolge, lucida, rinforza e protegge. Allo stesso tempo, consistendo in una polvere che si deposita sopra di esso e non intacca la sua struttura, garantisce maggior volume alla capigliatura. L’henné garantisce benefici anche a chi ha problemi di forfora, doppie punti, capelli secchi e fragili, perché arricchisce e protegge la struttura capillare fino alla totale eliminazione delle doppie punte e ha un effetto normalizzante sulla cute. Malgrado quello che si crede, di henné esiste solo una tipologia, quella derivante dalla Lawsonia Inermis. Quindi quando sentiamo parlare di henné neutro, nero, castano o biondo, ci troviamo di fronte a denominazioni commerciali che fanno riferimento a polveri derivanti da altre erbe, capaci di garantire benefici simile a quella prodotta dalla Lawsonia Inermis. Per applicare l’henné è necessario prendere un etto della sostanza, porla in una ciotola e aggiungere progressivamente piccole quantità d’acqua continuando a mescolare. Quando raggiunge una consistenza fangosa l’henné è pronto per esse applicato sui capelli (utilizzare sempre dei guanti per non tingere la pelle). Bisogna fare attenzione a spargere uniformemente la sostanza e coprire anche le radici. A questo punto è possibile mettere sulla testa una cuffia o avvolgerla con della pellicola e attendere prima di risciacquare. La durata dell’impacco varia a seconda dell’effetto che vogliamo raggiungere, per avere un tintura più forte e capace di coprire anche

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Pizza di patate

di Benedetta Giovannetti Ricetta facile e stuzzicante, perfetta per una cena divertente, la base è fatta di patate ma è farcita come una classica pizza in questo caso, pomodoro, mozzarella e speck, si cuoce in forno ed è una idea semplice ed originale sicuramente da provare Ingredienti per 4 porzioni 800 grammi di patate 50 grammi di farina 00 Sale Pepe Per la guarnizione: 150 grammi di pomodoro 125 grammi di mozzarella fiordilatte 60 grammi di speck a fette Parmigiano grattugiato Olio extravergine di oliva Origano secco Basilico Sale pepe Lessate le patate per 15 minuti in acqua bollente salata, poi scolatele e sbucciatele mentre sono ancora tiepide. Fatele raffreddare e grattugiatele con una grattugia a fori larghi, raccogliendo il contenuto in una ciotola, poi aggiungete la farina un pizzico di sale e pepe. Mescolate e distribuite il composto su una teglia foderata di carta forno e cuocete nel forno già caldo a 200 grandi per circa 20 minuti. In una ciotolina condite la passata di pomodoro con l’olio, il sale, il pepe, il parmigiano a piacere e un po’ di origano. Mescolate bene e distribuite sulla base di patate, aggiungete anche la mozzarella fatta scolare bene e tagliata a dadini e rimettete in forno a 200 gradi fino a quando la mozzarella sarà fusa e la base di patate dorata. Sfornate la pizza aggiungete lo speck e il basilico e servite subito.
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La doccia fredda: tutti i suoi benefici

di Glenda Oddi Chi bella vuol apparire …si sa cosa recita il proverbio, ma alcune pratiche che favoriscono il benessere e la bellezza del nostro corpo rappresentano per la maggior parte delle persone davvero troppo da sopportare. Uno di questi è la doccia fredda: pratica che solo le più coraggiose riescono a mettere in atto, in particolar modo in inverno. Eppure i benefici che garantisce pare siano davvero tanti. Vediamone alcuni: Favorisce la microcircolazione Ha un effetto energizzante Lenisce le irritazioni cutanee, ha quindi un effetto decongestionante (con eccezione per alcuni specifici disturbi (come la couperose e la rosacea ma non solo) per i quali è opportuno seguire le indicazioni mediche); Favorisce il restringimento dei pori dilatati rendendoli meno visibili Riduce i dolori muscolari post allenamento Per le più freddolose che vogliono sperimentare questa pratica il consiglio è di iniziare dai piedi è passare poi alle parti superiori del corpo al fine di rendere più “dolce” il contatto con l’acqua gelida. Il momento migliore della giornata per farla è anche quello in cui è più difficile da affrontare: al mattino, appena alzati, il corpo ne risulterà risvegliato ed energizzato. A termine della doccia, per completare il processo di bellezza, applicare sulla pelle una crema rassodane sulle aree più colpite da inestetismi, poi una crema idratante su tutto il corpo. L’ideale sarebbe farla almeno due volte la settimana, ma nulla toglie che le più coraggiose possano inserirla nella propria routine quotidiana.
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Nail Art per San Valentino, tante idee carine a cui ispirarsi

