altre bamboline giapponesi portafortuna, si tratta delle bambole daruma, ossia delle figure votive giapponesi senza gambe, né braccia che rappresentano Badhidharma, fondatore e primo patriarca dello zen.
I suoi colori più famosi sono il rosso, il verde, il giallo e il bianco.
Il suo volto a differenza delle bamboline kokeshi è un volto stilizzato da uomo con barba e baffi.
Gli occhi sono rappresentati da due cerchi bianchi, mediante l’inchiostro nero si dovrà disegnare un solo occhio che rappresenta l’obiettivo da raggiungere.
Una volta che l’obiettivo verrà raggiunto si disegnerà anche il secondo occhio, se però entro un anno l’obiettivo prefissato non si avvera la povera bamboletta dovrà essere bruciata.
Questa bambola si diffonde in Giappone durante il periodo Edo quando cominciarono ad essere usati come talismani contro il vaiolo.
La bambolina infatti simboleggia l’ottimismo, la forza e la capacità di rialzarsi dopo ogni caduta.
Quest’ultima caratteristica è rappresenta dalla loro forma che, avendo un basso centro di massa, consente alla bambola di raddrizzarsi da sole dopo essere state spinte da un lato.
In alcune bambole poi sono presenti delle scritte sulle guance che rappresentano il desiderio espresso, mentre il cognome del proprietario può essere scritto sul mento.
La bambola di solito viene esposta nel punto più alto della casa, di solito vicino ad oggetti importanti, fino a che il desiderio non viene esaudito.
Di solito si ha una singola bambola per volta e si acquistano all’interno o vicino a templi buddisti, la loro altezza può variare dai 5 ai 60 cm.