Redazione

Nail Art come realizzare da sole il babyboomer

di Benedetta Giovannetti Nato qualche anno fa come “sostituto” della french manicure il babyboomer ha riscosso un successo enorme ma non ha mai del tutto soppiantato il classico french anzi possiamo tranquillamente affermare che i due convivano da buoni vicini senza darsi noia. Perfetto per la manicure delle spose è adatto anche per chi ama una manicure sobria e delicata. E’ ideale sia per unghie non molto lunghe e dalla forma arrotondata, la classica mandorla per intenderci, che per quelle più lunghe e dalla forma a stiletto.Può essere realizzata con gel, semipermanente o con il classico smalto.Caratteristiche di questa nail art è il passaggio graduale dal rosa naturale al bianco sulla punta.I colori sono rigorosamente rosa o bianco ma si può giocare anche con i colori dal rosa carne al rosa acceso e dal bianco gesso al bianco latte. Se usiamo lo smalto tradizione serve una base protettiva levigante, uno smalto bianco e uno rosa naturale, un top coat e una spugnetta in lattice per il make up.Dopo aver applicato la base protettiva si prende la spugnetta e di formano due strisce di colore una vicino all’altra usando lo smalto bianco e rosa e tamponandolo direttamente sull’unghia, se necessario ripetere un paio di volte l’operazione per ottenere la copertura e l’intensità desiderata e una volta asciutto passare il top coat.
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Pelle del viso, consigli per la cura in estate

di Glenda Oddi Durante il periodo estivo la nostra pelle è messa a dura prova dalle alte temperature e dal sole. È fondamentale quindi prendersi cura di lei con ancora più attenzione rispetto il periodo invernale in modo che negli anni resti sana e tonica. Innanzi tutto bisogna dire che non è sufficiente l’uso dei solari per mantenerla in forma e che è importante fare attenzione alla temperatura dell’acqua, l’uso di quella fredda è rinfrescante e tonificante. Durante l’asciugatura poi, non bisogna strofinarla con vigore ma tamponarla con delicatezza. Importante vincere la tentazione di non mettere nulla sul viso a causa del caldo, l’impiego quotidiano di una crema idratante è sempre fondamentale, in qualsiasi stagione. Per evitare di appesantirla troppo si potranno usare creme con una texture leggera e acquosa. Tra queste le cosiddette creme “sorbetto” sono le più amate per i mesi più caldi perché sono molto leggere ma garantiscono comunque una buona idratazione e danno un senso di freschezza sulla pelle. Le pelli grasse a causa della sudorazione dovranno fare ancora più attenzione alla detersione: è fondamentale praticarla sempre al risveglio e alla sera prima di andare a dormire. Altro elemento importante durante i mesi più caldi è lo scrub perché consente di rimuovere la pelle morta presente sul viso e favorire la naturale rigenerazione dell’epidermide. Utile anche l’uso di maschere purificanti all’argilla. Oltre tutto questo è essenziale continuare ad usare ogni volta che ci si espone al sole la protezione solare. É infatti ampiamente noto che i raggi UV sono un importante fattore che favorisce l’invecchiamento della pelle. Dovrà quindi essere usato sempre, anche quando si è in città, certi brand ne producono alcune che hanno una texture leggera e sono pensate anche come ottime basi per il trucco!
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La sindrome premestruale e il corpo femminile

