di Benedetta Giovannetti
Gli egizi sia uomini che donne curavano molto il loro aspetto fisico e questo faceva sì che si preoccupassero anche dei capelli.
Le pettinature e le parrucche aiutavano a mettere in risalto i gioielli e i vestiti completando l’abbellimento del corpo.
I capelli dei bambini ad esempio erano raccolti in un ciuffo che ricadeva sulla spalla destra coprendo l’orecchio. Il ciuffo poteva essere intrecciato oppure poteva essere una semplice coda di cavallo, mentre il resto dei capelli era tagliato molto corto o completamente rasato.
All’età di dieci anni, con la circoncisione il ciuffo veniva tagliato segnando così il passaggio all’età adulta, mentre le bambine portavano di solito i capelli corti, sebbene nel nuovo regno appaiono usanze differenti.
Gli uomini di tutte le classi sociali come regola generale portavano i capelli corti anche se a seconda della posizione sociale esistevano diversi stili.
Ad esempio gli alti dignitari portavano piccoli ricci che coprivano le orecchie formando una curva dalle tempie alla nuca.
Le donne invece seguivano la moda, prima nell’antico Egitto con una predilezione per i capelli corti o di lunghezza media poi col passare del tempo le chiome si allungarono e vennero raccolte in treccine sottili.
Il lavaggio dei capelli era una pratica essenziale e si usavano oli e profumi per la cura dei capelli e tinture per nascondere i capelli bianchi.
I sacerdoti invece dovevano radersi completamente testa e corpo come purificazione per entrare nei templi.