Le ragazze della Milano bene che inventarono Diabolik   

Il primo fumetto noir italiano delle sorelle Giussani

“Le regine del terrore, le ragazze della Milano bene che inventarono Diabolik”. Questo il titolo con cui è uscito nel 2019 il libro biografia, scritto da Davide Barzi. Le menti che partorirono quello che poi è passato alla storia come “Il genio del male”, in arte Diabolik, appartengono a due insospettabili sorelle della borghesia milanese. Sembra infatti che nei salotti della Milano “bene” le creatrici di Diabolik fossero state soprannominate come “le regine del terrore”. 

Eppure Angela e Luciana Giussani, perché è di loro che si sta parlando, non sembravano avere proprio nulla di così terribile. Anzi a giudicare dall’aspetto, le foto dell’epoca rimandano l’immagine di due gran belle ragazze. Le personalità che le caratterizzava erano piuttosto diverse; diversità che nel tempo si rivelerà un fattore determinante quanto a complementarietà. Ripercorrendo per sommi capi la loro vita ante Diabolik, entrambe crescono e frequentano gli ambienti della borghesia milanese, sviluppando due caratteri molto diversi. 

Angela ha un’indole più anticonvenzionale per gli stereotipi femminili dell’epoca. Negli anni Cinquanta non solo guida la macchina, ma consegue anche il brevetto da pilota di aerei. La sua avvenenza le apre altresì le porte degli atelier diventando in breve tempo modella per la pubblicità. Poi, non paga di questi traguardi, diventa pure giornalista, per poi convolare a nozze con l’editore Gino Sansoni. Un passo che le consentirà di affiancarlo nella sua attività, come autrice e redattrice di una collana di libri per ragazzi. La sua indole intraprendente la spingerà poi a staccarsi e a fondare la casa editrice Astorina, con la quale comincerà a pubblicare fumetti. 

E così il 1° novembre del 1962 esce il primo numero di Diabolik, “il Re del terrore”. Il successo è talmente grande che Angela pensa bene di coinvolgere nell’ “impresa” editoriale la sorella Luciana al tempo impiegata con un buon posto di lavoro. Anche questa intuizione si rivela felice. Infatti anche la sorella sembra essere “sedotta” dall’avventura editoriale e non esita più di tanto ad abbandonare l’impiego fisso e ben retribuito che per tante donne era un miraggio. E così le avventure a fumetti cominciano ad essere scritte a quattro mani. Grazie quindi alle intraprendenti sorelle Giussani il mondo conoscerà il tascabile nero per adulti che rappresenta peraltro anche il primo fumetto noir italiano.

Di Maria Teresa Biscarini

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