di Glenda Oddi La sindrome premestruale è quell’insieme eterogeneo di sintomi che caratterizza la donna nel periodo subito precedente la comparsa della mestruazione. Circa l’80% delle donne soffre di una sgradevole sintomatologia in concomitanza di questo periodo ma per parlare della sindrome in questione deve ricorrere con costanza e avere una tale gravità da alterare la normale vita quotidiana. Pare che solo nel 5% delle donne si possa dunque effettivamente individuare questo disturbo. I sintomi compaiono genericamente tra i 10 e i 7 giorni prima della mestruazione e sono di varia natura, tra i più comuni abbiamo: cefalea, depressione, tensione mammaria, gonfiore addominale, irascibilità ecc. Solo nei casi più gravi può comportare un disagio così forte da compromettere il normale decorso della vita della donna. Malgrado le numerose ricerche portate avanti nel corso degli anni, non è ancora pienamente chiaro quali fattori siano alla sua base. Tra le cause maggiormente sostenute ci sono la deficienza di progesterone, la disfunzione della tiroide, la mancanza di vitamina B6 che influenza la produzione ormonale o anche un origine psicosomatica. Date le numerose e non ancora chiare cause individuate per la sindrome premestruale, ci sono parecchi farmaci che vengono prescritti per poterne attenuare gli effetti. Tra di essi abbiamo la vitamina B6, i diuretici, i progestinici, la pillola contraccettiva…fino ad arrivare, nel caso in cui la paziente non desideri avere figli, alla rimozione delle ovaie. Il controllo dell’alimentazione pare favorisca l’attenuazione dei sintomi. In questo caso è dunque importante limitare l’assunzione di caffeina, di sale e favorire il consumo di alimenti con alto contenuto di potassio e vitamine come la frutta e la verdura.
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Le pietre delle streghe

di Benedetta Giovannetti Durante una camminata o in riva al mare vi è mai capitato di trovare un sasso bucato? Non sono pietre facili da trovare eppure e in riva ai laghi, sulle spiagge e lungo i torrenti ogni tanto se ne trova qualcuna ma cosa rappresentano?Allora se trovate qualcuna di queste pietre forate raccoglietela perché secondo le culture nordiche è un dono che la natura ha pensato per voi, si ritiene infatti che queste pietre siano una sorta di talismano naturale che protegge dalle malattie, dagli spiriti maligni e che porti fortuna e prosperità. Tale leggenda però non è una credenza di un popolo isolato ma è alla base di moltissime culture ed è di origine antichissima. Infatti non solo tale pietra si trova sotto forma di reperto in molti musei di storia naturale ma anche altri portafortuna come l’acchiappasogni dei nativi americani e alcune monete cinesi hanno la stessa conformazione. Questo prova che tutti i popoli avevano un culto per questo simbolo e che era venerato al pari degli dei. In Europa possiamo far risalire questa credenza ai celti.Le pietre forate in maniera naturale sono tali per effetti di acqua, aria o a volte degli animali, che scavano nella pietra fino a che non appare un foro che crea quella che oggi viene chiamata la pietra delle streghe. A queste pietre erano appunto riconosciuti poteri magici tipo capacità curative, protezioni da maledizione, dalle streghe e dalle malattie. Ancora oggi in Norvegia e Svezia queste pietre sono appese sulle culle dei neonati e sulle pareti dei letti degli ammalati perché si ritiene siano in grado di scongiurare gli incubi e conciliare il sonno. Ma la loro capacità più potente sarebbe quella di aprire le finestre attraverso le quali vedere il mondo degli spiriti invisibili. Secondo un’altra leggenda se si

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Gioielli di tendenza primavera estate 2021

di Benedetta Giovannetti In primis ritornano di moda i fiori, ok non sono una novità ma piacciono sempre e quindi via a fiori smaltati o a forma di margherita. Altra tendenza che ritorna spesso è lo stile etnico, che si è composto di gioielli piuttosto importanti e grandi, ma possono essere indossati o con una t-shirt e degli short per alleggerirne la portata o enfatizzarli all’estremo con caftani fantasia, in modo da farli risaltare ancora di più. Altro must in voga questa estate sono le perline, quindi via a collanine, braccialetti e orecchini maxi che esaltino i nostri abiti e magari la nostra abbronzatura. Amate i gioielli grandi? Allora il braccialetto della schiava è vostro e sì sta per tornare di moda… Messo ad un braccio solo color oro o coloro argento sono perfetti per delle serate fuori. Vi piace essere chic e far vedere che indossate un capo di una certa griffe? Allora via a braccialetti con ciondoli che portano il nome della casa madre, magari accostato a qualche altro elemento decorativo
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L’acqua micellare, un prodotto ideale per la detersione del viso

