Con questo termine si specificano, nella mitologia slava, le divinità, gli spiriti e i demoni femminili associati ai fiumi, ai laghi, agli stagni e ai corsi d’acqua in generale.
Chi sono le Rusalki
Le Rusalki (singolare Rusalka) discendono dalle ninfe e dalle sirene greco-romane e medievali, fanno parte del corpus della mitologia slava, che a differenza di quella greco-romana, presenta diverse variazioni tra i vari popoli slavi.
I popoli slavi sono tradizionalmente divisi lungo le linee linguistiche in: Slavi Occidentali, Slavi Orientali e Slavi Meridionali e tutti hanno racconti mitologici con le Rusalki come protagoniste.
Le caratteristiche fisiche delle Rusalki e le loro funzioni variano molto nelle diverse culture slave, come anche i nomi utilizzati per definirle, però hanno tutte alcune caratteristiche comuni fra loro.
Sono donne giovani e attraenti di solito, con lunghi capelli e occhi verdi, con corone di fiori intrecciate sul capo e vestite con lunghe vesti bianche, ma spesso erano raffigurate anche nude.
In alcuni racconti orali della mitologia slava se ne parla come di donne cadaveriche e notturne.
In altri racconti ancora sono descritte come donne con il corpo metà umano e meta pesce, come le sirene della tradizione medievale.
Di notte uscivano dall’acqua per ballare alla luce della luna, il loro albero sacro era il platano.
La loro festa era all’inizio di maggio, la cosiddetta Settimana delle Rusalki, quando uscivano dall’acqua in pieno giorno e si mettevano a sedere sui rami dei platani. Durante questa festa gli uomini si riposavano dal lavoro e nuotavano, anche le donne dovevano festeggiare non lavorando, altrimenti erano punite dalle Rusalki.
Quando sono identificate come spiriti, ci si riferisce a loro come alle anime delle giovani donne decedute per suicidio oppure morte per omicidio da parte dei loro amanti o familiari.
Tornavano a infestare i luoghi dove erano morte e se la loro dipartita era vendicata, potevano trovare finalmente la pace.
Le varie leggende inoltre ci informano che perfino una donna normale poteva diventare una delle Rusalki se per caso le avesse incontrate di notte.
Il mattino dopo, la famiglia poteva trovare una ghirlanda di fiori nei pressi dell’abitazione, ed era l’indicazione certa che la loro familiare non poteva più fare ritorno a casa perché era diventata una Rusalka.
Invece, quando sono identificate come demoni, hanno delle caratteristiche malvagie, come adescare gli uomini con il loro canto e la loro bellezza, alla maniera delle sirene, e farli morire annegati.
Le Rusalki e le arti figurative
Il mito delle Rusalki ha influenzato notevolmente le arti figurative degli artisti di origine slava.
Il pittore polacco Witold Pruszkowski (1846-1896) nel 1877 ha dipinto un quadro dal titolo Rusalki, ora esposto al Museo Nazionale di Cracovia.
Tre fanciulle con abiti tradizionali polacchi e con ghirlande di fiori in testa, si apprestano a passare la notte all’aperto.
Nascosto tra gli arbusti, s’intravede un uomo per terra, forse ammaliato dalle Rusalki, si è addormentato oppure è stato ucciso dalle ninfe.
Il quadro Rusalki del pittore russo contemporaneo Andrey Alekseyevich Shishkin, ci mostra una scena romantica notturna nei pressi di un corso d’acqua. Due giovani e attraenti fanciulle Rusalki cercano di convincere un bel giovane a seguirle.
Andrey Alekseyevich Shishkin ha dipinto moltissimi quadri sulla mitologia slava.
Dzheneev Ivan Alexeevich (1868-1955) pittore e grafico russo con il suo quadro del 1907 dal titolo Profondità dell’acqua. Vortice raffigura una scena con un pescatore ammaliato dalle Rusalki che sta per essere trascinato in fondo al lago.
Konstantin Yegorovich Makovsky (1839-1915) pittore russo rappresentante dell’Arte Accademica russa, ci ha lasciato un bellissimo quadro dal titolo Rusalki, dove uno stuolo di bellissime Rusalki nude, tesse ghirlande di fiori e sono raffigurate mentre danzano e formano una catena tenendosi per mano una con l’alta salendo verso il cielo e perdendosi nel buio della notte.
L’elenco delle opere artistiche, che hanno come soggetto le Rusalki, è molto lungo e non basta un articolo per descriverle.
Come le divinità greco-romane hanno influenzato l’Arte dell’Europa Occidentale , cosi le divinità slave hanno influenzato l’Arte dei popoli slavi.
By Rosa Maria Garofalo