di Benedetta Giovannetti San Valentino è una festa speciale sia per chi è innamorato e in coppia sia per chi è in single, è la festa dell’amore e quale occasione migliore di una festa così giocosa e romantica per dare un tocco particolare al look delle nostre unghie? Direi nessuna, e allora vediamo quali decorazioni e coloro possono essere usati per questa ricorrenza. Come per il Natale anche qui il rosso la fa da padrone mentre per la decorazione è il disegno a forma di core ad essere il più gettonato, le lunghezze spaziano invece dal corto al lungo a seconda della comodità di chi le indossa. Possiamo quindi optare per una base rosso fuoco con dei cuoricini bianchi disegnati sopra, che se volete provare a fare da sole e avete la mano ferma, possono essere realizzati con uno stuzzicadenti. Oppure un degradé dal rosso al bianco con un’unghia bianca e dei cuoricini risso disegnati sopra. Ma i cuoricini stanno bene su tutto, quindi anche una base rosata o pastello può essere perfetta per esaltare tale decorazione. Un’altra simpatica idea è la decorazione con scritte, ad esempio un’unghia può essere decorata con i cuoricini e un’altra con la parola love; oppure tale parola può essere scritta su più unghie a seconda della lunghezza dell’unghia e dei propri gusti. Il colore della scritta può variare dal nero al glitter dorato o al bianco lucida oppure mat. Altra idea carina da disegnare sulle unghie sono le labbra messe a bacio, rosse su base chiara, rosate su base bianca anche qui basta far andare la propria fantasia e sbizzarrirsi.
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Involtine di zucchine tonno e capperi

di Benedetta Giovannetti Un piatto unico di verdure e proteine pieno di sapore e gusto, un perfetto piano unico per rimanere leggeri ma con gusto. Ingredienti per quattro persone 3 zucchine verdi 180 grammi di filetti di tonno bianco sottolio 40 grammi di capperi dissalati 2 filetti di acciughe 1 spicchio di aglio Olio di oliva 45 grammi di Grana Padano Dop 1 uovo 1 cucchiaio di pangrattato Maggiorana fresca Sale Pepe Pulite le zucchine, privatele delle estremità e tagliatele a metà in senso orizzontale. Aiutandovi con un pela patate o con una mandolina tagliate le zucchine a nastri regolari. Conservare gli scarti e tritarli finemente al coltello. In una padella antiaderente fate insaporire l’olio con l’aglio tagliato a metà e privato dell’anima. Quando sarà dorato eliminatelo e fatevi sciogliere i filetti di acciuga. Unire le zucchine e i capperi tritati finemente. Pepare e salare e togliere dal fuoco. Fate raffreddare. In una ciotola mescolate il tonno ben sgocciolato e unite il grana padano grattugiato, l’uovo e la maggiorana tritata. Schiacciate bene con una forchetta per amalgamare il tutto. Aggiungere il composto di zucchine e capperi e mescolare. Prelevare un po’ di questo composto e porlo all’estremità di una fettina di zucchina. Arrotolatela stretta in modo da ottenere un cilindro e avvolgetelo con una seconda fetta di zucchina. Proseguite fino ad esaurimento degli ingredienti e ponete gli involtini a mano a mano all’interno di una teglia foderata di carta forno. Irrorate con un filo d’olio, cospargete con sale, pepe e pangrattato. Cuocere in forno ventilato già caldo a 200° per circa 25/30 minuti. Sfornate e servire tiepidi.
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Capelli sottili: cosa fare e cosa no

di Glenda Oddi I capelli rappresentano per molte donne un importante elemento di femminilità. Quando sono particolarmente sottili tendono dunque ad essere percepiti come un’imperfezione e/o un problema estetico perché il loro diametro inferiore alla media rende la chioma meno voluminosa e più fragile. Questi capelli sono per giunta particolarmente delicati cosa che li porta a spezzarsi facilmente e quindi ad allungarsi con difficoltà. La principale causa dei capelli sottili è la predisposizione genetica. Oltre questa altri elementi possono contribuire a diminuire il diametro del capello: lo stress, l’uso di particolari farmaci, gli agenti atmosferici (sole, pioggia), lo smog, ecc. Da evitare anche i trattamenti estetici troppo aggressivi come: tinte, decolorazioni, uso eccessivo di phon e piastra, permanente, ecc. Per aumentare il volume della chioma è possibile aiutarsi con degli accorgimenti: Usare shampoo delicati che non aggrediscono il capello; Impiegare trattamenti a base di cheratina e collagene per rinforzarli; Colorare i capelli con l’henné (li luciderà, rinforzerà e creerà un sottile strato protettivo attorno ad essi così da conferire loro maggior volume e allo stesso tempo proteggerli senza rovinarli); Scegliere un taglio pari e medio corto che tende a dare più volume; Controllare l’alimentazione facendo attenzione che sia ricca di frutta e verdura in modo da garantire all’organismo un adeguato apporto di amminoacidi, minerali e vitamine. Importante anche riservare ai capelli sottili un trattamento delicato evitando di usare shampoo troppo aggressivi e balsami troppo grassi che tendono ad appesantirli. Rinunciare all’uso del calore per la messa in piega e, usciti dalla doccia, evitare di frizionarli energicamente con l’asciugamano. La pettinatura, poi, deve avvenire delicatamente con una spazzola o un pettine a denti larghi.
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