Per la prima volta la giornata sui disturbi alimentari che si celebra il 15 marzo ha un riconoscimento istituzionale. Colpite ogni anno oltre 3 milioni di persone; in Italia il 70% sono adolescenti.15 marzo 2019: prima giornata nazionale sui disturbi alimentari
Di Annarita Felcini
Il 15 marzo 2019 è la prima giornata nazionale per la lotta contro i disturbi alimentari ad essere riconosciuta a livello istituzionale. Una giornata importante, incentrata su un argomento sul quale non si possono più chiudere gli occhi: in Italia sono oltre 3 milioni le persone che hanno problemi di peso, cibo e immagine corporea; di queste, il 70% sono adolescenti. Infatti, tra i 12 e i 25 anni, i disturbi alimentari costituiscono la prima causa di morte per malattia. Ogni anno in Italia muoiono di anoressia e bulimia 3.240 persone; il 20% dei casi riguarda bambini e ragazzi tra gli 8 e i 14 anni.
Insomma, i disturbi alimentari stanno ormai assumendo le caratteristiche di una vera e propria epidemia sociale, ma solo il 10% di chi soffre chiede aiuto.
Per questo è nata la giornata dedicata alla lotta contro i disturbi alimentari che, in realtà, è giunta all’ottavo appuntamento, ma solo quest’anno le istituzioni pubbliche le hanno conferito un riconoscimento istituzionale.
Simboleggiata dal fiocchetto lilla, la giornata è celebrata in tutto il territorio nazionale, in particolare nelle grandi città, dove sono allestiti punti d’informazione aperti a tutti: l’obiettivo è, infatti, quello di rendere consapevoli le persone dell’esistenza di questi disturbi, così da conoscerli e intervenire preventivamente. Nelle sedi di alcune associazioni (come Never Give Up, la onlus di professionisti che dal 2014 si occupa di sensibilizzare, prevenire, intercettare i fattori di rischio e trattare precocemente i Disturbi della Nutrizione e dell’Alimentazione), è possibile ascoltare la testimonianza di chi ha dovuto lottare per combattere i disturbi, così da capire come nascono, in che modo si manifestano e come bloccarli prima che sia troppo tardi.
Non mancano gli appuntamenti con psicologi e medici esperti di queste problematiche, con cui è possibile confrontarsi e aprire un dibattito per chiarire tutti i dubbi in merito.“Il riconoscimento da parte delle istituzioni della giornata sui disturbi del comportamento alimentare è un segno importante di pubblica consapevolezza di quella che è un’emergenza sociale, ma troppo spesso sottovalutata o non compresa – ha affermato Stefania Sinesi, presidente e direttore scientifico di Never Give Up – La nostra associazione è stata fondata proprio con l’obiettivo di supportare le persone affette da questo disturbo, in particolar modo gli adolescenti, e di spronarli a chiedere aiuto, per non sentirsi soli o giudicati. Riteniamo fondamentale che anche il mondo delle istituzioni abbia finalmente acceso l’attenzione sul tema: abbattere riserve e preconcetti sul problema, sensibilizzare chi soffre ad agire, ma anche chi può aiutare a farlo nel modo corretto, è essenziale”.