di Glenda Oddi La detersione del viso è importante per rimuovere da esso le tossine accumulate durante il giorno o il sebo in eccesso prodotto durante la notte. Per questo motivo è raccomandata due volte nella skincare routine: la mattina appena alzati e la sera prima di coricarsi. Ma cosa usare per garantire la sua pulizia senza alterare il delicato equilibrio dell’epidermide? Tra i vari prodotti proposti sul mercato c’è l’acqua micellare, valida sia per la rimozione dei residui di trucco che per la detersione dell’epidermide. La si può utilizzare applicandola su un dischetto in cotone che deve poi essere passato delicatamente su tutto il viso senza necessità di risciacquare. Le sue proprietà per la pulizia del viso si basano sul fatto che è costituita da microscopiche micelle, sostanze che si riuniscono a formare delle piccole sfere in grado di inglobare le tossine, il sebo e il make-up presenti sul nostro viso. Gli elementi base della composizione di questa sostanza sono dunque acqua e micelle ma nelle numerose varianti in commercio si può presentare arricchita con sostanze idratanti, lenitive o estratti di varia natura. A differenza degli atri detergenti per il viso è in grado, con la sua delicatezza, di rimuovere le impurità senza però intaccare il delicato equilibrio dell’epidermide con la sua barriera idro-lipidica che la difende dalle aggressioni esterne. Oltre quanto già detto gli aspetti positivi dell’acqua micellare sono numerosi, per esempio è ideale per le pelli particolarmente sensibili e con tendenza a sviluppare allergie proprio per la sua composizione essenziale, in più risulta essere un prodotto davvero economico: con un flacone è possibile, infatti, detergere numerosissime volte il viso. Questo prodotto innovativo è nato negli anni ’80 per garantire nei backstage un rapido cambio di trucco alle modelle, solo in un secondo momento le ditte produttrici di

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Unghie gel piedi, i colori di tendenza di questa primavera/estate

di Benedetta Giovannetti E’ giunto quindi il momento di prendersi cura anche di loro con una pedicure ben fatta e dai risultati duraturi.Come per le mani se vogliamo che le nostre unghie restino perfette più a lungo il gel è senza dubbio la soluzione migliore. Vediamo quindi qualche idea simpatica da cui prendere spunto. Il primo grande classico intramontabile è l’abbinamento smalto mani e piedi, questa non è una regola fissa da seguire ma è una soluzione che molte donne adottano per sentirsi sempre in ordine. Se non siete però fan dell’abbinamento mani e piedi potete sempre osare optando per colori diversi, magari se non volete qualcosa di troppo eccessivo potete optare per colori diversi ma facenti parte della stessa famiglia cromatica. Tra i colori più gettonati ci sono i classici nude che vanno dal bianco latte al rosa carne oppure per andare completamente su colori totalmente opposti ai nude, un gel nero anch’esso comunque molto richiesto per i piedi. Se invece amate osare e non vi spaventa provare qualcosa di estremo un bel bianco gesso con piccoli puntini neri o un verde acqua, (il classico Tiffany) sono sempre di grande impatto. Vi siete già abbronzate e volete far risaltare il vostro colorito? Allora un bello smalto fluo fa al caso vostro. E poi? E poi via alla vostra fantasia tra colori e decorazioni c’è solo l’imbarazzo della scelta.
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Tramezzini al salmone

