Dai bassifondi all’Impero di Bisanzio grazie ad arguzia e avvenenza.
Si dice che la necessità aguzza l’ingegno e la vita di Teodora di Bisanzio ne è una chiara esemplificazione. La sua vicenda si lega a doppio filo alle vicissitudini dell’Impero romano d’Oriente. La sua nascita la colloca in una famiglia di basso rango; è infatti figlia di un’attrice e di un guardiano di orsi. Quando Teodora è ancora una bambina, il padre muore per cui la sussistenza della piccola è sulle spalle della madre che lotta duramente contro la povertà. Non è uno scherzo per l’epoca sopravvivere quando il padre di famiglia viene a mancare. E così anche la piccola viene esposta a varie vicissitudini che la costringono a crescere anzitempo. Oltre al teatro, sembra che la ragazzina venne esposta alle pratiche della prostituzione. Una dura “scuola di vita” che, in qualche modo, le tornerà utile nei suoi trascorsi di amante di uomini di potere.
Poi ad un certo punto quando ormai è una giovane donna avviene l’incontro con Giustiniano, nipote dell’Imperatore. Il giureconsulto, uomo fatto e navigato, sembra subire il fascino dell’incantatrice Teodora, donna ancora giovane, ma temprata dalla vita che sembra sedurre con più di una freccia al suo arco. Un legame ben diverso dagli amori passeggeri e meramente sensuali offerti dalla media delle donne che si offrivano al grande giurista. Al punto che la coppia convola ben presto a nozze formalizzando quel legame, al principio, nato sembra da un incatenamento dei sensi. Giustiniano è sì un uomo di esperienza e dedito allo studio, ma pur sempre sensibile al fascino femminile.
Questo si rende possibile grazie ad un passaggio fondamentale della storia. Giustiniano convince infatti il vecchio zio ad abrogare la legge che vieta le nozze di personalità di rango con donne di basso ceto e di dubbia fama. Si tenga conto che le attrici, fino a pochi decenni fa, erano spesso messe alla gogna indipendentemente dalle loro condotte, più o meno licenziose. A condurci per mano in questo excursus tra luci ed ombre di Teodora di Bisanzio sono le autrici Luise F. Pusch e Susanne Gretter del libro “Un mondo di donne” di Pratiche Editrice.
Citando testualmente “fin dall’inizio Teodora esercita il potere alla pari del marito, migliorando sotto molti aspetti la condizione delle donne. Grazie a lei vengono infatti modificate le leggi sul divorzio, le donne posson inoltre entrare in possesso di un patrimonio, (fino ad allora assolutamente impensabile). Le attrici poi non subiscono più la gogna del loro status. E’ inoltre prima consigliera nelle questioni che arrovellano Giustiniano per mantenere la stabilità dell’Impero. Una figura quindi molto significativa sotto molteplici punti di vista e che ha costituito anche il fulcro di una affascinante storia romanzata. Per chi volesse approfondire il profilo di Teodora, il titolo evocativo dato al volume è: “Città Femmina” di Paul I. Wellman di Edizioni Accademia.
Di Maria Teresa Biscarini