Sono sempre più numerose le donne con ruoli di responsabilità che sono fautrici di una dura lotta politica contro i cambiamenti climatici che impattano sui Diritti umani e di equità di genere.
Di Carmen Marinucci
Intervenuta alla Conferenza TEDWomen del 2015 (Monterrey-California, 27-29 maggio 2015) per parlare sul perché i cambiamenti climatici costituiscono una minaccia per i diritti umani, l’ex Presidente della Repubblica d’Irlanda Mary Robinson, ex Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Diritti Umani e inviato speciale del Segretario generale delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici, ha ricordato la Marcia per il Clima di New York del 21 settembre 2014, quando alla vigilia della Conferenza ONU sul Clima (23 settembre 2014), si svolse la più grande manifestazione per il clima mai avvenuta.
“Ricordo molto bene la Marcia per il Clima dello scorso settembre, fu un grande stimolo, non solo a New York, ma in tutto il mondo, e dobbiamo costruirci sopra – ha sottolineato la Robinson che ora presiede la Fondazione che porta il suo nome per la Giustizia Climatica
Marciavo con delle famiglie anziane, e vidi un cartellone un po’ più lontano, ma eravamo così stretti gli uni agli altri, perché dopo tutto, c’erano 400 000 persone per le strade di New York, che non riuscii ad arrivare a quel cartellone, mi sarebbe piaciuto poterci camminare dietro, che diceva, ‘Nonne Arrabbiate!’ (considerando le risate del pubblico, il termine angry doveva avere un senso… più forte)”.
Il rispetto dei Diritti umani e dell’equità di genere sono infatti elementi imprescindibili per affrontare gli impatti del cambiamenti climatici, come peraltro è ben consapevole un’altra leader della causa qual è Alexandra Ocasio-Cortez, la più giovane donna che sia mai stata eletta al Congresso statunitense, appartenente all’ala progressista del Partito Democratico statunitense, entrata alla Camera dei Rappresentanti con le elezioni di mid-term dello scorso autunno.Nel suo Programma politico con cui si è presentata all’elettorato ha posto come priorità la “mobilitazione contro i cambiamenti climatici”, tant’è che il 14 febbraio 2019 ha presentato al Congresso una Risoluzione per un Green New Deal, con cui si chiede al Governo federale di conseguire una serie di obiettivi per portare gli Stati Uniti ad azzerare le emissioni nette di gas serra, per creare milioni di nuovi posti di lavoro verdi, per implementare infrastrutture sostenibili e per dar vita a nuove industrie low carbon.
“I cambiamenti climatici sono tra le più grandi minacce esistenziali al nostro modo di vivere, non solo come nazione, ma per l’intera umanità – ha dichiarato la Ocasio-Cortez nel corso della Conferenza stampa di presentazione – Per affrontare questa minaccia, dobbiamo essere quanto più ambiziosi e innovativi possibile”.
Le “leader” che abbiamo citato, purtroppo costituiscono una minoranza, perché nelle sedi in cui si devono assumere decisioni e adottare misure di contrasto ai cambiamenti climatici, le donne sono sottorappresentate, come peraltro nei vari organismi istituzionali e nei consigli di amministrazione delle grandi società.
Per rispondere a questo problema, il Sindaco di Parigi Anne Hidalgo, attuale Presidente del Gruppo C40 Cities climate leadership group, la rete internazionale della grandi città del mondo che lottano contro le conseguenze dei cambiamenti climatici (ne fanno parte anche Milano e Roma, mentre Venezia, pur non essendo una megalopoli, ha aderito in qualità di Innovator City), ha creato la Women4Climate Initiative (link: https://w4c.org/) della C40, che celebra le donne leader di oggi e lavora per supportare, ispirare e responsabilizzare la prossima generazione ad esprimere tutte le proprie potenzialità.
L’obiettivo è di rafforzare la partecipazione e la leadership delle donne nel dibattito in merito al contrasto ai cambiamenti climatici e per garantire un futuro prospero e sostenibile per tutti, evidenziando il ruolo chiave che le donne svolgono nel promuovere le azioni per il clima nelle città che amministrano.
“Quando uniamo le nostre voci, siamo inarrestabili – recita il claim dell’iniziativa a cui hanno aderito donne Sindaco, Funzionarie amministrative, Amministratrici di Società pubbliche e private, leader di Organizzazioni della società civile – Siamo potenti. Siamo Women4Climate”.
Ogni anno, per fare il punto sulle attività svolte per colmare il gap di rappresentatività e per sollecitare una rapida transizione verso un’economia decarbonizzata, per ridurre l’inquinamento atmosferico e per mantenere il riscaldamento globale entro limiti accettabili, si svolge la Conferenza di Women4Climate, uno degli eventi più importanti del C40 Group, che riunisce influenti sindaci, leader aziendali e innovatrici.
Quest’anno la Conferenza si svolgerà a Parigi (Hotel de Ville, 21 febbraio 2019) e tra i temi che verranno discussi figurano:
– l’iniziativa Women4Climate Mentorship, per potenziare le attività di tutoraggio per le donne che vogliano intraprendere un ruolo da leader nella lotta ai cambiamenti climatici;
– il lancio di Women4Climate Research, per affrontare le disuguaglianze di genere nelle città di tutto il mondo attraverso piani di azione climatici inclusivi;
– i risultati del Concorso The Women4Climate Tech, per promuovere e implementare le soluzioni tecnologiche innovative proposte dalle donne per contrastare i cambiamenti climatici e l’inquinamento atmosferico;
– le best-practice di Azione per il clima inclusiva e equa, adottate dalle donne Sindaco, impegnate a migliorare la vita quotidiana dei loro cittadini.
“Se ti guardi intorno vedrai Women4Climate ovunque – sottolinea l’invito a partecipare – Unisciti a noi e insieme possiamo costruire il futuro che vogliamo. Un futuro di cui possiamo fidarci”.
L’evento sarà trasmesso in livestream su Facebook e si potranno seguire gli argomenti trattati e le protagoniste della Conferenza attraverso i social media twitter e Instagram .