di Benedetta Giovannetti Qui si unisce il salmone affumicato con la certosa per un risultato morbido e dal gusto leggero Ingredienti per 4 persone 4 fette rettangolari di pane per tramezzini,100 grammi di salmone affumicato io prendo lo scozzese perché come gusto mi piace di più.100 grammi di certosa1 ciuffo di prezzemolo Per prima cosa lavate bene il prezzemolo e tritatelo finemente con una mezzaluna su un tagliere, poi trasferitelo in una terrina. In questa terrina aggiungete la certosa e amalgamate delicatamente lavorando il tutto a crema con una forchetta. Poi prendete il pane per tramezzini e cospargete le fette con la certosa e distribuitevi sopra le fette di salmone affumicato e coprite ognuna con un’altra fetta di pane. Tagliate ogni fetta a metà e poi dividete ogni parte in due tagliandole in diagonale in modo da ottenere in totale otto tramezzini triangolari al salmone pronti per essere gustati… Se non avete le fette di pane per tramezzini potete sempre usare del pancarrè dopo aver eliminato i bordi. Se non amate i formaggi molli potete comunque abbinare il salmone con del burro o della maionese o con dell’avocado.  
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La rosa del deserto, un fiore “particolare”

di Benedetta Giovannetti Essa è un aggregato di cristalli di gesso, il cui colore giallo ocra è dato dal frutto di tracce di altri minerali. Il suo nome è dato dall’ambiente in cui si forma, e dalla sua peculiare forma che ricorda tanto i petali di una rosa. Il gesso che compone le rose del deserto si cristallizza in un sistema monoclino di aggregati a forma di cristalli piatti che si assottigliano verso le estremità. Questa forma è indotta dall’ambiente arido tipico della sabbia desertica. Infatti e alte temperature e l’aria tersa inducono una evaporazione mineraria selettiva che porta alla formazione dei cristalli di gesso a forma di rosa. Dal punto di vista chimico il suo composto è solfato di calcio idrato. Il colore giallo ocra è dato dalla sabbia che si incorpora nella struttura cristallina della pietra e dai minerali che essa contiene, se nella sabbia sono presenti ossidi di ferro, la rosa assume un colore quasi arrugginito. Tale “fiore” si trova prevalentemente nelle località desertiche o dove l’aria è tersa e l’ambiente è arido, per questo si può trovare in varie località del globo, tipo Tunisia, Marocco, Algeria, Egitto, Emirati Arabi. In Europa si trova in alcune isole della Spagna, mentre negli Usa si forma in Arizona e Messico. A volte viene usata anche in cristalloterapia come ciondolo per aiutare a recuperare speranza a forza specie a seguito di esperienze negative.
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L’amenorrea, un segnale di allarme

di Glenda Oddi L’amenorrea consiste nell’assenza di mestruazioni. Questa condizione è, in alcuni casi fisiologica nel corpo femminile, per esempio durante la gravidanza, prima della pubertà, dopo la menopausa o durante l’allattamento.  In altri casi, invece, la sua manifestazione non è naturale e per questo può essere segnale di un malessere fisico. Volendo essere ancora più specifici bisogna ricordare la distinzione tra l’amenorrea detta “primaria” e quella “secondaria”. Nella prima la mestruazione non è mai comparsa nel soggetto, neanche dopo la pubertà, mentre nella seconda essa scompare dopo un primo periodo della vita in cui era regolarmente presente. Si parla quindi di amenorrea primaria quando la mestruazione non compare entro i 16 anni di età. La causa di questo può essere legata o ad un mancato pieno sviluppo dell’organismo che si presenta “in ritardo” nel processo di crescita o, nel caso di corpo ben sviluppato, a malformazioni degli organi genitali o a problematiche nella produzione degli ormoni che regolano il ciclo femminile. Altri possibili casi sono la denutrizione, le avitaminosi, le anemie gravi e malattie infettive come la tubercolosi. Per l’amenorrea secondaria, invece, ci sono tra le cause principali problematiche legate alla produzione degli ormoni da parte del corpo, la denutrizione, l’asportazione chirurgica degli organi genitali e numerose altre patologie, per esempio neoplasie e sindromi interessanti gli organi riproduttivi o le ghiandole che secernono gli ormoni, come ad esempio l’ipofisi e le ghiandole surrenali. Un altro possibile fattore è il forte stress, condizioni psicologiche di disagio o l’intensa attività sportiva (si verifica infatti spesso nelle atlete professioniste). Il ciclo femminile è un importante processo di regolazione del corpo della donna. La sua assenza può quindi suggerire la presenza di una condizione di malessere fisico o psicologico. L’assenza della mestruazione rappresenta dunque un importante campanello di allarme che deve invitare a

