La mitologia greca è ricca di storie affascinanti che intrecciano amore, eroismo, tradimento e redenzione. Tra queste, quella di Arianna e Teseo emerge come una delle più emblematiche. La loro storia ci trasporta in un mondo antico dove dèi e uomini interagivano in modi che plasmavano il destino dell’umanità.
Chi erano Teseo e Arianna
Teseo, figlio di Egeo, re di Atene, è noto soprattutto per la sua impresa contro il Minotauro, una creatura mostruosa metà uomo e metà toro. Ogni nove anni, Atene era costretta a inviare sette giovani e sette fanciulle a Creta come tributo per essere sacrificati al Minotauro, che viveva nel labirinto costruito da Dedalo. Deciso a liberare la sua città da questo terribile destino, Teseo si offrì volontario per affrontare il Minotauro.
A Creta, Teseo incontrò Arianna o Ariadne, figlia di Minosse, il re dell’isola. Arianna s’innamorò perdutamente del giovane eroe e decise di aiutarlo nella sua missione. Gli consegnò un gomitolo di filo di lana, che in seguito divenne noto come “il filo di Arianna“.
Il filo avrebbe permesso a Teseo di orientarsi nel labirinto e ritrovare la via d’uscita dopo aver sconfitto il Minotauro. Grazie a questo prezioso aiuto, Teseo riuscì a uccidere il mostro e a guidare i giovani ateniesi fuori dal labirinto, salvandoli da un destino crudele.
La fuga e l’abbandono
Dopo la vittoria, Teseo e Arianna fuggirono insieme da Creta, sperando in un futuro felice. Tuttavia, il loro viaggio terminò tragicamente sull’isola di Nasso. Secondo la versione più comune della leggenda, Teseo abbandonò Arianna mentre dormiva.
Le ragioni di questo tradimento non sono chiare: alcune versioni parlano di un intervento divino che obbligò Teseo a lasciare Arianna, altre suggeriscono che l’eroe si disinnamorò semplicemente di lei.
Sola e disperata, Arianna fu trovata da Dioniso, il dio del vino e della festa.
Dioniso (Bacco per i romani) s’innamorò di lei e la sposò, portandola con sé sull’Olimpo, dove divenne una divinità.
Il diadema che il dio Dioniso regalò alle nozze ad Arianna, fu lanciato in cielo e trasformato da Zeus nella costellazione della Corona Boreale.
La trasformazione di Arianna da principessa abbandonata a dea immortale simboleggia una sorta di redenzione e riscatto, dimostrando come anche i momenti più bui possano portare a novità positive.
L’eredità del mito
La storia di Arianna e Teseo ha ispirato artisti, poeti e filosofi per millenni, offrendo un ricco terreno per l’esplorazione dei temi dell‘amore, del tradimento e della redenzione. Il mito ci ricorda la complessità delle relazioni umane e le conseguenze delle nostre azioni. Inoltre, il “filo di Arianna” è diventato una metafora universale per indicare una soluzione o una guida che permette di superare le difficoltà.
In definitiva, la leggenda di Arianna e Teseo ci offre una finestra sul mondo antico, dove l’eroismo s’intrecciava con l’amore e il divino interveniva nei destini degli uomini. È una storia che continua a parlare ai cuori moderni, insegnandoci lezioni senza tempo sull’umanità e il destino.
Il mito di Arianna, Teseo e Dioniso in Storia dell’Arte
La leggenda di Arianna e Teseo, e l’incontro tra Arianna e il dio Dioniso, ha influenzato i più grandi artisti del passato che ci hanno lasciato in eredità opere d’arte bellissime, sia in pittura, sia nella scultura.
Arianna addormentata è una scultura romana di cui esistono diverse copie, tra cui una conservata nei Musei Vaticani a Roma, e un’altra agli Uffizi di Firenze.
Da analoghe rappresentazioni presenti nei sarcofagi romani, è plausibile che la scultura facesse parte di un gruppo raffigurante Dioniso in piedi e il suo corteo che si avvicina alla figura dormiente.
L’incontro tra Arianna abbandonata e il dio Dioniso è magistralmente raffigurato dal grande Tiziano nella sua tela intitolata Bacco e Arianna del 1520-1523 e conservata nella National Gallery di Londra.
La scena ci mostra il dio Dioniso mentre arriva sulla spiaggia di Naxos dove si trova Arianna abbandonata da Teseo; il dio è seguito dal suo festoso corteo di baccanti, fauni, animali e satiri. Tiziano ha dipinto un dinamico e plastico Dioniso, fulcro della scena pittorica, come un bellissimo giovane che si protende verso Arianna.
Arianna dà a Teseo il filo per uscire dal labirinto è il titolo di un suggestivo quadro di Pelagio Pelagi, conservato ai Musei Civici d’Arte Antica di Bologna.
Il tema dell’abbandono di Arianna da parte di Teseo, è invece il soggetto di due quadri dipinti da due famose pittrici del passato, evidentemente il tema dell’abbandono è più sentito da parte delle donne.
Il quadro più antico è di Angelica Kauffmann del 1782, dal titolo Arianna abbandonata da Teseo, quadro esposto alla Gemäldegalerie Alte Meister di Dresda.
Infine, un’amareggiata e triste Arianna abbandonata è il soggetto di un quadro carico di pathos e sentimento di Evelyn De Morgan. Il quadro è del 1877, dal titolo Ariadne abbandonata a Naxos, si trova esposto alla The Morgan Foundation di Londra.
By Rosa Maria Garofalo