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I cinque animali sacri dell’antico Egitto

di Benedetta Giovannetti Scopriamo quindi quali erano i cinque animali sacri nell’antico Egitto. Alcuni erano considerati divinità e venivano venerati come dei con tanto di templi e statue in loro onore. Il primo animale sacro è il coccodrillo. Costui è tra gli abitanti più famosi del Nilo ed è conosciuto fin dall’antichità, rappresentava il dio Sobek ed era venerato dagli antichi egizi che mummificavano anche molti esemplari di questo rettile, simbolo della fertilità e del potere assoluto del faraone. Addirittura per molti egiziani era considerato un onore morire nelle fauci di questo animale. Tutt’oggi i pescatori eseguono diversi rituali prima di salpare con le loro barche per evitare di incontrarne uno. Il secondo animale sacro è il falco che rappresenta il dio Horus, considerato creatore della civiltà, è legato al cielo, alla guerra ed alla caccia ed era figlio di Iside e Osiride. Da qui la leggenda dell’occhio di Horus che ha caratteristiche magiche, purificanti e curative, pare infatti che il dio perse l’occhio sinistro in un combattimento contro lo zio responsabile della morte di suo padre, occhio che venne sostituito da uno dotato di poteri magici. Terzo animale sacro è il gatto, il più famoso tra gli animali sacri dell’antico Egitto, era considerato l’anello do congiunzione tra cielo e terra, tanto che quando moriva un gatto i faraoni concedevano loro funerali degni di un nobile. Bastet non a caso aveva la testa di gatto e proteggeva la casa i templi tenendo lontano gli spiriti maligni. Quarto animale è lo sciacallo, associato ad Anubi il dio dei morti e protettore degli imbalsamatori. A lui il compito di accompagnare gli spiriti dei defunti al cospetto di Osiride che pesando i loro cuori decideva se ammetterli in paradiso. Quinto animale è lo scarabeo, legato al sole del mattino il dio Khepri, appare

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L’erba di San Giovanni, un potente antidepressivo

di Glenda Oddi Siamo abituati a pensare che i rimedi naturali siano più blandi ed innocui di quelli farmaceutici ma non è così. Anche l’uso di erbe, decotti, capsule e quant’altro può essere realizzato con sostanze officinali di origine naturale, deve essere effettuato con criterio e su indicazione di un medico o comunque di un erborista. Un caso esemplare è quello dell’iperico, noto anche col nome di “erba di San Giovanni”(per il suo momento di massima fioritura che cade in prossimità del giorno di Giugno dedicato al santo). Una denominazione popolare la chiama “scacciadiavoli” proprio perché capace di liberare la mente dai pensieri negativi. Questa pianta dai caratteristici fiori gialli è, infatti, un potente antidepressivo e la sua efficacia è stata confermata da analisi scientifiche. Come per i farmaci con le medesime proprietà, i suoi benefici si accompagnano ad effetti collaterali quali: ansia, attacchi di panico, vomito, amnesia. Inoltre può interagire con altri farmaci che si stanno assumendo, per esempio riduce l’effetto della pillola anticoncezionale e interferisce con alcune sostanze che garantiscono la fluidificazione del sangue. L’iperico è quindi un vero e proprio farmaco, anche se non prodotto in laboratorio ma creato dalla natura. La sua azione è affine agli antidepressivi tradizionali e per questo ne presenta anche gli stessi effetti collaterali. Per questo motivo non deve essere mai auto-prescritto e assunto con leggerezza. La sua sensibilità alla luce solare rende comunque questo rimedio non consigliabile durante il periodo estivo perché potrebbero insorgere arrossamenti ed eczemi. Anche se analisi scientifiche hanno pienamente provato la sua azione antidepressiva sul sistema nervoso, riconoscendolo di fatto come uno psicofarmaco, ancora attualmente è acquistabile senza prescrizione medica.
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